Domenica 10 marzo i cittadini sceglieranno il nuovo presidente della Regione Abruzzo. La sfida è tra il governatore uscente Marco Marsilio (centrodestra) e l’ex rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico (centrosinistra)
La partita delle elezioni regionali in Abruzzo, in programma domenica 10 marzo, si giocherà anche sull’energia. Alcuni temi energetici dividono infatti i due candidati alle elezioni, il governatore uscente Marco Marsilio (centrodestra) e l’ex rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico (centrosinistra).
REGIONALI IN ABRUZZO: IL PROFILO DI MARCO MARSILIO
Marco Marsilio nel 2019 è diventato il primo presidente della Regione Abruzzo di Fratelli d’Italia, vincendo nettamente le regionali con il 48% dei voti, davanti Giovanni Legnini del centrosinistra (31%) e Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle (20%).
Marsilio in passato è stato consigliere comunale a Roma per tre mandati, deputato per una legislatura e senatore, per un solo anno, per poi dimettersi dopo la vittoria alle elezioni regionali del 2019.
IL PROGRAMMA ENERGIA DI MARCO MARSILIO
Lo scorso 18 gennaio, partecipando ad un convegno sulla transizione energetica organizzato da GSE, Marsilio ha dichiarato che “l’obiettivo da raggiungere è una transizione energetica sostenibile non solo a livello ambientale, ma anche sociale”. Nell’occasione, il candidato del centrodestra aveva spiegato che “si moltiplicano gli strumenti finanziari, sia i programmi straordinari che quelli ordinari della programmazione europea e nazionale dei fondi, le misure specifiche previste in agricoltura all’interno del PSR per l’efficientamento energetico e il PNRR, così come le misure ordinarie previste dal governo”.
“La valorizzazione dell’Abruzzo come regione dei parchi – si legge nel programma – deve coniugarsi con la capacità e la lungimiranza di comunicare l’Abruzzo come sede di università e centri di ricerca, come gli Atenei di L’Aquila, Chieti-Pescara e Teramo, del Gran Sasso Science Institute, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dell’Istituto Zooprofilattico, nodi di interconnessione tra saperi specialistici che hanno scalato classifiche internazionali. Per garantire una crescita equilibrata dell’Abruzzo, dobbiamo evitare di indebolire le capacità produttive già insediate, ma anzi, se possibile come nel caso dello stabilimento della Coca Cola ad Oricola e della Walter Tosto a Chieti, renderle sempre più competitive.
Con gli accordi di sviluppo, ad esempio, sono stati sostenuti nuovi investimenti in Abruzzo di Thales Alenia, Metallurgica Abruzzese, Tecnomatic, Diatec e il progetto Clip (Fater, Cellulose Converting Solutions, Eurofil, Fameccanica Data, Ontex manufacturing Italy, Pantex International e Texol), che rappresenta il più importante accordo in tema di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica mai sottoscritto dal MIMIT.
REGIONALI IN ABRUZZO: IL PROFILO DI LUCIANO D’AMICO
Luciano D’Amico guida il cosiddetto “Patto per l’Abruzzo”, una coalizione di centrosinistra nata con l’obiettivo di riunire le varie forze politiche dell’area in vista delle regionali. L’ampia coalizione di centrosinistra va infatti dal Pd al Movimento 5 Stelle, passando per Italia Viva, la Sinistra e alcune realtà civiche.
D’Amico in passato è stato rettore dell’Università di Teramo e presidente della Tua, la società di trasporto pubblico regionale.
IL PROGRAMMA ENERGIA DI LUCIANO D’AMICO
Per quanto riguarda l’energia, nel programma di D’Amico si legge che “è necessario mettere in campo più azioni: per esempio, in relazione alle comunità energetiche, istituire una cabina di regia, composta da professionisti, chiamata a prestare assistenza ai comuni (sia per quanto concerne la formazione, sia per quel che riguarda la sensibilizzazione dei cittadini al tema); individuare le aree idonee alla installazione degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti energetiche rinnovabili; varare misure per favorire l’accumulo di energia, privilegiando la diffusione di piccoli impianti domestici e di comunità, nonché realizzare i distretti dell’idrogeno (anche in funzione dei benefici che si avrebbero in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera); infine, integrare il reddito energetico introdotto dallo Stato con un reddito energetico regionale, in favore di quelle famiglie che versassero in condizioni di povertà energetica, prevedendo un contributo a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici“.
I SONDAGGI SULLE ELEZIONI IN ABRUZZO
Se inizialmente il centrodestra era stato dato per favorito, gli ultimi sondaggi sembrano fornire meno certezze. Marco Marsilio viene ancora indicato come potenziale vincitore, ma con un distacco che varia da pochi centesimi a 5 punti di vantaggio, ma soprattutto con diversi punti percentuali di inferiorità rispetto a D’Amico per quanto riguarda la fiducia personale.