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Regno Unito

Impianti di fertilizzanti a rischio nel Regno Unito: colpa dei prezzi del gas

La chiusura di due impianti CF è uno dei primi segnali che indicano che la crisi dei rifornimenti di carburante potrebbe colpire la produzione industriale e agricola

L’impennata dei prezzi del gas ha costretto la chiusura di due grandi impianti di fertilizzanti nel Regno Unito, scatenando gli allarmi di un’incombente carenza di nitrato d’ammonio che potrebbe colpire le forniture alimentari, mentre i prezzi record dell’energia iniziano a ripercuotersi sull’economia globale. Scrive il Financial Times.

COSA SUCCEDE

CF Industries Holdings, uno dei più grandi gruppi di fertilizzanti del mondo, ha affermato di “non avere una stima di quando la produzione riprenderà” nei suoi impianti di Teesside e Cheshire nel nord dell’Inghilterra, che forniscono circa il 40% del mercato dei fertilizzanti del Regno Unito e impiegano circa 600 persone.

Tom Bradshaw, vicepresidente della National Farmers’ Union, ha avvertito che il mercato britannico dei fertilizzanti era già stato “incredibilmente volatile” anche prima delle chiusure, con prezzi più alti del 50% rispetto all’anno scorso in un contesto di forniture globali limitate.

“Ha messo il mercato in crisi”, ha aggiunto, precisando che le importazioni avrebbero dovuto aumentare ancora di più.

LA TEMPESTA PERFETTA

Gli analisti dell’industria hanno dichiarato che il settore dei fertilizzanti sta affrontando una “tempesta perfetta” creata dall’impennata dei prezzi del gas a livelli quasi record in Europa e in Asia.

A COSA SERVONO I FERTILIZZANTI

Il nitrato di ammonio, uno dei fertilizzanti più comunemente usati a livello globale, è prodotto con ammoniaca derivata dal gas naturale, ma i prezzi del carburante sono aumentati più velocemente di quanto i produttori di fertilizzanti possano applicare ai loro clienti.

Yara, una delle più grandi aziende di fertilizzanti del mondo, ha annunciato che, mentre stava monitorando la situazione, aveva la “flessibilità per ridurre temporaneamente la produzione, se necessario”.

Julia Meehan dell’ICIS, una società di consulenza sulle materie prime, ha spiegato che le chiusure di CF Industries hanno scatenato il “panico” nel mercato dei fertilizzanti, poiché sono state viste come una conferma delle aspettative diffuse di ulteriori chiusure di impianti e della riduzione della produzione in Europa.

“Il fatto è che c’è bisogno di gas per fare l’ammoniaca, e c’è bisogno dell’ammoniaca per fare quasi tutti i fertilizzanti azotati”, ha dichiarato Meehan. “CF Industries ha una tale reputazione nel settore globale dei fertilizzanti che è probabile che altri facciano lo stesso.”

“Se c’è una carenza di fertilizzante, o comunque gli agricoltori non possono permetterselo, è possibile che l’anno prossimo si avranno dei cattivi raccolti. In definitiva, potrebbe mettersi davvero male per i consumatori, fino al fatto di non trovare prodotti sugli scaffali”.

(Estratto dalla rassegna stampa estera di Eprcomunicazione)

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