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Energia

Giorgetti: Imu più alta per beneficiari Superbonus. I gruppi stranieri piombano sull’idroelettrico e Pichetto scrive a Fitto. Che c’è sui giornali

Giorgetti avverte: “Valori catastali più alti per i beneficiari di Superbonus”. I grandi gruppi stranieri piombano sulle concessioni idroelettriche italiane. Pichetto scrive a Fitto per cambiare la legge Ue sulle assegnazioni. La rassegna Energia

I beneficiari del Superbonus dovranno pagare tasse sulla casa più alte. È il piano del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, per finanziare la Manovra 2025. Una strategia che prevede, tra le altre misure, di adeguare la rendita catastale delle abitazioni che hanno subito interventi finanziati dal bonus. I gruppi stranieri piombano sulle concessioni idroelettriche nazionali, come temevano gli operatori italiani. Assoidroelettrica lancia l’allarme sulle concessione idroelettriche in Lombardia. Infatti, l’associazione rivela che sono arrivate molte richieste di informazioni da varie parti del mondo e da varie tipologie di interlocutori, da operatori a fondi di investimento. L’interesse dei grandi gruppi per una delle principali fonti di energia rinnovabile in Italia preoccupa il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il quale ha scritto al neo vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, per mettere in agenda l’apertura di un negoziato con l’Ue per cambiare la legge europea che prevede le gare per l’assegnazione delle concessioni di grande derivazione idroelettrica. La rassegna Energia.

CASE, GIORGETTI (MEF): “VALORI CATASTALI PIU’ ALTI PER BENEFICIARI SUPERBONUS”

“Per finanziare la manovra 2025 serviranno anche nuove risorse, tra tagli di spesa e nuove entrate. «Farà sacrifici — spiega il ministro Giancarlo giorgetti — chi può permetterseli» . Ci sarà anche un aggiornamento delle rendite catastali. La norma, già oggi, prevede che chi ha usato il 110% debba adeguare la rendita catastale, la «base» su cui si calcolano le tasse, dall’Imu a quelle sulle compravendite. Non si esclude che gli accertamenti possano essere estesi anche a chi ha beneficiato dei bonus ordinari. «Keynes non vi è piaciuto? Allora vi cito Battisti e Mogol. Troppo spesso la saggezza è la prudenza più stagnante». Giancarlo Giorgetti chiude così l’audizione in Parlamento sul Piano settennale di bilancio richiesto dalle nuove regole Ue. Rivendica «ambizione e realismo», e non rassegnazione di fronte a un sistema di regole europee rigide e sbagliate, per una Legge di Bilancio «che non lascerà indietro nessuno». (…) Rompendo poi un tabù del centro-destra, l’«aggiornamento delle rendite catastali».”, si legge su Il Corriere della Sera.

“(…) Cominciando dagli «immobili fantasma» che nonostante la possibile regolarizzazione ancora ci sono ed aumentano, per passare poi agli edifici che hanno beneficiato dei bonus edilizi. La norma, già oggi, prevede che chi ha usato il 110% debba adeguare la rendita catastale, la «base» su cui si calcolano le tasse, dall’Imu a quelle sulle compravendite. «Verificheremo» dice Giorgetti. Il che non esclude che gli accertamenti possano essere estesi a chi ha beneficiato dei bonus ordinari. La verifica della rendita catastale ai fini dell’aggiornamento, da cui potrebbe arrivare un gettito non indifferente, riguarda potenzialmente tutte le unità immobiliari che hanno beneficiato del Superbonus al 110%. (…) «Ci sarà un allineamento, probabilmente ci sarà una riduzione della benzina e un innalzamento del gasolio, cercando di evitare contraccolpi per le categorie che utilizzano il gasolio per scopi professionali. È obbligo che dobbiamo calare nella realtà, con gradualità» ha detto Giorgetti”, continua il giornale.

“La prossima Legge di Bilancio renderà permanenti il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti sotto i 35 mila euro di e gli sgravi Irpef fino a 28 mila euro, ma anche la decontribuzione per le mamme che hanno figli e le deduzioni per le imprese che assumono. La revisione al ribasso del prodotto interno lordo operata dall’Istat pochi giorni fa, «renderà più difficile raggiungere una crescita dell’1% quest’anno, ma avrà un impatto quasi nullo sul ‘25» e sul Piano settennale. In ogni caso giorgetti ha confermato il deficit al 3,8% nel 2024, mezzo punto inferiore a quello previsto pochi mesi fa. «Merito del governo e della sua prudenza», ha rivendicato Giorgetti, aver guadagnato spazi fiscali utili per la manovra di bilancio, restando anche particolarmente prudenti sulle previsioni. Quelle del Tesoro sono molto migliori di quelle della Commissione, che non tengono conto dell’impatto del Pnrr sulla crescita e stimano il potenziale di crescita dell’economia italiana con «un tasso di disoccupazione del 10%…»”, continua il giornale.

