Dopo il week end procedono anche oggi i lavori in commissione Bilancio della Camera per chiudere il provvedimento. Tra i nodi da sciogliere l’estensione della web tax ai contratti di somministrazione di energia elettrica e gas conclusi online
Arriva il via libera allo stop delle maxi bollette di energia che dovranno prescriversi al massimo entro due anni. Ancora in alto mare, invece, la questione della web tax dove mancano gli emendamenti del relatore e che secondo indiscrezioni, potrebbe essere estesa ai contratti di somministrazione di energia elettrica e gas conclusi online, con effetti anche sulle bollette. Si è chiusa così, per il settore energetico, il week end di lavori in Commissione Bilancio della Camera che ha deciso di soprassedere sui lavori in notturna domenica e di riprendere l’esame delle proposte di modifica a partire dalle 12 di oggi, onde evitare uno slittamento per la discussione generale del testo in Aula, prevista originariamente per martedì mattina. Questi provvedimenti si aggiungono a quelli già deliberati al Senato su efficienza energetica, ecobonus e lotta alla Xylella.
Ok taglio tempi per ‘riscuotere’ bollette, da 5 a 2 anni
La Commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera all’emendamento che ha assorbito la proposta di legge presentata da Simone Baldelli di Forza Italia e già approvata all’unanimità dall’Aula di Montecitorio (ma non dal Senato). La norma prevede che i pagamenti delle bollette di acqua, luce e gas delle famiglie e dei professionisti si prescrivano entro due anni invece dei cinque attualmente previsti. Inoltre i rimborsi dei conguagli non dovuti dovranno avvenire entro tre mesi. Le disposizioni si applicano a partire dal primo marzo 2018 per il settore elettrico, e dal primo gennaio 2019 per il settore del gas. Nei contratti di fornitura del servizio idrico, invece, la prescrizione di due anni vale solo nei rapporti con utenti domestici e micro imprese e scatterà dal primo gennaio 2020. L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico avrà 60 giorni di tempo per definire le misure necessarie all’implementazione del sistema attuale in materia di tempistiche di fatturazione tra gli operatori della filiera dell’energia elettrica e il gas. In caso di emissione di fatture a debito per conguagli riferiti a periodi maggiori a due anni, l’utente che presenta reclamo, ha diritto alla sospensione del pagamento. Ma solo nel caso in cui l’Authority Antitrust abbia aperto un procedimento per l’accertamento di violazioni del codice del consumo, relative alle modalità di rilevazione dei consumi, di esecuzione dei conguagli e di fatturazione.
C’è attesa per la nuova versione della web tax
Gli emendamenti del relatore alla web tax dovrebbe arrivare oggi nonostante fossero attesi per sabato. Il mondo dell’energia è in fermento perché la nuova versione della tassa dovrebbe estendere, come detto, l’imposizione anche ai contratti di somministrazione di energia elettrica e gas conclusi online con effetti sulle bollette energetiche. La modifica rispetto al testo uscito da Palazzo Madama dovrebbe riguarda anche l’aliquota con una riduzione dal 6 all’1% che verrebbe applicata a tutte le transazioni digitali di beni comprese le operazioni connesse alle compravendite sui mercati elettrici, del gas, dei certificati bianchi, con ripercussioni, dunque, su imprese e consumatori. Tanto che Aiget, Elettricità Futura e Utilitalia hanno già preso posizione giudicandoli negativamente. L’Associazione Italiana Grossisti di Energia e Trader ricorda, ad esempio, che già oggi le bollette sono “caratterizzate da pesanti oneri di varia natura, che contribuiscono in larga misura all’ammontare dei costi complessivi per i consumatori finali, ma che hanno ben poco a che vedere con il costo effettivo dell’energia consumata”. Inoltre, i contratti di somministrazione “possono sì prevedere una fase di contrattualizzazione online, ma i relativi importi saranno comunque effettivamente noti con certezza solo ex-post, man mano che i consumatori poi utilizzeranno l’energia elettrica e il gas. Al momento della sottoscrizione online l’importo che verrà effettivamente speso risulta dunque indeterminato”. L’ipotizzata web tax, “se effettivamente venisse formalizzata” prevedendo l’estensione anche ai contratti di somministrazione di energia, “rischierebbe quindi anche di vanificare la positiva e benvenuta concorrenzialità che si sta sviluppando a beneficio dei clienti proprio su questo canale”, ammette Aiget.