Advertisement vai al contenuto principale
Nucleare

Cosa fanno gli Stati Uniti sull’idrogeno da nucleare

La tecnologia per produrre idrogeno dal nucleare è molto costosa e deve ancora dimostrarsi efficace. Ma gli Stati Uniti stanno investendo in progetti dimostrativi

Su S&P Global Ellie Potter scrive che, “nelle giuste condizioni”, l’idrogeno può rappresentare “un’ancora di salvezza” per i reattori nucleari americani ed evitarne uno smantellamento precoce.

IL NUCLEARE NEGLI STATI UNITI

Attualmente l’energia nucleare fornisce oltre la metà dell’elettricità pulita negli Stati Uniti, ma le centrali hanno difficoltà a competere con gli impianti che generano energia ad un prezzo più basso, per esempio dal gas naturale e dalle fonti rinnovabili. L’idrogeno ottenuto dall’elettricità prodotta dai reattori nucleari potrebbe allora venire in aiuto agli operatori delle centrali, che non sarebbero più costretti a limitare la produzione quando c’è disponibilità di energia più economica.

IL RUOLO DELL’IDROGENO

Ad oggi, negli Stati Uniti la maggior parte dell’idrogeno viene prodotto a partire dal gas naturale. Le centrali nucleari consentirebbero invece di ottenere idrogeno pulito, senza cioè emettere anidride carbonica o inquinanti atmosferici. La tecnologia per farlo è costosa, ma potrebbe diventare economicamente conveniente entro il prossimo decennio, o anche entro la metà degli anni 2020, a seconda dei risultati registrati dai vari progetti dimostrativi sul territorio americano.

Al di là del fatto che la tecnologia per produrre idrogeno dal nucleare debba ancora dimostrarsi efficace, gli analisti dicono che per la su affermazione su larga scala è necessario sia un quadro regolatorio favorevole, sia una politica di incentivi agli investimenti.

L’ELETTROLISI AD ALTA TEMPERATURA

Potter scrive che il processo per l’ottenimento dell’idrogeno dal nucleare, chiamato elettrolisi ad alta temperatura, è più efficiente del metodo solitamente utilizzato, di elettrolisi a bassa temperatura. Quest’ultimo, tuttavia, è più avanti nello sviluppo.

COSA FANNO LE AZIENDE AMERICANE

Il dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, però, ha assegnato milioni di dollari, attraverso delle partnership pubblico-privato, ad alcune società di servizi energetici che vogliono costruire degli impianti dimostrativi per la produzione di idrogeno dai reattori nucleari.

Ad esempio, Xcel Energy sta lavorando con il dipartimento dell’Energia al lancio di un progetto dimostrativo per la produzione di idrogeno attraverso l’elettrolisi ad alta temperatura. La società ha intenzione di produrre elettricità completamente pulita entro il 2050 ed è al lavoro su nuove tecnologie che potrebbero permetterle di decarbonizzare l’ultimo 20 per cento del suo mix energetico. E il nucleare, fa sapere Xcel, potrebbe svolgere un ruolo di sostegno alle fonti rinnovabili e permettere di raggiungere l’obiettivo.

Secondo Patrick Burke, vicepresidente della divisione di Xcel dedicata al nucleare e all’innovazione, ci vorrà del tempo, forse dai tre ai cinque anni, prima che la produzione su larga scala di idrogeno verde dal nucleare possa affermarsi.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su