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Iren

Iren mette nel mirino Sidigas

Il Ramo d’Azienda di Sidigas è composto da circa 55 mila clienti gas, dei quali circa il 95% domestici, distribuiti su 78 Comuni prevalentemente nella Provincia di Avellino

La multiutility emiliana Iren ha messo nel mirino Sidigas, la Società Irpina Distribuzione Gas. Come racconta Il Quotidiano del Sud “la Società Irpina Distribuzione Gas, ha accettato la manifestazione d’interesse vincolante presentata da Iren e avente ad oggetto l’acquisizione del Ramo d’Azienda di Sidigas.com S.r.l. operativo nella vendita di gas naturale”.

I TERMINI DELL’OPERAZIONE

“L’operazione, che si colloca nell’ambito di un complessivo piano di soluzione della crisi del Gruppo Sidigas, è subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive (tra le quali l’omologa dell’accordo di ristrutturazione dei debiti), verificatesi le quali il Ramo d’Azienda – nel frattempo conferito in un veicolo societario di nuova costituzione (NewC0) – sarà acquisito da una società controllata da Iren”, si legge sul quotidiano.

“Il Ramo d’Azienda è composto da circa 55 mila clienti gas, dei quali circa il 95% domestici, distribuiti su 78 Comuni prevalentemente nella Provincia di Avellino. L’acquisizione dei nuovi clienti, consentirà al Gruppo Iren di incrementare il portafoglio clienti, rafforzando la propria presenza in Campania e di potenziare lo sviluppo sul territorio del Centro-Sud Italia coperto dalla controllata SEV (Gruppo Iren). Sidigas e IREN hanno concordato un periodo di esclusiva per la finalizzazione dell’operazione”, evidenzia ancora Il Quotidiano del Sud.

LA POSIZIONE DEI VERTICI

“Il Presidente di Iren Renato Boero e l’Amministratore Delegato Massimiliano Bianco hanno congiuntamente dichiarato: ‘L’operazione permetterà al Gruppo di aumentare la propria base clienti, di sviluppare ulteriormente la strategia commerciale national approvata nel recente Piano Industriale e di rafforzare il ruolo di fornitore di servizi per il cittadino nella Provincia di Avellino ed in tutto il CentroSud Italia’”, sottolinea ancora il quotidiano.

LE STRATEGIE DI IREN

“Le acquisizioni non si fermeranno qui – si legge invece sulla Gazzetta di Reggio -, compresi i comparti energia e rifiuti in capo a Iren, che dopo non essere riuscita a comparsi Sorgenia ha visto schizzare il suo titolo in Borsa verso il massimo storico, vicino ormai ai 3 euro per azione. Come dire che gli investitori hanno premiato questa esclusione, che portava in pancia moderne centrali a gas e clienti, ma anche 700 milioni di debiti. Le banche hanno deciso infatti di vendere Sorgenia a F2i. Decisione assunta dal cda di Sorgenia Holding, veicolo controllato da Mps, Banco Bpm, Ubi e Unicredit, a cui fa capo il 100% del gruppo energetico. Sul tavolo degli advisor c’erano quattro proposte per la società: da F2i (che agisce in cordata con Asterion), da A2A-Eph, da Iren e dagli ingle- si di Contourglobal. Il progetto del fondo infrastrutturale, che punta a creare un polo energetico apportando impianti eolici e centrali a biomasse, si è rivelato quello vincente. Raggiunto questo accordo le parti stanno ora arrivando al closing entro la fine del mese. Altro investimento recente è stato fatto nel dicembre scorso da Iren tramite la controllata Ambiente, che si era aggiudicata la procedura indetta da Amiu Genova per l’affidamento della concessione del project financing per a costruzione e gestione di un impianto di trattamento meccanico -biologico del rifiuto residuo urbano. Un investimento da 42 milioni di euro”.

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