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La procura di Roma apre un fascicolo sui mancati versamenti degli extraprofitti

Verdi e Sinistra Italiana avevano presentato un esposto: Bene apertura indagini su boom utili rispetto a mancato pagamento imposta. L’Upb: superare “le criticità connesse con l’effettiva riscossione del contributo”.

La procura di Roma ha aperto un fascicolo sugli extraprofitti delle aziende del settore energetico. Tutto nasce da un esposto presentato da Verdi e Sinistra Italiana che ipotizzava un reato di evasione fiscale e frode per tasse non pagate dalle aziende del settore energia.

L’ESPOSTO FIRMATO DA VERDI E SINISTRA ITALIANA

Nell’esposto, firmato da Bonelli e Eleonora Evi per Europa verde, e da Nicola Fratoianni per Sinistra italiana, si chiede di verificare “se siano stati commessi reati di evasione e frode fiscale” e “se i reati dovessero trovare conferma di valutare se procedere nel sequestro preventivo delle somme evase”. Ad indagare sarà ora la Guardia di Finanza.

CON GLI EXTRAPROFITTI ACCUMULATI CIRCA 50 MILIARDI DI EURO

“È con soddisfazione che apprendiamo dell’apertura, da parte della Procura di Roma, di un fascicolo sugli extraprofitti delle aziende energetiche, come avevamo chiesto con un nostro esposto presentato il 25 agosto”, hanno commentato in una nota Bonelli, Evi, e Fratoianni. “È scandaloso che la tassa sugli extraprofitti realizzati dalle aziende che vendono gas, che il Governo aveva previsto di applicare nel semestre settembre 2021- marzo 2022 nella misura del 25%, non sia stata versata nelle casse dello Stato: se si fosse trattato di un comune cittadino, sarebbe già stato sanzionato dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate. Ricordiamo che gli extra profitti accumulati sono di circa 50 miliardi di euro mentre oltre 120 mila imprese rischiano di chiudere e 4 milioni di persone stanno per entrare nella fascia di povertà”.

L’ITALIA HA AUMENTATO DEL 400% LE ESPORTAZIONI DI GAS

”Per dare un’idea della profonda ingiustizia sociale creata, – proseguono – segnaliamo che l’Italia ha aumentato del 400% le esportazioni di gas, preferendo venderlo per realizzare ulteriori extraprofitti piuttosto che stoccarlo per il duro inverno che abbiamo di fronte. E va sottolineato una volta di più come, grazie all’aumento dei prezzi dell’energia, nei primi 6 mesi del 2022, Eni abbia conseguito un utile del +670%: oltre sei miliardi di euro”.

BONELLI, EVI E FRATOIANNI: SI CHIARISCA SE SIANO STATE COMMESSE GRAVI VIOLAZIONI DI LEGGE

”A causa dell’aumento dei costi energetici, la situazione, nel nostro Paese, è drammatica e lo sarà ancora di più da settembre in poi, causando una disparità sociale senza precedenti per famiglie e imprese. Riteniamo, quindi, necessario agire immediatamente per assicurare alle casse dello Stato il giusto gettito proveniente dal prelievo totale degli extraprofitti generati, che noi riteniamo debbano essere restituiti integralmente alle famiglie e alle imprese direttamente nei loro conti correnti. Ci auguriamo che, con l’apertura delle indagini da Parte della Procura – hanno concluso Bonelli, Evi e Fratoianni, – si chiarisca se siano state commesse gravi violazioni di legge per il mancato versamento nella casse dello Stato di circa 9 miliardi di extraprofitti”.

UPB: SUPERARE “LE CRITICITÀ CONNESSE CON L’EFFETTIVA RISCOSSIONE DEL CONTRIBUTO STRAORDINARIO SUGLI EXTRAPROFITTI

Sugli extraprofitti è intervenuto anche l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) nella memoria sulla relazione al Parlamento con la quale il Governo ha chiesto l’autorizzazione a ricorrere all’indebitamento. In particolare, ha scritto l’Upb occorre superare “le criticità connesse con l’effettiva riscossione del contributo straordinario sugli extraprofitti delle imprese del comparto energetico” nel prossimo decreto legge che stanzierà risorse a favore di consumatori e imprese. Questo perché “il gettito della prima rata è risultato ampiamente inferiore alle attese e diversi sono i contenziosi presentati dalle imprese”.

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