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Auto

L’industria delle auto investe su elettrico e idrogeno. I motori potrebbero avere i giri contati

Il motore a combustione ha i minuti contati e gli e-fuel non risolveranno la situazione. La buona notizia è che l’industria ha risposto prontamente alla transizione sostenibile dell’automotive, investendo miliardi di euro in elettrico e idrogeno. È la posizione del Presidente della European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA), Luca De Meo, espressa nel corso dell’ultimo evento organizzato da Politico.

Il motore a combustione ha i minuti contati e gli e-fuel non risolveranno la situazione. La buona notizia è che l’industria ha risposto prontamente alla transizione sostenibile dell’automotive, investendo miliardi di euro in elettrico e idrogeno. È la posizione del Presidente della European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA), Luca De Meo, espressa nel corso dell’ultimo evento organizzato da Politico. Dichiarazioni che assumono una rilevanza ancora maggiore dopo l’annuncio che la questione del Regolamento europeo sulle auto inquinanti dovrebbe risolversi in pochi giorni. Reuters informa che il Cancelliere tedesco all’arrivo al summit Ue ha affermato che Germania e l’Unione Europea sono sul punto di trovare l’accordo che risolverà lo stallo.

ACEA: I MOTORI SCOMPARIRANNO, IL FUTURO È ELETTRICO

Diverse grandi case automobilistiche hanno deciso di intraprendere la strada del “tutto elettrico”. Nella lista dei produttori che hanno annunciato lo stop alle vendite di auto a motore endotermico entro il prossimo decennio troviamo Audi, Volvo, Ford e Renault. La scelta migliore per non perdere competitività rispetto alle concorrenti asiatiche o americane, secondo De Meo, è investire per migliorare le tecnologie legate alle alimentazioni elettriche e a idrogeno. Il Ceo dell’azienda francese ha sottolineato che i veicoli elettrici diventeranno la soluzione dominante nel mercato.

“Credo che in Europa non ci sia nessuno che stia sviluppando un motore completamente nuovo. Nessuna casa automobilistica sta lavorando da zero allo sviluppo di un nuovo motore a combustione nel nostro Continente. Tutto il denaro sta andando alla tecnologia elettrica o a idrogeno”, ha affermato il presidente di ACEA.

De Meo ha affermato, inoltre, che anche i fornitori si stanno indirizzando verso questa alimentazione.

“Tutti i fornitori che forniscono attrezzature direttamente ai produttori di automobili (Tier 1) sono sul punto di cambiare completamente rotta per quanto riguarda i motori a combustione. Vedremo arrivare l’onda” ha aggiunto il presidente di ACEA.

LO STALLO SUL REGOLAMENTO AUTO SI STA PER RISOLVERE?

Il summit tra i leader europei potrebbe portare finalmente a una soluzione all’annosa questione del Regolamento sulle auto, fermato quando sembrava ormai avviarsi verso l’approvazione.

“Se ho ben capito, a proposito dei colloqui tra la Commissione e il governo tedesco tutto è sulla buona strada”, ha detto il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al suo arrivo al vertice, secondo quanto riferisce Reuters.

“Penso che possiamo arrivarci, non oggi o domani, ma nei prossimi giorni”, ha confermato il Primo ministro olandese Mark Rutte.

AUTO, GLI E-FUEL SONO SOLO UNA PEZZA

La scelta di ammettere gli e-fuel tra i combustibili del futuro, verso la quale sembrano orientarsi le istituzioni europee, non trova d’accordo De Meo, che li definisce “una sorta di soluzione di nicchia”.

“La produzione è ancora minima e l’industria ha bisogno di costruire le catene di fornitura, sono un’opportunità”, ha detto il dirigente automobilistico. “Come sempre, si parte da una nicchia.”

Cosa sono gli e-fuel? In parole povere, carburanti completamente green prodotti dalla sintesi tra CO2 e idrogeno. L’anidride carbonica si cattura dall’aria o dai processi industriali. Parliamo di un’innovazione già disponibile, il limite maggiore riguarda però il prezzo. Infatti, oggi un litro costa circa 3 euro, senza considerare le accise. La ragione principale è che la tecnologia è ancora in fase pilota, quindi gli e-fuel non sono prodotti in serie. Problemi risolvibili in sei/sette anni secondo la maggior parte degli esperti, che ritengono che intorno al 2030 si potrebbe scendere fino a 1 euro al litro.

QUALE DESTINO ATTENDE I BIOCARBURANTI?

Si avvia verso il tramonto l’alternativa dei biocarburanti, la strada percorsa dal Governo italiano.
La trattativa tra Berlino e la Commissione europea è incentrata sugli e-fuel come unica alternativa a benzina e diesel. Non è certo che l’accordo sarà sufficiente a convincere anche l’Italia e gli altri “rivoltosi”. Infatti, il fronte dei contrari è ben nutrito e si compone di Bulgaria, Polonia e Repubblica Ceca.

Di sicuro c’è che la Francia spingerà per tornare alla versione originale del Regolamento, presentata dalla Commissione europea. Politico riferisce che due giorni fa il ministro dei Trasporti francese ha ribadito la contrarietà a riaprire il discorso sulle alternative a diesel e benzina. Una fermezza che trova d’accordo anche gli acerrimi cugini belgi.

“Abbiamo scelto un percorso chiaro per eliminare gradualmente le emissioni di CO2 dal settore delle auto, non è il momento di rinunciare”, ha affermato il Primo ministro belga Alexander De Croo.

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