Se attualmente pesano le restrizioni causa Covid, in futuro il mercato dovrà fare i conti con l’aumento su strada delle auto elettriche
Il Covid-19 pesa sul futuro del mercato del petrolio. La domanda di carburante, dopo il rimbalzo estivo, potrebbe tornare a scendere già nelle prossime settimane, con l’introduzione di nuove misure di restrizione per frenare l’aumento dei contagi.
COSA ACCADE NEGLI USA
A fare da cartina di tornasole è quanto sta già accadendo negli Usa, principale consumatore mondiale di petrolio, ed in Europa. Nelle ultime settimane la domanda di benzina negli Stati Uniti è quasi tornata ai livelli del 2019, dopo il crollo dei viaggi e delle attività commerciali durante il periodo peggiore della pandemia nel 2020.
L’AUMENTO DEI CASI COVID-19
L’aumento dei casi di coronavirus in tutto il mondo, tuttavia, dopo la diminuzione registrata a maggio e giugno, dovrebbe nuovamente far abbassare la domanda di carburante (e di petrolio).
“Mentre la domanda di trasporto sta migliorando in molti paesi, l’appiattimento della domanda di carburante caratterizza alcuni consumatori chiave, mentre in altri va anche peggio”, hanno affermato, a Reuters, alcuni analisti di Standard Chartered.
LE PREVISIONI
L’Agenzia internazionale per l’energia, IEA, prevede che la domanda globale di carburante raggiunga i livelli pre-pandemia entro il prossimo anno, ma solo se i vaccini riusciranno a frenare realmente i contagi.
OLTRE IL COVID
Che la domanda di carburante non torni mai ai vecchi livelli da record? Anche questa è un’ipotesi in campo.
Secondo l’Aie, infatti, la domanda globale di benzina dovrebbe raggiungere i 25,4 milioni di barili al giorno (bpd) quest’anno, in calo del 4,5% rispetto ai livelli del 2019. La percentuale andrà ad aumentare, secondo l’Agenzia, a causa di un’adozione sempre più massiccia dei veicoli elettrici.