Il petrolio Brent supera i 100 dollari, il gas si porta a 125 euro al megawattora
Quando a Mosca erano quasi le 6, Putin ha annunciato in tv l’attacco russo all’Ucraina. All’annuncio sono seguite delle forte esplosioni e nella capitale Kiev sono suonate le sirene d’allarme.
Immediate le conseguenze in campo energetico, con i prezzi del petrolio e del gas che sono schizzati.
Tutti i dettagli.
COSA STA ACCADENDO
Partiamo dai fatti. Questa mattina si sono avvertite forti esplosioni nelle città ucraine, sul confine e fino a Odessa, a Kharvik, a Mariupol, a Leopoli. Esplosioni si sono verificate anche nella capitale Kiev, dove sono suonate le sirene d’allarme e i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto.
Secondo quanto riporta Ansa, delle forze russe sarebbero entrate in Ucraina anche dalla Bielorussia e dalla Crimea.
LE PAROLE DI PUTIN
Annunciando l’operazione militare in Ucraina, Putin ha affermato che la Russia “non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente”, Riporta Tass. Il presidente russo ha aggiunto che “chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire” in Ucraina “sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”.
I PREZZI DEL PETROLIO
Il greggio Brent ha raggiunto un massimo di 102,48 dollari al barile, il più alto da settembre 2014, ed era a 102,06 dollari al barile alle 05.47, in rialzo di 5,22 dollaro, a più 5,4%. E’ il massimo dal 2014.
I future sul greggio US West Texas Intermediate, Wti, sono aumentati di 4,85 dollari, dello 5,3%, a 96,95 dollari al barile, dopo essere saliti fino a 97,40 dollari, è il massimo da agosto 2014.
I PREZZI DEL GAS
S’impenna anche il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam, benchmark del metano per l’Europa continentale: i future si portano a un massimo del 41%, a 125 euro al megawattora. Questo dovrebbe essere il quarto giorno consecutivo di rialzi.