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GNL

La capacità di importazione europea di GNL nel 2023 aumenterà

Se i progetti pianificati saranno finalizzati entro le tempistiche previste, entro la fine del 2023 la capacità totale in Europa potrebbe passare dagli attuali 210 a 250 milioni di tonnellate/anno

Un nuovo volume di importazione di GNL previsto per i prossimi mesi e alla fine del prossimo anno potrebbe aumentare la capacità aggregata di importazione in Europa del 20% entro dicembre 2023, poiché la regione sta cercando di eliminare la fornitura di gas dai gasdotti russi.

La capacità totale europea di importazione di GNL entro la fine del 2023 potrebbe attestarsi a circa 250 milioni di tonnellate/anno, dagli attuali 210 milioni di t/a, se i progetti e le espansioni pianificati saranno finalizzati entro le tempistiche previste. Il forte aumento si concentrerà principalmente nella prima metà del prossimo anno, con i nuovi terminal di importazione tedeschi che guideranno la maggior parte dell’aumento.

I NUOVI TERMINAL GNL IN GERMANIA

La Germania ha appena commissionato il primo dei 3 termina di importazione previsti che dovrebbero essere avviati questo inverno. L’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione (FSRU) Hoegh Esperanza da 170.000 metri cubi ha raggiunto l’impianto di Wilhelmshaven (da 5,8 milioni di tonnellate/anno) il 15 dicembre scorso, con i test che sono iniziati il 21 dicembre. Il Neptune FSRU, da 140.000 metri cubi, è arrivato al Deutsche Ostsee (5,2 milioni t/a) di Lubmin il 16 dicembre, anche se la data esatta di inizio è poco chiara. Il mese prossimo, infine, l’impianto di importazione Brunsbuttel da 4 milioni di tonnellate/anno accoglierà un nuovo FSRU.

La Germania negli ultimi anni è stata il più grande importatore di gas dalla Russia, ma ha notevolmente accelerato i suoi piani per iniziare a importare GNL a seguito di un rallentamento degli arrivi da Mosca. La Germania ora dispone di 10 terminal di importazione di GNL, che prevede di portare in linea nel prossimo decennio, e ha anche firmato una serie di contratti di fornitura con i produttori.

Nel corso del 2023, altri 3 terminal di importazione potrebbero iniziare le operazioni in Germania: l’Excelsior FSRU da 138.000 metri cubi sarà la seconda unità ad operare a Wilhelmshaven nell’ambito, di un progetto di importazione da 5,8 milioni t/a gestito congiuntamente da Tree Energy Solutions (TES), Engie ed Eon, con l’inizio delle operazioni previsto ad ottobre.

A questo potrebbe seguire un impianto a Stade e un secondo progetto a Lubmin, che entreranno in funzione entro la fine del prossimo anno. Un progetto prevede di utilizzare la Transgas Power e la Transgas Force (entrambe da 174.000 metri cubi), anche se i dettagli sulle esatte capacità di importazione devono ancora essere annunciati.

I NUOVI TERMINAL GNL NEL RESTO D’EUROPA

Un altro terminal che entrerà in funzione nelle prossime settimane è il progetto da 3,8 milioni t/a ad Inkoo, in Finlandia, che rafforzerà l’approvvigionamento di gas non solo nel Paese scandinavo, ma anche in Estonia e nella regione baltica. L’Exemplar FSRU, da 150.900 metri cubi, ha raggiunto Inkoo il 28 dicembre e la finlandese Gasgrid ha annunciato l’obiettivo di iniziare a distribuire gas da metà gennaio.

La Turchia, invece, potrebbe aumentare i suoi 34,8 milioni t/a di capacità di importazione esistente entro l’inizio del prossimo anno: il previsto progetto di importazione di Saros dovrebbe iniziare le operazioni a gennaio 2023, con il Vasant FSRU da 180.000 metri cubi che è stato assicurato dalla turca Botas. Il progetto Saros prevede una capacità di rigassificazione di 20 milioni di metri cubi/giorno, che equivarrebbe a circa 5,6 milioni t/a di capacità di importazione di GNL.

La Francia sta pianificando di potenziare le capacità di importazione di GNL attraverso l’espansione dei progetti esistenti, garantendo al contempo un’ulteriore FSRU. I processi di ottimizzazione e riduzione dei colli di bottiglia presso i terminal di importazione di Dunkerque e Fos Cavaou dovrebbero aumentare la capacità di importazione di 2 milioni t/a in entrambi gli impianti entro l’inizio del 2023. TotalEnergies prevede di portare in linea il terminal di importazione di Le Havre, da 2,9 milioni t/a, utilizzando il Cape Ann FSRU da 145.000 metri cubi, che dovrebbe arrivare a giugno 2023, prima della messa in servizio prevista a settembre.

Ci sono molti altri terminali pianificati per il prossimo anno in altre parti d’Europa, ma le loro tempistiche sono meno chiare. L’italiana Snam ha in programma di mettere in funzione un terminal da 3,8 milioni t/a a Piombino utilizzando la nave di rigassificazione Golar Tundra da 170.000 metri cubi, anche se la forte opposizione al progetto da parte delle autorità locali potrebbe minacciarne l’avvio, previsto nel maggio 2023.

L’Albania punta ad avviare le operazioni del suo impianto di importazione di Valona a luglio, ma non è chiaro quale FSRU verrà utilizzata, dato che l’Excelsior è destinata al secondo impianto di Wilhelmshaven. Il previsto terminal di importazione GNL di Vasilikos, a Cipro, deve ancora iniziare le operazioni, con la costruzione che è iniziata nel 2020 e la data di inizio originale era prevista per il primo trimestre 2022.

Anche l’azienda greca Motor Oil ha in programma di commissionare il Dioriga da 3,3 milioni t/a alla fine del prossimo anno, o forse all’inizio del 2024, il che lo renderebbe il secondo impianto di importazione della Grecia. Tuttavia, il progetto deve ancora raggiungere una decisione finale di investimento. La Grecia potrebbe vedere anche un altro terminal di importazione iniziare le operazioni nel gennaio 2024: si tratta del terminal Alexandroupolis da 4,3 milioni t/a, che ha già raggiunto il FID e la cui costruzione è già iniziata.

Le aggiunte di rigassificazione continueranno nel 2024 e oltre, con espansioni a Zeebrugge (Belgio), Fos Cavou (Francia) e Swinoujscie (Polonia) destinate ad aggiungere un totale di 6,5 milioni tonnellate/anno di capacità di importazione nel primo trimestre 2024.

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