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biometano

In Basilicata arriva il primo impianto a biometano italiano di Axpo

Arriva il primo impianto a biometano di Axpo in Italia, sorgerà in Basilicata e produrrà circa 45GWh di energia rinnovabile all’anno. Tutti i dettagli

Axpo fa il suo ingresso nel mercato italiano del biometano con un progetto pionieristico. Infatti, il gruppo ha ufficializzato oggi il via libera al suo primo impianto di questo tipo in Italia. L’infrastruttura sorgerà in Basilicata e produrrà circa 45GWh di energia rinnovabile all’anno sfruttando principalmente gli scarti provenienti dalle aziende agricole vicine per produrre gas naturale carbon-neutral. Gas che verrà poi immesso e distribuito attraverso la rete nazionale italiana. Tutti i dettagli del progetto.

BIOMETANO, TUTTI I DETTAGLI

Il primo impianto per la produzione di biometano di Axpo sarà realizzato a Grottole, in Basilicata. I lavori inizieranno questo mese e sarà operativo entro la fine del 2025. A pieno regime il progetto permetterà di generare circa 45 GWh di energia rinnovabile all’anno. Energia sotto forma di gas green che sarà poi immessa nella rete di distribuzione italiana, contribuendo così al tempo stesso alla sicurezza energetica e alla decarbonizzazione del Paese.

“Il gas rinnovabile gioca un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione e nell’accelerazione globale della transizione energetica, siamo entusiasti di lanciare questo importante progetto greenfield in Italia. La strategia di crescita di Axpo in Europa è ambiziosa e sarà costantemente implementata, un progetto alla volta”, ha commentato Véronique Abate, Head of International Biogas di Axpo.

Agli inizi di settembre Axpo ha firmato un accordo con uno sviluppatore italiano, ma non si conoscono i dettagli riguardo il prezzo di vendita. Ingegnerizzazione, approvvigionamento e costruzione, invece, saranno gestite in partnership con un consorzio di società italiane guidato da Atzwanger SpA e BiHcon.

IL MERCATO DEL BIOGAS

Axpo esordisce così nel mercato italiano del biometano, un business che nei prossimi anni crescerà sempre più a livello europeo e nazionale. Basti pensare che il nostro Paese potrebbe arrivare a produrre fino a 5,8 miliardi di metri cubi di biometano sostenibile entro il 2030, 5,5 miliardi di metri cubi da digestione anaerobica e 0,3 da gassificazione. Queste le stime della Commissione europea contenute nella scheda nazionale elaborata dalla task force del partenariato industriale sul biometano.

“Il mercato del biometano in Europa dovrebbe quasi raddoppiare nei prossimi decenni, passando dagli attuali 21 miliardi di metri cubi a oltre 35 miliardi di metri cubi entro il 2030. Il nostro progetto di Grottole inserisce il biometano nella mappa italiana del gas rinnovabile e continuiamo a lavorare a stretto contatto con le comunità locali, le autorità e i nostri business partner affinché il suo sviluppo avvenga con la piena soddisfazione di tutte le parti”, ha sottolineato Salvatore Pinto, Presidente di Axpo Italia.

GLI ALTRI PROGETTI

L’impianto di Grottole è il primo di questo tipo in Italia, ma da anni Axpo gestisce strutture a biomassa e biogas in Europa e nei prossimi anni prevede di espandere ancora di più le sue attività nel settore. Ad esempio, ad aprile 2024 Axpo è entrato nel mercato del biogas in Portogallo con il lancio di un progetto da 15 Gwh. L’impianto dovrebbe entrare in funzione entro la fine del prossimo anno.

In Spagna, invece, è operativo una struttura per la produzione di biometano dal letame dell’allevamento di animali da latte di Torre Santamaría. Impianto che attualmente immette 25 GWh di biometano nella rete gas all’anno, ma in futuro quadruplicherà la sua capacità produttiva fino a 115 Gwh. Infine, in Svizzera gestisce già 15 impianti biogas che producono energia rinnovabile e fertilizzanti naturali ricchi di sostanze nutritive.

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