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L’allarme dell’AIE: entro fine anno l’offerta globale di petrolio diminuirà di 400.000 barili al giorno

Lo scorso 2 aprile, alcuni Paesi membri dell’OPEC+ hanno annunciato una riduzione volontaria della produzione di greggio a partire da maggio fino alla fine del 2023

L’Agenzia Internazionale per l’Energia prevede che la crescita dell’offerta globale di petrolio quest’anno rallenterà a 1,2 milioni di barili al giorno, rispetto ai 4,6 milioni b/g dello scorso anno. Secondo l’AIE, la decisione dei Paesi OPEC+ di ridurre ulteriormente la produzione ridurrà l’offerta globale di petrolio di 400.000 barili al giorno entro la fine dell’anno.

La principale crescita della produzione sarà assicurata da Paesi non OPEC+, come Stati Uniti e Brasile, con un aumento di 1,9 milioni di barili al giorno. L’OPEC+ dovrebbe tagliare la produzione di 760.000 barili al giorno.

OPEC+ RIDUCE PRODUZIONE DI OLTRE 1,5 MLN DI BARILI

Lo scorso 2 aprile, alcuni Paesi membri dell’OPEC+ hanno annunciato una riduzione volontaria della produzione a partire da maggio fino alla fine del 2023. Le decisioni sono state confermate dopo la riunione del comitato di monitoraggio ministeriale OPEC+, tenutasi il 3 aprile. Il volume totale della riduzione volontaria ammonterà a 1,66 milioni di barili al giorno e si aggiunge agli accordi, presi dalla stessa alleanza nel novembre 2022, su una riduzione della produzione di 2 milioni di barili al giorno.

In particolare, l’Arabia Saudita ridurrà volontariamente la produzione di 500.000 barili al giorno, l’Iraq di 211.000 b/g, gli Emirati Arabi Uniti di 144.000 b/g, il Kuwait di 128.000 b/g, il Kazakistan di 78.000 b/g, l’Algeria di 48.000 b/g, l’Oman di 40.000 b/g e il Gabon di 8.000 barili al giorno. La Russia estenderà la decisione sulla riduzione della produzione di 500.000 barili al giorno rispetto alla media di febbraio sino alla fine dell’anno.

LA DECISIONE DI ESTENDERE LA RIDUZIONE

A marzo la produzione di petrolio dei Paesi OPEC+ è scesa di 470.000 barili al giorno rispetto a febbraio, a 37,94 milioni di barili al giorno. Nel frattempo, il livello di produzione previsto per marzo era pari a 40,1 milioni di barili al giorno, il che significa che la produzione era di circa 2,16 milioni di barili al giorno in ritardo rispetto al programma.

La Russia il mese scorso ha ridotto la produzione di greggio (escluso il gas condensato) di 270.000 barili al giorno, a 9,58 milioni di b/g, con una produzione di 900.000 b/g al di sotto del piano. Mosca, inoltre, ha annunciato una riduzione della produzione, a partire da marzo, di 500.000 barili al giorno rispetto alla media di febbraio . Nel frattempo, l’Arabia Saudita ha mantenuto la produzione a 10,43 milioni di barili al giorno, 50.000 b/g in ritardo rispetto agli accordi dell’OPEC+.

Nell’ottobre 2022, i Paesi produttori di petrolio avevano concordato una riduzione della produzione di 2 milioni di barili al giorno a partire da novembre e hanno esteso la decisione fino alla fine del 2023.

La prossima riunione dell’OPEC+ è prevista per il prossimo 4 giugno.

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