L’analisi del think tank energetico Ember sugli obiettivi energetici nazionali mostra che l’uso del gas nell’Unione europea è destinato a diminuire, mentre aumentano l’elettrificazione e le fonti rinnovabili
Secondo un nuovo report del think tank energetico globale Ember, la domanda di gas dell’Unione europea è destinata a calare del 7% entro il 2030. In Italia il calo sarà ancora più marcato e raggiungerà il 15%. Questo suggerisce che gli investimenti in nuove infrastrutture gas rischiano di diventare non profittevoli e un peso per i contribuenti.
L’ANALISI DI EMBER SULLA DOMANDA DI GAS NELL’UNIONE EUROPEA
L’analisi di Ember sui piani energetici nazionali dei Paesi Ue mostra che la domanda di gas nell’Unione europea passerà da 326 miliardi di metri cubi del 2023 a 302 miliardi di metri cubi nel 2030, una diminuzione del 7%. Si tratta del proseguimento di una tendenza già in atto: tra il 2021 e il 2023 la domanda di gas è calata infatti del 19%, passando da 404 a 326 miliardi di metri cubi.
Questa tendenza di lungo periodo contrasta con i piani di espandere la capacità di importazione di GNL dell’Ue, che entro il 2030 potrebbe crescere del 54%. Considerando il calo pianificato del gas entro quella data, questa capacità aggiuntiva rappresenterebbe una significativa sovraccapacità, con il rischio concreto che i nuovi investimenti diventino attivi non recuperabili nel prossimo futuro.
HARRISON (EMBER): “L’UE STA ABBANDONANDO IL GAS FOSSILE”
“Gli obiettivi nazionali mandano un segnale forte: l’Unione europea sta abbandonando definitivamente il gas fossile. Questo calo è già in corso, e gli obiettivi per il 2030 indicano un’ulteriore forte diminuzione”, ha affermato Tomos Harrison, analista di Ember.
Il report analizza i dati dei Piani Nazionali Energia e Clima (PNEC) dei Paesi Ue per fornire una prospettiva sulla domanda di gas e altri indicatori del settore energetico fino al 2030. A maggio si è concluso il più recente ciclo di presentazione degli obiettivi nazionali.
I PAESI UE VOGLIONO RADDOPPIARE LA CAPACITÀ DI EOLICO E SOLARE
Oltre al calo previsto della domanda di gas, gli obiettivi nazionali mostrano una continua crescita delle rinnovabili. L’analisi di Ember rivela infatti che i Paesi Ue intendono raddoppiare la capacità totale di eolico e solare nei prossimi cinque anni, portando le rinnovabili a coprire il 66% di tutta l’elettricità Ue entro il 2030. Anche la quota di elettricità nella domanda finale di energia dell’Ue è in aumento: entro il 2030 il tasso di elettrificazione dovrebbe salire dall’attuale 23% al 30%.
Ciò si accompagna all’espansione delle tecnologie elettriche, ad esempio nel riscaldamento, dove le pompe di calore stanno sostituendo gli apparecchi alimentati da combustibili fossili. Ciò indica che i Paesi Ue puntano a soddisfare i bisogni energetici futuri con più elettricità pulita e meno gas fossile.
LA DOMANDA DI GAS IN ITALIA
Nel caso dell’Italia, si può parlare di una tendenza ancora più marcata rispetto alla media europea. Tra il 2023 e il 2030 la domanda di gas nel nostro Paese diminuirà del 15%, mentre la quota di energia rinnovabile nella produzione di elettricità aumenterà in modo significativo, passando dal 49% nel 2024 al 69% nel 2030. Inoltre, entro lo stesso anno l’elettrificazione del sistema energetico italiano passerà dal 22% del 2023 al 27%.
“Un’economia elettrificata è la direzione in cui l’Unione europea si sta muovendo in modo deciso, e qualsiasi corsa a sovradimensionare infrastrutture gas finirà inevitabilmente in investimenti a perdere. Tutti gli operatori del settore, investitori e decisori politici dovrebbero prenderne nota”, ha aggiunto Tomos Harrison.