Il docente di Economia applicata all’Università di Foggia è il nuovo presidente, mentre Ferruccio Ferranti, presidente del Mediocredito Centrale-Banca del Mezzogiorno e di Cassa di Risparmio di Orvieto, è il nuovo amministratore delegato
Cambio ai vertici di DRI d’Italia, la società – partecipata al 100% da Invitalia – nata per studiare la sostenibilità della realizzazione di impianti di produzione di preridotto in Italia. Inizialmente affidata al presidente Franco Bernabè (già presidente di Acciaierie d’Italia) e all’amministratore delegato Stefano Cao (ex Eni e Saipem), il governo rinnova il vertice della società, che entra in una seconda fase e si apre ai privati, come riporta Il Secolo XIX.
LA MISSION DI DRI D’ITALIA
Come si legge sul sito web dell’azienda, DRI d’Italia SpA “è stata costituita nel gennaio del 2022 allo scopo di verificare la fattibilità di impianti di produzione di preridotto (direct reduced iron), – un semilavorato siderurgico ottenuto dalla riduzione del minerale ferroso mediante utilizzo di monossido di carbonio e idrogeno – e, poi, procedere alla loro realizzazione e gestione, anche utilizzando i fondi comunitari o nazionali destinati alla decarbonizzazione dei settori hard-to-abate”.
CESARE POZZI è IL NUOVO PRESIDENTE DI DRI D’ITALIA
Cesare Pozzi, docente di Economia applicata all’Università di Foggia è il nuovo presidente, mentre Ferruccio Ferranti, presidente del Mediocredito Centrale-Banca del Mezzogiorno e di Cassa di Risparmio di Orvieto, è il nuovo amministratore delegato di Dri d’Italia.