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Musumeci

Maltempo, Musumeci: Ora impossibile quantificare esigenze Regioni ma partite istruttorie

“Questi ulteriori eventi calamitosi devono invitare governo e parlamento a ulteriori riflessioni. Al netto di ogni sciocco negazionismo bisogna prendere atto che questa nazione ha bisogno di cure per affrontare eventi che sarebbe errato considerare ancora eccezionali. La tropicalizzazione ha investito il territorio e dobbiamo fare i conti con questa realtà con un costo di vite umane e un costo per lo Stato di decine di miliardi di euro. Quindi credo che la parola mitigazione sia la bussola che deve guidare Governo e Parlamento”

C’è un “eccezionale sforzo operativo che il servizio della Protezione civile sta svolgendo assicurando, a livello nazionale e territoriale, il massimo sforzo per mitigare gli effetti degli eventi che hanno colpito l’Italia il 19 luglio da nord a sud”. Lo ha detto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci in aula alla Camera durante l’informativa urgente sulle recenti emergenze determinate dagli eventi calamitosi di queste settimane in Italia. “Se si dovesse rendere necessario, potrei tornare in aula per fornire una relazione più dettagliata alla luce della ricognizione che le Regioni interessate compiranno nei prossimi giorni, quando il contesto in parte si sarà normalizzato”.

DIPARTIMENTO STA COORDINANDO LA RACCOLTA DATI

Infatti, ha detto il ministro “il Consiglio dei ministri su proposta del sottoscritto ha deliberato lo stato di emergenza nel momento in cui è arrivata la formale richiesta delle regioni con una delimitazione della zona rossa e da una prima dei danni. Il dipartimento sta coordinamento la raccolta uniforme dei dati comprensiva da una prima stima dei danni con sopralluogo per addivenire alle proposte di stato di emergenza che valuterà e condividerà con il governo. Le Regioni interessate sono impegnate al massimo per completare le valutazioni tecniche necessarie nel più breve tempo possibile e per consentire, con ogni urgenza, al Consiglio dei ministri di adottare le necessarie determinazioni”. In ogni caso “risultano attivate le necessarie istruttorie da parte di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Alcune di queste hanno già presentato le istanze preliminari”. In questo momento però “è impossibile quantificare l’emergenza considerando il territorio così vasto e la natura e i fenomeni che hanno avuto impatti così specifici”, ha detto il ministro.

A CATANIA 15 MILA UTENZE ANCORA SENZA ELETTRICITA’

Passando all’ondata di calore e agli incendi del Sud Italia “la protezione civile ha coordinato gli assetti aerei di canadair ed elicotteri a supporto delle squadre specializzate a terra”, ha precisato Musumeci. “Oltre alla gestione della flotta area il dipartimento ha monitorato gli incendi che hanno interessato diversi territori” soprattutto in Sicilia dove a Catania “ci sono ancora 15 mila utenze senza elettricità”, ha aggiunto il ministro che dopo aver elencato gli interventi effettuati ha sottolineato che “attualmente la situazione risulta essere in netto miglioramento” rispetto a qualche giorno fa. “Lasciatemi rivolgere un particolare apprezzamento alle migliaia di vigili del fuoco che hanno compiuto oltre 2.400 interventi solo nelle Regioni del Nord, senza contare quelli nel meridione d’Italia”.

“SCIOCCHI NEGAZIONISMI, C’È BISOGNO DI INTERVENTI”

“Questi ulteriori eventi calamitosi devono invitare governo e parlamento a ulteriori riflessioni. Al netto di ogni sciocco negazionismo bisogna prendere atto che questa nazione ha bisogno di cure per affrontare eventi che sarebbe errato considerare ancora eccezionali. La tropicalizzazione ha investito il territorio e dobbiamo fare i conti con questa realtà con un costo di vite umane e un costo per lo Stato di decine di miliardi di euro. Quindi credo che la parola mitigazione sia la bussola che deve guidare Governo e Parlamento”.

ACCELERARE IL PNIEC

“Bisogna accelerare il varo al Pniec atteso dal 2016 e che questo governo sta sollecitando perché possa presto diventare documento ufficiale, poi penso a un piano nazionale per il mitigamento del rischio sismico, a un piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico e penso alle centinaia di comuni che non hanno un piano nazionale di protezione civile” ha detto il ministro. “Infine occorre un potenziamento della flotta aerea”.

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