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rete elettrica Europa Italia

Il blackout nella Penisola iberica dimostra la necessità di investire nella rete elettrica europea

Sebbene le cause del blackout non siano state identificate, è chiaro che le tecnologie di generazione – siano esse termiche, rinnovabili o nucleari – non ne sono responsabili. Il sistema elettrico è dinamico, con continue variazioni nel mix tecnologico di generazione

La rete elettrica europea svolge un ruolo molto più diversificato e cruciale di quanto non facesse in passato. Sebbene la sua funzione storica fosse quella di trasferire la generazione ai consumatori, negli ultimi due decenni ha assunto molte più responsabilità.

Ad esempio – come spiega Jonathan Bruegel sul sito dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA) – le capacità e i volumi di interconnessione sono aumentati, richiedendo una forte cooperazione tra i gestori dei sistemi di trasmissione (TSO) per bilanciare la rete a livello europeo.

DA CONSUMATORI A PROSUMER

Inoltre, i consumatori non si limitano più a prelevare elettricità dalla rete, ma svolgono anche un ruolo di produttori (come prosumer) attraverso le seguenti risorse energetiche distribuite:

– Generazione distribuita: tecnologie di generazione di energia nelle reti di distribuzione, incluse le risorse dispacciabili, come le unità di cogenerazione e gli impianti a biogas, e le fonti energetiche rinnovabili variabili, come l’eolico e il solare

– Accumulo di energia, tra cui batterie, volani (dispositivi di accumulo di energia cinetica), accumulo tramite pompaggio e idrogeno

– Risposta alla domanda: cambiamenti nei normali modelli di consumo di elettricità dei consumatori in risposta a segnali di mercato, come prezzi variabili nel tempo o pagamenti di incentivi

IL RUOLO DEL GESTORE DI RETE

Tutti questi cambiamenti hanno reso il ruolo del gestore di rete molto più complesso. Con risorse energetiche più distribuite, bilanciare l’offerta e il carico rappresenta una sfida costante. Alcune tecnologie (accumulo di energia) e meccanismi (servizi ausiliari, come la riserva di frequenza, per garantire che la frequenza di sistema non si discosti da 50 hertz) contribuiscono a stabilizzare le reti.

IL RISCHIO DI BLACKOUT

Tuttavia, a causa della crescente complessità del sistema, alcuni guasti saranno inevitabili. Eventi come il blackout in Spagna e Portogallo del 28 aprile 2025 sono rari, ma potrebbero diventare più frequenti se i GRT europei non investono per affrontare i punti deboli delle reti (ad esempio, la mancanza di capacità di rete, di accumulo di energia e di riserva di frequenza).

COSA POSSIAMO IMPARARE DAL BLACKOUT NELLA PENISOLA IBERICA

Sebbene le cause del blackout non siano state identificate, è chiaro che le tecnologie di generazione, siano esse termiche, rinnovabili o nucleari, non ne sono responsabili. Il sistema elettrico è dinamico, con continue variazioni nel mix tecnologico di generazione.

La responsabilità del TSO è garantire che la produzione soddisfi il carico, dispacciando le tecnologie di generazione in ordine di merito. La gestione della domanda (come lo spostamento o la riduzione del carico), le riserve di bilanciamento e le fonti di energia rinnovabile dispacciabili (come l’energia idroelettrica e geotermica) sono strumenti per contribuire al bilanciamento del sistema.

LE RETI DEVONO ESSERE RAFFORZATE E OTTIMIZZATE

La rete spagnola non è stata in grado di bilanciare la produzione e il carico. La frequenza di rete si è discostata da 50 hertz, il che avrebbe dovuto innescare l’attivazione delle riserve di controllo della frequenza e delle riserve di ripristino della frequenza. Questi meccanismi non sono stati attivati ​​con sufficiente rapidità.

Le prime lezioni che si possono trarre dal blackout sono che le reti devono essere rafforzate e ottimizzate, le riserve di frequenza devono essere dimensionate adeguatamente e le capacità di accumulo di energia (batterie, accumulo tramite pompaggio, idrogeno) devono essere ampliate.

Indipendentemente dall’esito dell’indagine sull’evento, questi investimenti ridurranno il rischio di eventi simili, con l’accelerazione della transizione energetica e la continua evoluzione del ruolo delle reti.

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