La Russia non ha bisogno di prezzi del petrolio troppo alti e vede il prezzo di 60-65 dollari al barile – il prezzo al quale il Brent attualmente viene commerciato – come abbastanza soddisfacente
Malgrado le incertezze economiche interne ed estere, la Russia mantiene una politica di budget abbastanza conservatrice e il punto di pareggio del bilancio 2019 corrisponde a un prezzo del greggio Ural pari a 49,20 dollari al barile, il prezzo di breakeven più basso di oltre un decennio. È quanto ha dichiarato nei giorni scorsi a Bloomberg Alexandra Suslina, specialista di bilancio dell’Economic Expert Group.
POLITICA FINANZIARIA RIGOROSA PER LA RUSSIA
Attualmente la Russia commercia il petrolio a 56,80 dollari al barile. Probabilmente, ha osservato lo stratega della Danske Bank Vladimir Miklashevsky a Bloomberg, la Russia “è preoccupata per l’effetto delle sanzioni e della crescita economica anemica” e per questo “il presidente russo Vladimir Putin continua a mantenere una politica finanziaria rigorosa”.
MOSCA NON VUOLE PREZZI TROPPO ALTI
La Russia non ha bisogno di prezzi del petrolio troppo alti e vede il prezzo di 60-65 dollari al barile – il prezzo al quale il Brent attualmente viene commerciato – come “abbastanza soddisfacente”, ha detto Putin all’inizio di giugno, un mese prima della riunione dell’Opec+. “La stessa industria di trasformazione russa non è interessata a prezzi del petrolio molto elevati. Il prezzo medio intorno ai 60-65 dollari al barile è abbastanza soddisfacente, non c’è bisogno di salire di prezzo per il bilancio”, ha detto Putin a giugno. Un mese dopo, il presidente russo ha ammesso che le realtà economiche, compresa la volatilità dei prezzi internazionali del petrolio, sono tra i fattori che interferiscono con il programma economico del governo russo.
L’ARABIA SAUDITA, INVECE, HA BISOGNO DI PETROLIO A 80-85 DOLLARI AL BARILE PER RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PAREGGIO
Il bilancio della Russia per quest’anno si basa su un prezzo medio di 40 dollari al barile di greggio, dato che Mosca continua il suo cauto approccio di bilancio dopo le conseguenze della crisi dei prezzi del 2014. L’Arabia Saudita, invece, ha bisogno di petrolio a 80-85 dollari al barile per raggiungere il punto di pareggio quest’anno. Per la Russia, infatti, il livello del prezzo del petrolio che si addice ai produttori mediorientali potrebbe essere proibitivo in quanto indebolirebbe la domanda che, insieme al gas naturale, costituisce fino al 40 per cento delle entrate del bilancio federale.