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Aerei Carburanti

Il Regno Unito guiderà la decarbonizzazione nei cieli?

Cosa è successo al Farnborough International Airshow in Inghilterra. Fatti e scenari sui carburanti aerei e i piani britannici 

Si è conclusa una settimana cruciale sul fronte della transizione energetica. Nel Regno Unito, precisamente a Farnborough, si è svolta la cinque giorni dedicata alle compagnie aeree. Un evento importante e assente dai tempi pre-Covid.

Martedì, inoltre, il governo britannico ha approvato la strategia Jet Zero con l’obiettivo di spingere sulla decarbonizzazione aerea.

Ma Londra non è sola. Anche nel resto dell’Europa il tema della sostenibilità dell’aviazione è molto caldo. Un esempio è la Polonia.

IL FARNBOROUGH AIR SHOW: PRESTO CARBURANTI AEREI SOSTENIBILI

Facciamo ordine. Guardando al 2050, quando le emissioni carboniche dovranno essere pari a zero, le compagnie aeree protagoniste all’evento della settimana appena conclusa hanno affrontato il tema della decarbonizzazione dei cieli. Se è vero che il lavoro da fare in questo settore è minore rispetto ad altri, il ragionamento è stato piuttosto di prospettiva.

Chris Raymond, Chief Sustainability Officer di Boeing, ritiene che le SAF (Sustainable Aviation Fuels) saranno una “componente necessaria” per aiutare l’industria a raggiungere le emissioni nette zero entro la metà del secolo. “Non è un ponte”, ha detto Raymond in una conferenza stampa lunedì. “SAF è richiesto”. Secondo Raymond, saranno fondamentali le energie rinnovabili e l’idrogeno pulito.

Per il gruppo Aerobus, le materie prime più comuni “sono l’olio da cucina a base di colture o usato e il grasso animale”. Molti, infatti, sono preoccupati sulla poca conoscenza delle vere fonti sostenibili. Dunque, si dovrà lavorare sulla certificazione e stringere quanto più possibile i tempi.

COSA DICE IL PIANO JET ZERO

A muoversi, però, non sono solo i privati. Il governo di Londra, in pieno caos dopo le dimissioni di tanti ministri e dello stesso premier Boris Johnson, ha approvato il piano Jet Zero.

Tra alcune delle sue proposte principali, il Regno Unito punta a rendere l’aviazione nazionale e gli aeroporti net zero entro il 2040. Non solo, si punta anche ad imporre che almeno il 10% dei carburanti sostenibili per l’aviazione sia miscelato con i carburanti per l’aviazione tradizionali già entro il 2030.

Il piano del governo dovrebbe essere rivisto ogni cinque anni. “L’obiettivo chiaro è quello di fornire zero netto, o come preferisco dire jet zero, nell’aviazione entro il 2050, ma riconosce che ci sono più soluzioni diverse necessarie per poterci arrivare”, ha aggiunto il ministro dei trasporti d’Oltremanica Grant Shapps.

IL VECCHIO CONTINENTE VUOLE PULIRE I CIELI

C’è anche il resto dell’Europa. A giugno, la Commissione europea ha lanciato la Alliance for Zero Emission Aviation, invitando i membri della comunità dell’aviazione a unire le forze per prepararsi all’avvento dei velivoli a emissioni zero.

L’obiettivo è preparare l’ecosistema dell’aviazione all’entrata in servizio di velivoli a idrogeno ed elettrici, per garantire che il trasporto aereo contribuisca all’obiettivo di neutralità climatica dell’Europa per il 2050. Quanti più addetti ai lavori saranno coinvolti e lavoreranno congiuntamente per identificare tutte le barriere all’ingresso in servizio commerciale di questi velivoli, stabilire raccomandazioni e una tabella di marcia per affrontarle, promuovere progetti di investimento e creare sinergie e slancio tra i membri. In particolare, esamineranno questioni come i requisiti di carburante e infrastruttura degli aerei a idrogeno ed elettrici negli aeroporti, la standardizzazione e la certificazione e le implicazioni per gli operatori (compagnie aeree) e la gestione del traffico aereo.

Citando un esempio concreto in ambito europeo, la Polonia è già avanti nella decarbonizzazione aerea. Dal 2025 gli aeromobili della compagnia di bandiera polacca PLL LOT utilizzeranno il carburante SAF (carburante sostenibile per l’aviazione), che consente una riduzione fino all’80% delle emissioni. L’accordo è arrivato tra PLL LOT e la compagnia energetica PKN Orlen.

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