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Ue

Il Governo esulta per le auto endotermiche, ma i lavoratori chiedono chiarezza sul futuro

Maggiore chiarezza sul futuro delle auto e sostegno alla transizione energetica. Quali sono gli interventi che il Governo italiano vuole realizzare per affrontare il cambiamento che investirà l’automotive? È quanto chiedono l’Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici (Uilm) e la Federazione Italiana Metalmeccanici (Fim) dopo la notizia che l’Europa sta rivalutando la decisione di imporre lo stop alla vendita delle auto endotermiche dal 2035. Il Governo esulta e la Francia bacchetta la Germania

Maggiore chiarezza sul futuro delle auto e sostegno alla transizione energetica. Quali sono gli interventi che il Governo italiano vuole realizzare per affrontare il cambiamento che investirà l’automotive? È quanto chiedono l’Unione Italiana Lavoratori Metalmeccanici (Uilm) e la Federazione Italiana Metalmeccanici (Fim) dopo la notizia che l’Europa sta rivalutando la decisione di imporre lo stop alla vendita delle auto endotermiche dal 2035. Il Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti, Matteo Salvini, afferma che l’Italia è pronta a combattere la “battaglia che l’Europa ha voluto forzare”. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso si dice fiducioso che la Commissione Europea recepirà le indicazioni dei Paesi contrari all’attuale proposta di Regolamento. Intanto, il ministro dei Trasporti francese, Clément Beaune, bacchetta la Germania per aver attuato “una forma di ribellione”.

L’UILM CHIEDE MAGGIORI CERTEZZE

L’Uilm pone l’accento sull’importanza di definire politiche industriali e gli interventi da mettere in atto per attuarle.

“Il governo non può trattare il sistema dell’automotive come lo ha trattato in questi anni, non si può stabilire in Europa la piena transizione entro il 2035 e poi con interventi successivi stabilire che questa data non verrà rispettata. Gli investimenti vanno programmati, una volta programmati i mercati vanno presidiati non si può prendere un anno in più per dire ‘fermi tutti’ perché l’idea di acquisire tempo in un sistema industriale dove si investono miliardi e tecnologie è dannoso. Al governo chiediamo chiarezza e responsabilità”.

È la posizione espressa da Rocco Palombella, segretario generale Uilm, a margine della sigla del rinnovo del contratto collettivo specifico di Stellantis, CnhI, Iveco e Ferrari.

FIM VUOLE MAGGIORE SOSTEGNO DAL GOVERNO

“L’automotive è dentro una critica transizione, ma la contrattazione sta dando ottimi risultati in questo momento, chiediamo al governo di sostenerla di più perché da soli non possiamo fare tutto e sostenere i salari oggi è la principale questione del Paese”. Lo ha affermato il segretario generale della Fim, Roberto Benaglia, durante la firma del contratto.

“Basta incertezze, la politica e le istituzioni non possono fare un giorno un passo avanti e un giorno farne due di lato. C’è bisogno di un programma che non distragga le imprese dagli investimenti e che permetta di difendere il lavoro e rendere la transizione socialmente sostenibile”, ha aggiunto Benaglia.

SALVINI SUGLI SCUDI CONTRO LO STOP ALLE AUTO ENDOTERMICHE

”La sostenibilità non va imposta per decreto con multe, obblighi, divieti, tasse o penalizzazioni. La sostenibilità va accompagnata, va incentivata e finanziata. Spero che riusciremo a vincere la battaglia che l’Europa ha voluto forzare, insieme ai tedeschi, cechi, polacchi, bulgari e ungheresi. Settimana prossima ci dovrebbe essere una riunione a livello europeo per mettere fuori legge i motori a combustione interna dal 2035, ovvero un suicidio che non aiuta l’ambiente e danneggia i consumatori italiani”, ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante l’inaugurazione di LetExpo a Verona, secondo quanto riporta ADN Kronos.

URSO SI DICE FIDUCIOSO

“L’Italia ha espresso un bisogno largamente condiviso in Europa, innanzitutto dai lavoratori europei e quindi dalle imprese. Non dobbiamo avere timore di esprimerci perché siamo dalla parte della ragione, come i fatti dimostrano. Peraltro, è la prima volta che un regolamento di questa portata viene tolto dall’ordine del giorno dopo la conclusione del trilogo, per una nuova riflessione tra gli
Stati”, ha detto il ministro Urso in una recente intervista di Avvenire.

“Le nostre indicazioni, che riguardano non solo questo dossier ma anche le modalita’ con cui si pensa di raggiungere l’autonomia
strategica europea sugli ambiziosi obiettivi del Net-Zero sul green tech. E’ necessario un approccio complessivo più adeguato alla realta’, pragmatico e non ideologico anche sugli altri regolamenti che riguardano l’automotive: le emissioni di CO2 sui veicoli pesanti e soprattutto i tempi del passaggio all’Euro 7”, ha aggiunto Urso.

LA FRANCIA BACCHETTA LA GERMANIA

La Francia continua a sostenere a gran voce la necessità di imporre lo stop alle auto endotermiche 2035 e bacchetta la Germania per la sua “rivolta”.

“Dobbiamo mantenere questo obiettivo. È molto importante, anche per i nostri produttori, in Francia e in Germania. Ho parlato ieri con il mio omologo tedesco, il ministro dei trasporti (Volker Wissing, ndr), poiché è stato lui a guidare questa forma di protesta contro l’obiettivo del 2035. “Ci sono preoccupazioni, credo che ci siano discussioni interne alla coalizione tedesca, per essere molto chiari anche un po’ di posizionamento politico”, ha dichiarato il Ministro francese dei Trasporti, Clément Beaune, al canale di informazione LCI.

“Se non manteniamo questa ambizione saremo spazzati via industrialmente ed ecologicamente. Non è dando dei controsegnali che riusciremo a creare questa Auto elettrica accessibile a tutti”, ha aggiunto.

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