Lo prevede un emendamento di M5s alla manovra presentato in commissione Bilancio.
Potrebbero cambiare i canoni annui per i permessi di prospezione e ricerca e per le concessioni di coltivazione e stoccaggio onshore, offshore italiane. Lo prevede un emendamento di M5s alla manovra presentato in commissione Bilancio.
L’EMENDAMENTO
Si modifica l’articolo 18 del d.lgs 625 del 1996 sostituendo il primo comma: “A decorrere dal 1 gennaio 2019 i canoni annui per i permessi di prospezione e ricerca e per le concessioni di coltivazione e stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana sono così determinati: a) permesso di prospezione: 2.000 euro per chilometro quadrato; b) permesso di ricerca: 3.000 euro per chilometro quadrato; c) permesso di ricerca in prima proroga: 5.000 euro per chilometro quadrato; d) permesso di ricerca in seconda proroga: 10.000 euro per chilometro quadrato; e) concessione di coltivazione: 20.000 euro per chilometro quadrato; f) concessione di coltivazione in proroga: 25.000 euro per chilometro quadrato; g) concessione di stoccaggio insistente sulla relativa concessione di coltivazione: 10,329 euro per chilometro quadrato; h) concessione di stoccaggio in assenza di relativa concessione di coltivazione: 41,316 euro per chilometro quadrato”.
LE SANZIONI
Inoltre, “a decorrere dal 1 gennaio 2019, per ogni anno di mancato inizio delle attività di concessione” si applica “la sanzione pecuniaria di euro 4000 per chilometro quadrato”.