IDROELETTRICO, PICHETTO SCRIVE A FITTO PER CAMBIARE LA LEGGE UE

“Il ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha messo nero su bianco la richiesta al designato vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, con delega alla Coesione e alle Riforme, Raffaele Fitto, affinchè metta in agenda l’apertura del negoziato con Bruxelles per la riforma della norma che prevede le gare per l’assegnazione delle concessioni di grande derivazione idroelettrica. Una missiva è stata inviata nelle scorse settimane, in concomitanza con l’avvio dell’iter di designazione di Fitto: l’obiettivo del ministro per l’Ambiente è quello di far avviare un negoziato per fare in modo che sia rivista la norma, inserita anche tra le milestone del Pnrr, la quale stabilisce per l’Italia, unico caso nell’Unione europea, che quando le concessioni per i grandi impianti arrivano a scadenza deve essere fatta una gara europea. (…) Le preoccupazioni del ministro allora sarebbero state dovute alla necessità di non compromettere il pagamento delle tranche del Pnrr. Secondo alcuni, il ministro non avrebbe voluto pregiudicare il suo percorso verso la nomina a commissario europeo”, si legge su Il Sole 24 Ore.

“Le preoccupazioni del ministro allora sarebbero state dovute alla necessità di non compromettere il pagamento delle tranche del Pnrr. Secondo alcuni, il ministro non avrebbe voluto pregiudicare il suo percorso verso la nomina a commissario europeo. Ora Fitto è stato designato, ma per la conferma della nomina deve essere audito dal parlamento europeo. Rispetto alla richiesta formalizzata nella lettera da Pichetto Fratin, il vicepresidente della Commissione designato non si è però espresso. (…) Delibere e bandi, però, procedono a rilento perché sono già partiti numerosi ricorsi, da parte di concessionari uscente e di pretendenti, con il rischio che tutto resti impantanato in una serie di contenziosi, come avvenne in passato con le concessioni per la rete di distribuzione del gas. Tutto questo sta tenendo bloccati ormai da anni gli investimenti di ammodernamento ed efficientamento delle centrali idroelettriche”, continua il giornale.

IDROELETTRICO, GRUPPI STRANIERI INTERESSATI A CONCESSIONI

“Interesse diffuso, a varie latitudini, per il dossier idroelettrico in Lombardia. Il 18 ottobre si chiudono i termini delle domande per le prime due (piccole) concessioni scadute messe a gara dalla regione: Codera Ratti-Dongo, da 19 MW (attualmente in gestione a Edison), e Resio, da 4 MW (A2A). Le associazioni di categoria hanno ricevuto in questi mesi molte richieste di informazioni da varie parti del mondo e da varie tipologie di interlocutori, da operatori a fondi di investimento: «Sono molto preoccupato», testimonia Paolo Taglioli, direttore generale di Assoidroelettrica: «I nostri asset idroelettrici sono strategici, servono a garantire energia a prezzo calmierato a un Paese come il nostro sempre a maggiore intensità energetica, costretto a importarla. Servono per la nostra industria. Senza contare la crucialità della gestione idrica in tempi di cambiamenti climatici. Sono stati scritti bandi senza individuare criteri e indennizzi chiari, soprattutto per le piccole derivazioni, e senza la reciprocità tra Stati. Svendere le nostre centrali potrebbe avere conseguenze irreparabili: dobbiamo rinegoziare con l’Europa il blocco di questo meccanismo».”, si legge su Il Sole 24 Ore.

“(…) C’è poi una pista svizzera, come emerge anche dalle risposte pubblicate da regione Lombardia a richieste di chiarimento sui bandi (al 2 ottobre complessivamente 36 per Codera Ratti-Donghi e 59 per Resio) che potrebbe puntare su Bkw, 50 centrali idroelettriche nella confederazione e in Italia per 1,7 GW. Osservatori del mercato portano inoltre nella discussione anche il gruppo australiano Macquarie, uscito giusto a settembre da Hydro Dolomiti Energia” continua il giornale.

“Sulle gare pendono al momento i contenziosi di Elettricità Futura, A2A, Edison: «Uno dei principali elementi che abbiamo contestato nei ricorsi presentati al Tribunale superiore delle Acque pubbliche ed anche a un Collegio arbitrale è il mancato riconoscimento del giusto valore delle opere asciutte, ovvero il prezzo da riconoscere al concessionario uscente per i beni privati di sua proprietà», spiega Marco Stangalino direttore della produzione elettrica di Edison. «Il valore di perizia, ma anche quello contenuto nei libri contabili aziendali, è 20 volte più alto delle stime regionali, con una differenza estremamente rilevante e irragionevolmente penalizzante dato che sono beni costituzionalmente garantiti», continua: «Regione Lombardia ha, sorprendentemente, avviato la gara per l’assegnazione delle concessioni definendo unilateralmente e senza nessun contraddittorio il valore delle opere asciutte (…) Se alla fine sarà riconosciuto un valore diverso da quello indicato nei bandi (1,5 milioni per Codera Ratti-Donghi e circa 320mila per Resio) si aprirebbe la procedura per un «riequilibrio economico finanziario» del piano presentato”, continua il giornale.

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