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La promessa del ministro Abodi: Olimpiadi invernali efficienti anche nei conti

Il ministro dello sport Andrea Abodi promette olimpiadi invernali efficienti, dal punto di vista ambientale ed economico. Il lavoro della Fondazione Milano – Cortina sarà controllato (a breve) dal Forum per la sostenibilità e l’eredità olimpica

Le olimpiadi invernali del 2026 saranno sostenibili, anche dal punto di vista economico. Parola del ministro dello sport Andrea Abodi che si sbilancia nel corso di un punto stampa nell’ambito del Meeting di Rimini. “Se parliamo di sostenibilità – dice a Energia Oltre -, che non sia solo ambientale ma anche sociale ed economica, io penso che il segnale più importante è quello dell’equilibrio dei conti, perché credo che spesso in passato grandi avvenimenti hanno lasciato tracce di eredità non positive dal punto di vista finanziario”. Ma non solo. “Posso dire che, grazie alla collaborazione di tutti, questa edizione dei giochi garantirà, grazie al lavoro della Fondazione, un pareggio di bilancio che penso possa essere educativo anche per chi organizzerà i prossimi grandi eventi sportivi in Italia a partire dai giochi del mediterraneo di Taranto nel 2026, l’American’s Cup del 2027 e i giochi olimpici giovanili invernali del 2028”, ha aggiunto il ministro Abodi.

CANTIERE FUTURO: IL GIORNO DELLE OLIMPIADI INVERNALI

Cantiere Futuro è l’enorme padiglione del Ministero dei Trasporti ospitato dal Meeting di Rimini. Il tema della giornata sono i prossimi giochi olimpici di Milano Cortina. “Vogliamo recuperare i luoghi del disagio e fare in modo che anche attraverso grandi avvenimenti si possa ripristinare la socialità, il senso dell’umanità” spiega il ministro dello sport Andrea Abodi. Sfilano nello spazio del Mit il ministro dello sport Andrea Abodi, il commissario straordinario e AD di SIMICO, Fabio Massimo Saldini, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, Andrea Maria Costa (TIM), Mario Alovisi (Trenitalia) e Fabrizio Iaccarino (Enel).

IL LAVORO DELLA FONDAZIONE MILANO CORTINA SARÀ MISURATO DAL FORUM PER LA SOSTENIBILITÀ E L’EREDITÀ OLIMPICA

Il tema delle infrastrutture è cruciale nell’organizzazione delle ormai prossime olimpiadi invernali. “La Fondazione Milano Cortina lavora all’eredità delle infrastrutture dei giochi olimpici. Misureremo il lavoro della fondazione con un Forum per la sostenibilità e l’eredità olimpica che entrerà in piena operatività nei prossimi mesi. Seguire quello che succederà dopo servirà a capire come l’aspetto energetico, della tutela dell’acqua, anche con la creazione di bacini artificiali, l’efficientamento energetico degli impianti, l’utilizzo di materiale riciclato, dove possibile la raccolta differenziata, diventino fattori di eredità successiva ai giochi”. Spiega a Energia Oltre il ministro dello sport Andrea Abodi in un punto stampa nel corso del Meeting dell’amicizia tra i popoli di Rimini.

PER LE OLIMPIADI 3,5 MILIARDI DI INVESTIMENTI NELLE INFRASTRUTTURE

Gli investimenti saranno ingenti. “I costi saranno 1,9 miliardi per l’organizzazione e 3,5 miliardi di investimento per le infrastrutture, un lavoro che continuerà anche dopo l’Olimpiade perché abbiamo fatto una scelta responsabile per non avere cantieri aperti durante i Giochi”, ha aggiunto il ministro.

L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI IMPIANTI DEL GHIACCIO

L’efficientamento energetico è uno dei temi all’attenzione del ministro Abodi. “Abbiamo verificato, anche con il ministero dell’ambiente che quasi tutti, se non tutti, gli impianti del ghiaccio italiano hanno bisogno di efficientamento energetico. A partire dalle prossime settimane, da settembre, partirà una campagna che avrà un doppio binario: quello dell’informazione e quella dell’investimento nell’efficientamento”, aggiunge il ministro. “Il grosso impegno sarà non tanto nel perimetro del territorio che ospiterà le olimpiadi – ha continuato il ministro Abodi -, due regioni e due province autonome, ma nel segmento bianco, e soprattutto nel segmento del ghiaccio dove sono relativamente pochi gli impianti, alcune decine, ma dove più forte si avverte l’esigenza dell’efficientamento energetico perché da un lato sono strutture energivore, dall’altro perché possono essere una buona testimonianza che va al di là della dimensione dell’impianto steso”.

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