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Antartide ghiaccio

L’Antartide ha una carenza di ghiaccio pari a 4 volte il Texas

All’Antartide mancano oltre 1 milione di miglia quadrate di ghiaccio marino galleggiante. Secondo gli scienziati, “per colmare il divario il ghiaccio dovrebbe crescere a tassi irrealistici e da record per il resto dell’inverno dell’emisfero australe”

All’Antartide mancano oltre 1 milione di miglia quadrate di ghiaccio marino galleggiante, anche se in questo momento nell’emisfero australe è pieno inverno. Gli scienziati non sanno cosa stia provocando questo deficit, ma sono profondamente preoccupati per le sue conseguenze, poiché il ghiaccio marino influenza il clima della Terra, le correnti oceaniche globali e gli ecosistemi marini.

L’ASSOTTIGLIAMENTO DEL GHIACCIO MARINO IN ANTARTIDE

Il ghiaccio marino sta crescendo ancora, ma in 45 anni di registrazioni non è mai stato così basso. Secondo il National Snow and Ice Data Center, il deficit è equivalente a quasi quattro volte l’area del Texas. Per colmare il divario, “il ghiaccio marino dovrebbe crescere a tassi irrealistici e da record per il resto dell’inverno dell’emisfero australe”, ha spiegato Edward Doddridge, oceanografo e ricercatore associato presso l’Università della Tasmania.

Il ghiaccio marino nell’Antartide – che tipicamente circonda il continente ghiacciato – sta faticando a riprendersi dal vasto scioglimento avvenuto in estate. In quel periodo l’estensione del ghiaccio lo ha fatto precipitare ai livelli più bassi mai registrati dall’inizio delle osservazioni satellitari, alla fine degli Anni 70. Il ghiaccio marino galleggiante nell’Artico e nell’Antartide cresce e si restringe con le stagioni, sia nell’emisfero settentrionale che in quello meridionale.

L’ESTENSIONE DEL GHIACCIO E L’INIZIO DEL DECLINO, NEL 2016

Nell’Antartide, l’estensione del ghiaccio marino – ovvero l’area dell’oceano in cui almeno il 15% della superficie è ghiacciata – raggiunge il suo punto più basso in estate, tra febbraio e marzo, prima di riformarsi in inverno, e raggiunge il suo picco di crescita tra settembre e ottobre. A differenza dell’Artico – che ha subito una drammatica perdita di ghiaccio marino per diversi decenni a causa dei cambiamenti climatici causati dall’uomo – gli scienziati tra il 1979 e il 2014 hanno osservato una leggera espansione del ghiaccio marino totale intorno all’Antartide. Quell’espansione, però, si è stabilizzata nel 2015, prima che, a partire dal 2016, la copertura del ghiaccio marino iniziasse a calare rapidamente.

“È troppo presto per dire fino a che punto il cambiamento climatico sia responsabile del gap di ghiaccio marino di quest’anno, ma non può essere escluso”, ha affermato Irvine Eric Rignot, del Jet Propulsion Laboratory della NASA e dell’Università della California. Rignot ha detto di ritenere che la minore crescita del ghiaccio osservata nei decenni precedenti sia dovuta al riscaldamento e ai cambiamenti nel buco dell’ozono, che hanno creato venti più forti, che a loro volta hanno spinto il ghiaccio marino antartico ad espandersi in un’area più ampia. Secondo lo scienziato, è possibile che intorno al 2016 il ghiaccio marino non abbia potuto più superare il riscaldamento nell’Oceano Antartico provocato dai cambiamenti climatici.

Nel 2016, quando iniziò il calo, Rignot disse che gli scienziati non erano in grado di dire se si trattasse di un’anomalia o di una tendenza più lunga. “Oggi – ha spiegato – possiamo dire con un po’ più di certezza non è un comportamento anomalo, ma un cambiamento di stato”.

IL GHIACCIO IN ANTARTIDE E LA MINACCIA ALLA FAUNA E ALLA FLORA LOCALI

La sopravvivenza di molte specie antartiche è intrecciata con il ghiaccio marino: il plancton e altre forme di alghe marine – che sono fondamentali per il ciclo del carbonio e sono alla base delle catene alimentari acquatiche – dipendono in gran parte dal ghiaccio marino affinché possano fiorire, durante tutto l’anno. Dei recenti studi hanno stimato che la perdita di ghiaccio marino sta interrompendo la fioritura delle alghe nell’Artico, con conseguenze potenzialmente importanti per le reti alimentari e la biodiversità.

Altri studi hanno indicato che questa interruzione potrebbe già essere in atto vicino ad alcune zone dell’Antartide. Se il ghiaccio marino non si riprenderà, molti animali – inclusi crostacei, pesci, pinguini, foche, leoni marini e balene, che dipendono da esso per la loro riproduzione, alimentazione e protezione – secondo Doddridge potrebbero essere colpiti. “Non abbiamo mai visto queste specie vivere in un mondo in cui il ghiaccio non è stato abbastanza consistente, e non sappiamo se possono sopravvivere in un mondo in cui non lo è”, ha spiegato l’oceanografo. Doddridge ha aggiunto che, secondo lui, il riscaldamento dell’oceano dovuto al cambiamento climatico è la causa predominante del deficit di ghiaccio.

LE CONSEGUENZE DELLO SCIOGLIMENTO DEL GHIACCIO SULLE CORRENTI OCEANICHE

Lo scioglimento del ghiaccio marino influisce solo leggermente sull’innalzamento del livello del mare, perché è già nell’oceano. Tuttavia, il deficit di ghiaccio marino può indirettamente accelerare l’innalzamento del livello del mare, consentendo alle acque oceaniche più miti di raggiungere la calotta glaciale antartica terrestre, promuovendo uno scioglimento più rapido.

Il ghiaccio marino forma una barriera tra le acque oceaniche più calde e le piattaforme di ghiaccio antartiche, le spesse lastre di ghiaccio attaccate ai ghiacciai terrestri. A lungo termine, la diminuzione dei livelli di ghiaccio marino potrebbe contribuire anche al rallentamento osservato della circolazione dell’acqua in alcune parti dell’Oceano Antartico, che alimentano le correnti oceaniche profonde del mondo che trasportano calore, carbonio, ossigeno e sostanze nutritive in tutto il mondo.

Lettie Roach, ricercatrice associata presso il Goddard Institute for Space Studies della NASA e la Columbia University, ha affermato di trovare particolarmente preoccupante vedere la carenza di ghiaccio marino che si verifica nello stesso momento in cui il caldo torrido sta battendo i record di temperatura globale.

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