Advertisement Skip to content
Auto

L’evoluzione dei trasporti e le sue conseguenze sulla domanda di petrolio

Secondo una nuova previsione degli analisti di BloombergNEF, entro il 2027 le auto elettriche porteranno ad un’inversione dell’era della crescente domanda di petrolio utilizzato nei trasporti

Per oltre un secolo, due tendenze nel trasporto globale sono state implacabili: il desiderio dell’umanità di avere più automobili e il consumo di sempre più benzina per alimentarle. La seconda parte, però, potrebbe volgere al termine. Secondo una nuova previsione degli analisti di BloombergNEF, entro il 2027 le auto elettriche porteranno ad un’inversione dell’era della crescente domanda di petrolio utilizzato nei trasporti. Per le aree al di fuori dei trasporti – come la plastica, la petrolchimica, la produzione e l’agricoltura – la domanda di petrolio continuerà a crescere senza fine. Entro il 2029, però, BNEF prevede che il netto passaggio ai veicoli elettrici supererà tutto il resto e porterà la domanda totale al suo picco.

Gli analisti petroliferi hanno trascorso anni a valutare l’impatto della transizione ai veicoli elettrici, e spesso le loro previsioni si sono rivelate sbagliate. Delle piccole differenze nelle ipotesi sull’adozione dei veicoli elettrici possono spostare le previsioni di anni. Ciononostante, sta emergendo un crescente consenso sul fatto che il picco del petrolio per i trasporti sia in arrivo.

L’EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DI PETROLIO NEI TRASPORTI

Il trasporto su strada è stato il principale motore della domanda di petrolio, da quando Henry Ford rese le auto economiche e accessibili alle masse. Oggi le strade sono responsabili di quasi la metà del consumo mondiale di petrolio. E, mentre la flotta automobilistica si elettrizza, la sua quota del mercato petrolifero complessivo nel 2040 diminuirà a circa un terzo del mercato e nel 2050 ad un quarto.

I veicoli elettrici in circolazione in questo momento stanno già sostituendo la domanda di oltre 1,5 milioni di barili di petrolio al giorno. Le auto alimentate a batteria stanno diventando competitive con quelle a combustione interna in più categorie, e ogni nuovo segmento restringe il mercato per le future vendite di petrolio. Le vendite globali di auto alimentate a petrolio hanno raggiunto il picco 6 anni fa, e il passaggio alle batterie sta accelerando. Lo scorso anno le vendite di veicoli elettrici sono aumentate del 62% in tutto il mondo, quasi raddoppiando in Cina, Australia e Giappone e più che triplicando in India e nel sud-est asiatico.

LA QUESTIONE DEL PREZZO DEI VEICOLI ELETTRICI

La parità di prezzo tra auto a batteria e auto a combustione è arrivata prima per i nuovi autobus e per i veicoli a due e tre ruote, che ora sono alimentati a batteria rispettivamente per circa il 21% e il 27% in tutto il mondo. Ora si sta iniziando a raggiungere la parità di prezzo per il segmento più importante di tutti: automobili e autocarri. Entro la fine del decennio, secondo BloombergNEF, i veicoli passeggeri elettrificati contribuiranno a quadruplicare la quantità di petrolio risparmiata dai veicoli elettrici a circa 6 milioni di barili al giorno. E gli analisti non prevedono nessuna ripresa da quel momento in poi.

DOMANDA DI PETROLIO: DALLA CRESCITA ALLA CONTRAZIONE?

Il passaggio della domanda di petrolio dalla crescita alla contrazione sarà geograficamente irregolare: la domanda di petrolio utilizzato nel trasporto su strada ha già raggiunto il picco negli Stati Uniti e in Europa, e nel 2024 raggiungerà il massimo in Cina. Il mercato dei motori a combustione interna negli anni a venire continuerà a crescere in India, Australia e Corea del Sud.

In un altro decennio, tuttavia, l’eliminazione graduale del petrolio non lascerà indenne nessuna grande regione del mondo. Gli analisti di BloombergNEF avvertono che le prospettive per il 2023 – i cui scenari presumono che le politiche energetiche di oggi proseguiranno – potrebbero sottovalutare la velocità con cui la domanda cambierà. Circa il 68% delle emissioni mondiali ora rientra negli obiettivi net zero sostenuti dal governo per compensare tutte le emissioni entro il 2050, il che non è possibile, secondo le attuali normative.

Secondo gli analisti “è probabile che le nuove politiche accelerino il picco della domanda di petrolio e riducano le prospettive di consumo. Essendo il settore a maggiore consumo di petrolio e avendo diverse opzioni per la decarbonizzazione, è probabile che il futuro della domanda di carburante per auto diminuirà ancora di più di quanto suggerisce il nostro scenario sulla transizione economica”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su