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GNL

Il GNL nel settore marittimo è ancora la soluzione migliore per le navi a doppia alimentazione

Nel 2023, il bunkeraggio di GNL ha raggiunto un livello record con 4,7 milioni di metri cubi consegnati a livello globale, in aumento del 62% rispetto al 2022

Secondo un’analisi di Rystad Energy, il gas naturale liquefatto (GNL) resta il carburante preferito per la navigazione a basse emissioni di carbonio, nonostante l’aumento degli ordini di navi dotate di motori a doppia alimentazione, a metanolo e ammoniaca.

Sebbene permangano degli interrogativi su quanto il GNL sia rispettoso dell’ambiente come carburante per il trasporto marittimo, la sua competitività in termini di prezzo, l’abbondante offerta e le infrastrutture ben sviluppate gli conferiscono un vantaggio rispetto alle alternative. Ciò è particolarmente evidente nel caso del bunkeraggio di GNL, ovvero il rifornimento delle navi con il gas naturale liquefatto.

LE NAVI OPERANO CON IL GNL

A livello globale vi sono oltre 2.400 navi sono attrezzate per operare con GNL, con altre 1.000 navi ordinate e ancora da consegnare. La metà delle navi operative alimentate a GNL sono navi metaniere, che utilizzano gas di evaporazione come carburante, riducendo la loro dipendenza dal bunkeraggio esterno. Anche escludendo le navi metaniere, il carburante resta la scelta più comune per le navi dual-fuel nella flotta globale.

Le navi che trasportano automobili sono emerse come un driver significativo dell’adozione del GNL nel settore dei trasporti marittimi, insieme alle navi portacontainer e alle navi metaniere. Oltre il 75% dei nuovi ordini delle compagnie di trasporto auto nel 2023 riguardavano motori GNL a doppia alimentazione. Molte di queste nuove navi possono essere adattate per utilizzare carburanti puliti alternativi, come l’ammoniaca o il metanolo, dimostrando un impegno per la sostenibilità a lungo termine.

IL PROBLEMA DELLE FUORIUSCITE DI METANO

Nonostante la crescita delle flotte alimentate a GNL e del bunkeraggio, le fuoriuscite di metano (emissioni gassose di metano) rappresentano ancora un problema significativo per il settore marittimo. Una fuoriuscita di metano si verifica quando il metano incombusto fuoriesce nell’atmosfera. Si tratta di una grande preoccupazione che l’industria dovrà affrontare, se si vogliono ottenere pienamente i benefici ambientali del GNL.

“La fuoriuscita di metano può verificarsi non solo durante il processo di combustione nei motori delle navi, ma anche durante il processo di bunkeraggio”, ha affermato Junlin Yu, analista senior di Rystad Energy. “Ciò è fortemente influenzato dalla qualità delle infrastrutture e dall’efficienza della tecnologia impiegata. L’industria – ha aggiunto Yu – deve lavorare a stretto contatto con i regolatori e i politici per stabilire degli standard rigorosi e delle best practice per le operazioni di bunkeraggio. Implementare dei meccanismi efficaci di monitoraggio e reporting per monitorare e mitigare le emissioni di metano lungo tutta la catena di fornitura è fondamentale”.

IL BUNKERAGGIO DI GNL

Il rifornimento di GNL solitamente viene effettuato attraverso tre metodi principali: camion-nave (TTS), gasdotto-nave (PTS) e nave-nave (STS). Nel 2023, il bunkeraggio di GNL ha raggiunto un livello record con 4,7 milioni di metri cubi consegnati a livello globale, in aumento del 62% rispetto al 2022. Questo aumento è stato guidato principalmente da un forte aumento delle consegne STS, che nel 2022 sono raddoppiate.

Diversi fattori stanno alimentando l’aumento della domanda di bunkeraggio di GNL, tra cui normative più severe, vantaggi economici e infrastrutture in espansione. Sulla base dei dati di fine marzo, le vendite di bunkeraggio di GNL nel 2024 sono partite bene, con 1,9 milioni di metri cubi già venduti. Il dato è vicino al volume totale venduto nel 2022, suggerendo il potenziale per un aumento significativo entro la fine dell’anno. Se così fosse, le vendite totali di bunkeraggio GNL entro la fine del 2024 potrebbero superare i 7 milioni di metri cubi, evidenziando l’importanza del gas naturale liquefatto per le attività e il commercio marittimo.

L’attività in rapida crescita rappresenta una crescita promettente per il bunkeraggio di GNL nel 2024, con il numero crescente di navi alimentate a GNL nella flotta globale, prezzi interessanti rispetto ai combustibili marini convenzionali – come l’olio combustibile a bassissimo contenuto di zolfo (VLSFO) – e la continua spinta per alternative di carburante più pulite da vari organismi di regolamentazione che dovrebbero guidare un’ulteriore crescita.

IL BUNKERAGGIO DI GNL SHIP-TO-SHIP

Nonostante un significativo aumento dei prezzi del GNL nel 2022, i trasferimenti STS hanno rappresentato 2,9 milioni di metri cubi, guidati principalmente da un forte aumento delle consegne in Europa e in altri mercati, come la Cina continentale. Al contrario, i volumi PTS e TTS hanno mantenuto una crescita modesta su base annua nel 2022, con queste modalità che continuano a servire segmenti critici come le navi passeggeri e roll-on-roll-off (Ro-Ro).

Si prevede un’accelerazione del bunkeraggio STS, in particolare in Europa, considerata la sua posizione di importante hub marittimo, con 85 porti di bunkeraggio di GNL e il fatto che un numero crescente di porti che offre capacità STS. In Asia, 26 porti offrono rifornimento di GNL, soprattutto in Cina, Giappone e Corea del Sud. Sebbene esistano delle strutture di rifornimento di GNL in Africa e in Sudamerica, queste regioni non hanno ancora visto un’attività significativa.

Le navi Ro-Ro/passeggeri e le navi portacontainer hanno costantemente mantenuto le prime due posizioni nel bunkeraggio GNL STS. Lo scorso anno le navi passeggeri hanno assistito a 632 operazioni di bunkeraggio STS, seguite da vicino dalle navi portacontainer, con 201 operazioni. Questa posizione dominante può essere attribuita alle loro regolari esigenze di rifornimento di carburante e alla crescente presenza di navi alimentate a GNL all’interno delle flotte. Ad esempio, nel 2023 una nave Ro-Ro/passeggeri operante tra la Finlandia e la Svezia ha registrato 240 operazioni di bunkeraggio.

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