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L’Ue ci ripensa sulle auto: sì a biocarburanti, sanzioni congelate. Italia divorata dal cemento. Enel: Newco nucleare entro 2024.

Vicina la svolta nelle politiche Ue sull’auto: sì ai biocarburanti, sanzioni congelate ma nessuna novità sugli aiuti. Ispra: Italia divorata dal cemento. Lanzetta (Enel): “Newco nucleare con Ansaldo e Leonardo entro 2024”. La rassegna Energia

La tanto attesa svolta nelle politiche Ue sulle emissioni delle auto potrebbe essere a un passo. Von der Leyen ha aperto al dialogo con tutti gli attori del settore per trovare la soluzione migliore. Guadagna terreno l’opzione di un “congelamento modulato” delle sanzioni e di una diversa metodologia per il calcolo delle emissioni che consenta di utilizzare i carburanti alternativi con l’obiettivo di salvare il motore a combustione interna, scrive La Stampa. Siamo ancora alla fase dei negoziati, ma la settimana prossima il testo dovrebbe arrivare sui banchi del Parlamento Europeo. L’Italia perde 20 ettari di verde al giorno, a favore del cemento. L’ultimo report di Ispra sul monitoraggio del consumo di suolo mostra che nel 2023 una superficie pari quasi alla Lombardia (21.578 chilometri quadri, il 7,16% del territorio) è stata ricoperta da asfalto o cemento, sottraendo terreno alle piante e anidride carbonica all’aria, diminuendo la capacità di assorbire acqua durante i nubifragi e rinfrescare nelle ondate di calore. Nicola Lanzetta, direttore di Enel Italia, ha rivelato ieri che la NewCo di ricerca con Ansaldo e Leonardo è in via di definizione» e la quota Enel sarebbe intorno al 51%, stando a quanto si legge su Il Corriere della Sera. La rassegna Energia

AUTO, SVOLTA UE: CARBURANTI GREEN E AIUTI CONGELATI

“A settembre, Ursula von der Leyen aveva affidato al nuovo commissario ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas il compito di lavorare a un “Piano d’azione industriale dell’Ue per il settore automobilistico” sulla base delle indicazioni fornite dal rapporto sulla Competitività di Mario Draghi. Ora però la presidente della Commissione ha deciso che bisogna prima aprire un tavolo con tutti gli attori del settore e che sarà lei in persona a occuparsi del confronto «e anche dei seguiti». (…) il nodo delle multe che i costruttori rischiano di dover pagare nel 2025 per non aver rispettato i target di emissione e la necessità di rivedere il regolamento che di fatto porterebbe al divieto di vendere autoveicoli con motore termico a partire dal 2035. L’idea che si sta facendo largo – ma siamo soltanto all’inizio del percorso – è quella di un “congelamento modulato” delle sanzioni e di una diversa metodologia per il calcolo delle emissioni che consenta di utilizzare i carburanti alternativi con l’obiettivo di salvare il motore a combustione interna. (…) Bruxelles è disposta a consentire nuovi aiuti ai consumatori, ma soltanto su base nazionale”, si legge su La Stampa.

“Il testo è ancora oggetto di negoziato interno, ma dovrebbe essere presentato la prossima settimana: l’intenzione non è di posticipare la data-clou, ma di chiedere una “revoca” delle norme che di fatto vieterebbero l’immissione sul mercato dei veicoli con motore termico a partire dal 2035. E la posizione del Ppe influenzerà in maniera significativa le scelte della Commissione, mentre socialisti e sinistra continuano a chiedere – per il momento con scarso successo – di istituire un fondo per il sostegno alla cassa integrazione sulla falsariga di “Sure”. (…) Sulla questione delle multe ai costruttori che non rispetteranno i target di emissione nel 2025, che potrebbero ammontare a circa 15 miliardi di euro, si va verso «una soluzione equilibrata». Una fonte Ue spiega che «bisogna evitare di colpire chi è stato penalizzato da un oggettivo calo della domanda, ma al tempo stesso bisogna fare in modo che chi ha fatto i compiti a casa non finisca per essere svantaggiato». L’idea è di mantenere i target, ma di andare incontro alle case automobilistiche sulle sanzioni. Possibile un congelamento, anche in vista del passo successivo che la Commissione sarà chiamata a fare. (…) La spinta che arriva anche dal rapporto Draghi suggerisce di muoversi sul terreno della neutralità tecnologica. Il regolamento in oggetto dice che dal 2035 bisognerà azzerare le emissioni di CO2 delle automobili immesse sul mercato e per il calcolo delle emissioni prevale un approccio “dal serbatoio alla ruota” che di fatto mette fuori gioco qualsiasi carburante per alimentare il motore termico. La Commissione dovrebbe però proporre una nuova metodologia per il calcolo delle emissioni di CO2 che tenga conto dell’intero ciclo di produzione dei carburanti, in modo da considerare anche l’eventuale CO2 assorbita durante questa fase e compensarla con quella prodotta durante la combustione nel motore”, continua il giornale.

AMBIENTE, ITALIA DIVORATA DAL CEMENTO

“Ogni secondo 2,3 metri quadri di Italia perdono colore. A sbiadirsi sono 20 ettari al giorno. In tutto il 2023, 72,5 chilometri quadri sono passati dall’aspetto naturale alla tinta scialba del cemento. La marcia di strade, tetti, parcheggi, cantieri e capannoni procede inesorabile da quando, nel 2006, l’Ispra ha iniziato il monitoraggio regolare del consumo di suolo in Italia. Oggi l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale presenta il nuovo rapporto con i dati del 2023. L’Italia continua a mangiare il suo paesaggio a un ritmo più veloce rispetto al decennio passato. Se nel 2006 a ogni cittadino corrispondevano 348,2 metri quadri di terreno rivestito da opere artificiali, oggi abbiamo un appannaggio di 365,7 metri quadri. Una superficie pari quasi alla Lombardia (21.578 chilometri quadri, il 7,16% del territorio) è stata ricoperta da asfalto o cemento e ha smesso di dar vita alle piante, sottrarre anidride carbonica all’aria, assorbire acqua durante i nubifragi e rinfrescare nelle ondate di calore. (…) «Fra le cause principali dell’aumento di superficie consumata — spiega Ispra — ci sono logistica e grande distribuzione. Nell’ultimo anno sono 504 gli ettari con questa destinazione». Nel 2022 erano stati 505, circa cento usati come magazzini per l’e-commerce e altrettanti per i centri commerciali”, si legge su La Repubblica.

ENERGIA NUCLEARE, LANZETTA (ENEL): “ENTRO FINE 2024 NUOVA SOCIETA'”

“All’Istituto Schiapa-relli-Gramsci di Milano il direttore di Enel Italia, Nicola Lanzetta, si lascia interro-gare. Le domande arrivano da 250 studenti di varie regioni d’Italia che partecipano all’«E-project: ecological literacy», progetto dell’Osservatorio permanente giovani–editori ed Enel, nelle scuole superiori dal 2022. Lo incalzano su rinnova-bili, auto elettriche, nucle-are. «I ragazzi sono pragmatici — dice — vogliono capire». (…) A margine, Lanzetta ha confermato che la NewCo di ricerca con Ansaldo e Leonardo «è in via di definizione» e la quota Enel sarebbe «intorno al 51%»”, si legge su Il Corriere della Sera.

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