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Piano Mattei

Italia avanti su milestone Pnrr, ricevuti 102,5 mld (ma la spesa si ferma a 45 mld)

Se si considera la classifica della quantità di spesa sui fondi Pnrr in testa al 31 dicembre risulta il ministero dell’Ambiente con 14 miliardi di euro circa, poi il ministero delle Imprese e del Made in Italy con 13,76 miliardi e il Mit con 6 miliardi.

L’Italia è avanti rispetto agli altri Paesi nel numero di ‘traguardi’ e ‘obiettivi’ centrati sulle riforme per quanto riguarda i Piano nazionale di ripresa e resilienza – solo la Spagna sembra aver fatto meglio -. Ma nonostante ciò “il lavoro non è finito, abbiamo ancora molto da fare, ma i tanti obiettivi centrati finora ci rendono fieri e ci incoraggiano a dare sempre di più. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani”, ha scritto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella prefazione alla bozza della relazione semestrale sullo stato di attuazione del Pnrr che questa mattina ha visto riunirsi la cabina di regia.

CHI ERA PRESENTE: FITTO HA ILLUSTRATO IL LAVORO DEL GOVERNO

L’esame della relazione sullo stato di attuazione del Piano di Ripresa e resilienza al centro della Cabina di regia sul Pnrr si è svolta stamattina presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, convocata e presieduta dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. Presenti tutti i Ministeri competenti, i rappresentanti dell’Anci, dell’Upi, e della Conferenza delle Regioni e Province autonome.

Il Ministro ha illustrato il lavoro svolto dal Governo, nel secondo semestre del 2023, per raggiungere tutti gli obiettivi programmati e per completare, in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, il complesso processo di revisione del Piano, con l’integrazione del nuovo Capitolo REPowerEU, con l’implementazione delle riforme e con la rimodulazione di numerose misure strategiche per la crescita economica strutturale dell’Italia, puntando maggiormente sulla digitalizzazione, sulla sostenibilità ambientale e sulla resilienza del tessuto economico e sociale della Nazione.

I NUMERI DEL PNRR: A FINE 2023 SPESI 45,65 MLD DI EURO

Venendo ai numeri, alla fine del 2023 l’Italia ha speso complessivamente nell’ambito del Pnrr 45,65 miliardi di euro, secondo la bozza della relazione semestrale sull’attuazione. Solo lo scorso anno le spese sono ammontate a 21,1 miliardi contro i 40,9 indicati l’anno precedente nella Nadef

L’Italia, si legge sempre nella bozza della relazione, finora ha ricevuto 102,5 miliardi di euro sui 194,4 complessivi. Nel 2024 gli obiettivi associati alla sesta rata pari a 9,6 miliardi sono 39 e 74 gli obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro.

MANCANO ALL’APPELLO 92,5 MLD DI EURO

Le risorse finora erogate all’Italia nell’ambito del Pnrr sono costituite da 60,9 miliardi di euro di prestiti e 41 miliardi di euro di sovvenzioni a fondo perduto. All’appello mancano ancora 92,5 miliardi di euro che l’Italia dovrà ricevere in sei rate, sempre subordinate al raggiungimento di traguardi e obiettivi fino al primo semestre 2026.

IL MASE PRIMO NELLA CLASSIFICA DELLA SPESA

Se si considera la classifica della quantità di spesa in testa al 31 dicembre risulta il ministero dell’Ambiente con 14 miliardi di euro circa, poi il ministero delle Imprese e del Made in Italy con 13,76 miliardi e il Mit con 6 miliardi.

MELONI: NEL SECONDO SEMESTRE 2023 QUATTRO GRANDI RISULTATI PER L’ATTUAZIONE DEL PNRR

“Nel secondo semestre del 2023 il Governo ha conseguito quattro importanti risultati nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Mi riferisco, innanzi tutto, alla definitiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione europea del nuovo Piano, comprensivo del capitolo REPowerEU”, ha scritto sempre nella prefazione la premier Meloni. “La revisione del Pnrr, fortemente voluta dal Governo e condivisa con la Commissione europea, consente di rinnovare e ampliare l’ambizione del piano, aggiornando gli investimenti e le riforme al mutato contesto internazionale – ha proseguito -. Questo significativo passaggio di discontinuità non ha impedito al Governo di procedere nell’attuazione del Piano, secondo i tempi stabiliti. Per questo l’Italia ha regolarmente ricevuto il pagamento della terza e della quarta rata, corrispondenti rispettivamente a 18,5 e 16,5 miliardi di euro”.

“Due fondamentali risultati che hanno consentito all’Italia di ricevere 102,5 miliardi di euro sui 194,4 complessivi. Il quarto obiettivo raggiunto è stata la presentazione, per primi tra tutti gli Stati membri dell’Unione europea, della quinta richiesta di pagamento per 10,6 miliardi di euro. Risultato reso possibile dal tempestivo conseguimento dei 52 obiettivi e traguardi previsti”, ha spiegato la premier.

LE SFIDE DEL 2024

Sempre nella relazione Meloni ha evidenziato come nel 2024 si dovranno raggiungere 39 obiettivi e traguardi associati alla sesta rata, pari a 9,6 miliardi di euro, e dei 74 obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro.

FITTO: NESSUNA SOSTA SUL PNRR, AL LAVORO PER SESTA E SETTIMA RATA

“Il Pnrr non concede soste in quanto richiede un costante lavoro e monitoraggio, per la concreta messa a terra di tutti gli investimenti e delle riforme previste. Nei prossimi mesi completeremo la fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi della sesta e della settima rata”, ha invece scritto il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto nella prefazione alla quarta relazione sul Pnrr.

CON LA QUINTA RATA SI SALE A 113 MLD DI EURO DI RISORSE EROGATE

Il ministro ha poi precisato che “con l’approvazione della richiesta di pagamento della quinta rata l’Italia avrà conseguito 113 miliardi di euro, pari a oltre il 58% dei 194,4 miliardi stanziati in sede europea per il Pnrr”.

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