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Il caro energia continua a preoccupare l’Europa

Il prezzo del gas oggi al mercato di Amsterdam è ancora alto, attorno ai 200 euro. Di Maio: “L’Italia lavora con nuovi fornitori”

Altra giornata d’allarme in Europa e quindi anche in Italia. Dopo un breve calo illusorio a 197 euro, i prezzi al mercato del Ttf di Amsterdam si stanno assestando attorno ai 200 euro. Per la precisione a 201. La situazione continua ad essere critica in tutto il Vecchio Continente, a tal punto che lo stesso leader ucraino Zelensky ha promesso aiuti nelle forniture di elettricità per sopperire ai cali delle forniture russe agli europei.

STOCCAGGI ITALIA AL 71.7%, CINGOLANI: INVERNO OK

I mesi che separano dall’autunno/inverno sono pochi e la quota del 90% degli stoccaggi a ottobre va raggiunta con sempre più emergenza. Perché, appunto, i ricatti russi sulla diminuzione delle forniture sono dietro l’angolo. Anche ieri, Gazprom ha comunicato ad Eni un -20% nei flussi verso il Belpaese.

Sulla questione, ieri, ha parlato il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani. Dopo le misure approvate dal Consiglio europeo sul risparmio dei consumi, per l’Italia la quota corrispondente di riduzione della domanda sarà del 7% circa. “Non ci saranno misure drastiche per l’industria grazie all’elevato livello di sicurezza di cui gode il paese a livello energetico”, ha ribadito il capo del dicastero energetico.

Cingolani ha poi ricordato che l’Italia, al momento, ha riempito i suoi stoccaggi al 71,7%. “Siamo in forte recupero e ci mettiamo sulla curva per arrivare al 90% a ottobre che è il target che ci siamo posti”. E anche in caso di restrizioni, “ci basterebbe stoccaggio fino a febbraio, a marzo ci sarebbe un piccolo deficit compensabile, e poi ad aprile i consumi andrebbero in calo”.

PREZZO DEL GAS ALLE STELLE, DI MAIO: SERVE PIANO

In mattinata, oggi, ha parlato il ministro degli Esteri uscente Luigi Di Maio. Il quale, intervenendo a Morning News su Canale 5, ha detto: “Rispetto a un’emergenza internazionale serve un piano di emergenza energetica e dobbiamo utilizzare tutto ciò che serve per impedire agli italiani di stare al buio e alle fabbriche di funzionare”. Il ministro ha fatto il confronto, amaro, tra i prezzi alle stelle di oggi e i 40 euro a cui veniva scambiato il gas al Ttf di Amsterdam prima della crisi. “Rispetto alla crisi provocata da Putin, che chiude i rubinetti strategicamente per mettere in difficoltà l’Europa, l’Italia sta costruendo una strategia di diversificazione con l’Algeria, l’Azerbaigian e
attraverso le navi l’importazione da Congo, Angola e altri Paesi”, ha ricordato l’inquilino della Farnesina.

Ma, come raccontiamo quotidianamente su Energia Oltre, le vie per dire addio a Mosca sono tante. Compresa quella del Gnl. E infatti: “Presto saranno attivi i due rigassificatori acquistati dall’Italia attraverso Snam, e questo, unitamente ad altre misure prese, consentirà di raggiungere l’indipendenza dalla Russia dal punto di vista del gas dal 2024”, ha confermato Cingolani nella conferenza stampa di ieri.

Infine, un riferimento di Di Maio è arrivato anche sulle fabbriche del settore (e non solo): che non devono fermarsi, pena gravi conseguenze sul fronte disoccupazione.

GAZPROM: FLUSSI STABILI VIA UCRAINA IN EUROPA

Sul fronte flussi Gazprom oggi la situazione sembra stabile. La fornitura di gas all’Europa attraverso l’Ucraina tramite il punto di ingresso di Sudzha, ha detto la società russa, è stabile a 42,1 milioni di metri cubi dopo i 42,2 milioni di metri cubi forniti ieri.

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