Advertisement Skip to content
Superbonus

La scure del Governo si abbatte sul Superbonus

Il decreto blocca tutte le tipologie ancora previste di cessione dei crediti e sconti in fattura per Superbonus e non, che dovrebbe quindi riguardare anche il 110% ancora in vigore per le aree terremotate, le Onlus e le Residenze sanitarie e assistenziali

Addio alla cessione dei crediti di imposta per tutte le tipologie che lo prevedevano finora, superbonus compreso. Il Consiglio dei ministri di ieri sera, a sorpresa, ha calato la scure definitiva sul meccanismo utilizzato finora per arginare il buco nei conti pubblici, richiamato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

COSA CONTIENE IL DECRETO

Nel decreto legge varato in tutta fretta, oltre a quelli sul superbonus, ci sono anche altri interventi come l’affondo finale contro l’Ace, l‘Aiuto alla crescita economica’ e per le cessioni di crediti prodotti dagli investimenti innovativi di Transizione 4.0. Ma anche aiuti alla Toscana per gli eventi climatici avversi.

COSA BLOCCA IL DECRETO

“Il decreto blocca tutte le tipologie ancora previste di cessione dei crediti e sconti in fattura, in un congelamento generalizzato che dovrebbe quindi riguardare anche il 110% ancora in vigore per le aree terremotate, le Onlus e le Residenze sanitarie e assistenziali”, si legge sul Sole 24 Ore di oggi. “Il decreto in pratica rende definitivo il termine ultimo del 4 aprile, perché cancella il meccanismo della ‘remissione in bonis’ che avrebbe consentito, con il pagamento di una minisanzione (250 euro), l’invio della comunicazione per accedere ai benefici fino al 15 ottobre, (…)”, si legge ancora sul quotidiano.

L’OBIETTIVO: IL DEF DI APRILE

“L’insieme di questi interventi mira sul piano sostanziale a un doppio obiettivo, collegato alle dinamiche di finanza pubblica che saranno aggiornate entro due settimane dal nuovo Def atteso in consiglio dei ministri entro il 10 aprile. Si tratta, spiega sempre Giorgetti, di ‘mettere il punto finale rispetto all’impatto sul 2023’, quando il deficit è già volato dal 4,5% del Pil previsto ad aprile al 5,3% aggiornato dalla NaDef di ottobre su fino al 7,2% comunicato il 1° marzo dall’Istat, in una corsa che dovrebbe però conoscere nuove tappe proprio nel Def (come anticipato ieri dal Foglio) fino a vette intorno al 7,6-7,8% del Pil. (…)”, spiega Il Sole 24 Ore.

CESSIONE CREDITI POSSIBILE PER GLI INTERVENTI PRECEDENTI IL DECRETO (A CERTE CONDIZIONI)

Per quanto riguarda le modifiche alla disciplina in materia di opzione per la cessione dei crediti e lo sconto in fattura (non solo per il superbonus), si prevede che sia possibile applicare il vecchio regime “alle spese sostenute in relazione agli interventi per i quali in data antecedente a quella di entrata in vigore” del decreto nel caso sia stata presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato i lavori, risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, infine siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo.

TRASMISSIONE DATI

Per quanto concerne la trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili fiscalmente vanno invece trasmessi a Enea le informazioni riguardanti, tra le altre cose, i dati catastali dell’immobile, le spese sostenute nel 2024, l’ammontare delle spese che prevedibilmente saranno sostenute successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto negli anni 2024 e 2025 e le percentuali delle detrazioni spettanti .

UTILIZZABILITÀ DEI CREDITI DA BONUS EDILIZI E COMPENSAZIONI DI CREDITI FISCALI

“In presenza di iscrizioni a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, nonché iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi ad atti comunque emessi dall’Agenzia delle entrate” “per importi complessivamente superiori a euro 10.000, per i quali sia già decorso il trentesimo giorno dalla scadenza dei termini di pagamento e non siano in essere provvedimenti di sospensione o sia intervenuta decadenza dalla rateazione, l’utilizzabilità in compensazione (…) dei crediti d’imposta (…) è sospesa fino a concorrenza degli importi dei predetti ruoli e carichi”, si legge nel testo di decreto visionato.

IL TESTO DEL DECRETO

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su