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Prezzi Energia

Lilia Cavallari: “Le misure del governo sull’energia hanno tutelato le famiglie più vulnerabili”

La presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio: “Stanziati 28,5 miliardi: 8 mld a sostegno delle famiglie, 7,4 mld per le imprese e 13,1 mld sia a famiglie che a imprese”

“Dovremo fare i conti con un’inflazione superiore al 2% anche nei prossimi trimestri, quindi c’è un’indicazione di maggiore persistenza rispetto a quanto a quanto previsto finora. Considerato il quadro generale, io credo sia utile andare a vedere dove e come hanno agito le misure previste dal governo per mitigare l’effetto dell’aumento dei prezzi, misure che sono state indirizzate sia al settore delle famiglie sia alle imprese”. Così la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Lilia Cavallari, audizione informale nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 3614, di conversione in legge del decreto-legge n. 50 del 2022, recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.

Per dare un’idea della quantità dell’ammontare delle risorse, ha spiegato Cavallari, “mettendo insieme tutti i provvedimenti a favore della mitigazione dei prezzi fatte in passato, più questo del decreto che stiamo esaminando oggi, parliamo di 28,5 miliardi di euro. Questi 28,5 miliardi sono così distribuiti: 8 miliardi a sostegno delle famiglie, 7,4 miliardi a sostegno delle imprese e i restanti 13,1 a sostegno sia delle famiglie che delle imprese.

Gli interventi a favore delle famiglie sono di diverso tipo: abbiamo i bonus selettivi, cioè indirizzati a determinate categorie di persone in disagio sociale o in disagio fisico – il cosiddetto ‘bonus sociale energia’ –, l’indennità una tantum, che ha una platea ben più ampia, 31,5 milioni di persone a cui va un’indennità di 200 euro. Poi ci sono le misure di contenimento dei prezzi dell’energia, cioè la compensazione degli oneri di sistema, quelle che intervengono direttamente sulla bolletta, le misure sulle accise, le misure sull’Iva sul gas etc”.

SOSTEGNI PER IMPRESE ENERGIVORE, AGRICOLTURA E TRASPORTI

Le misure a sostegno delle imprese, ha proseguito la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, “sono sia di natura generale – rivolte a tutte le riprese, quindi in buona parte con le stesse misure previste per il contenimento dei prezzi dell’energia per le famiglie – sia misure selettive, che insistono sui settori maggiormente colpiti. Insistono quindi sulle imprese energivore, sulle imprese che hanno un maggiore consumo di gas e su alcuni settori più esposti sia al prezzo dell’energia sia alla crisi Ucraina, come l’agricoltura e i trasporti”.

INTERVENTI SULLA PERDITA DEL POTERE D’ACQUISTO DELLE FAMIGLIE

In media, ha dichiarato Cavallari, “le famiglie italiane hanno avuto una perdita di potere d’acquisto intorno al 6% e grazie ai provvedimenti hanno una perdita intorno al 2%, quindi hanno ricevuto una compensazione non indifferente. Il complesso delle misure messe in atto per tutelare le famiglie dall’aumento dei prezzi dell’energia ha di fatto raggiunto il suo obiettivo, nel senso che ha tutelato le fasce più vulnerabili. Secondo i nostri calcoli le ha tutelate integralmente, e il grado di compensazione tende a diminuire man mano che cresce il volume di spesa”.

3 MLD DI EURO PER CONTRASTARE MAGGIORAZIONE COSTI MATERIE PRIME ED ENERGIA

“L’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prezzi dell’energia pone dei rischi di effettiva capacità di attuare le opere previste dal PNRR. Il decreto stabilisce già una quota per contrastare la maggiorazione dei costi nell’ordine dei 3 miliardi di euro, quindi il sostegno che deriva da queste misure non è certo banale.
Si può pensare anche a sostegni come quello europeo per rendere di più facile esecuzione gli investimenti del PNRR; nel RePowerEU  infatti è indicato che c’è la possibilità di utilizzare fondi assegnati ad altri obiettivi e instradarli verso la transizione energetica e verso gli investimenti del piano. Da parte del governo c’è una forte attenzione sul fatto che il piano non possa e non debba deragliare, perché alla buona riuscita del nostro PNRR sono legate anche le prospettive per miglioramenti futuri della governance europea”, ha concluso.

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