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Le banche vogliono divulgare solo un terzo delle emissioni legate a sottoscrizione di azioni e obbligazioni

Altre proposte includevano la divulgazione del 100% o del 17% delle emissioni delle banche, che riflette la quota dei mercati dei capitali di tutti i finanziamenti del settore e deriva dall’analisi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria

La maggior parte dei banchieri d’investimento incaricati di stabilire i primi standard del settore per il calcolo dell’impronta di carbonio delle attività dei mercati dei capitali ha approvato un accordo di compromesso che vedrà le banche segnalare solo un terzo delle emissioni relative alla sottoscrizione di azioni e obbligazioni.

EMISSIONI BANCHE: LA RICHIESTA DI DIVULGARE SOLO IL 33%

Oltre la metà del gruppo di lavoro di 8 membri presieduto da Barclays e Morgan Stanley ha votato per la divulgazione solo del 33% delle cosiddette “emissioni agevolate”, secondo una fonte che ha chiesto l’anonimato in quanto si tratta di informazioni non pubbliche. Secondo la fonte, due membri del gruppo – che è stato formato all’inizio del 2021 su iniziativa della Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF) – hanno votato per il 100%.

LE “EMISSIONI AGEVOLATE” E LE RESPONSABILITÀ DELLE BANCHE

A differenza dell’attività di prestito delle banche – dove esiste un ampio accordo su come attribuire le emissioni – l’attribuzione della responsabilità per le emissioni agevolate resta un argomento controverso. Poiché le vendite di obbligazioni societarie, una volta emesse, raramente rimangono nel bilancio di una banca, alcune banche sostengono che assegnare il 100% della CO2 ai loro libri contabili sarebbe ingiusto.

Alcuni dealer chiedono un fattore di attribuzione ancora inferiore, perché le loro attività sui mercati dei capitali sono molto più grandi delle loro attività di prestito. Gli attivisti per il clima – che prendono sempre più di mira le banche per il loro ruolo nel consentire l’inquinamento da riscaldamento della Terra – hanno fatto pressioni affinché i finanziatori rivelassero il 100% delle emissioni agevolate.

LE ALTRE PROPOSTE E I PROSSIMI STEP

L’opzione di divulgare il 33% delle emissioni agevolate è stata proposta all’inizio di quest’anno come compromesso per sbloccare uno stallo di mesi nel gruppo di lavoro. Altre proposte includevano il 100% e il 17%, che riflette la quota dei mercati dei capitali di tutti i finanziamenti del settore e deriva dall’analisi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria.

Il consiglio di amministrazione della PCAF deve ancora approvare il fattore di attribuzione del 33% per i mercati dei capitali, prima che diventi una guida ufficiale. L’agenzia Reuters in precedenza aveva riferito del supporto per il 33%. Un portavoce della PCAF non è stato immediatamente disponibile a commentare.

UN QUADRO PIÙ CHIARO PER GLI INVESTITORI

Includendo l’impatto della sottoscrizione di obbligazioni e azioni, i responsabili politici, i regolatori e gli investitori ora avranno un quadro molto più chiaro di quanto un istituto di credito o un qualsiasi altro ente che eroga prestiti sia ecologico o meno. Diverse grandi banche hanno affermato che, una volta pubblicato lo standard PCAF, divulgheranno le loro emissioni agevolate e fisseranno degli obiettivi per ridurle.

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