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Mare Emissioni

Quanto vale il mare nell’azzeramento delle emissioni

Secondo il Regno Unito, l’ecosistema marino cattura almeno 10,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno, per un valore di 57,5 miliardi di sterline

Secondo l’Office for National Statistics, un’agenzia del governo del Regno Unito, il fondo marino britannico ha più valore come “assorbitore di carbonio” (carbon sink) che come fonte di petrolio e gas naturale.

IL MARE COME ASSORBITORE DI CARBONIO

Una ricerca condotta dall’agenzia ha stimato il valore economico degli “asset naturali” marittimi del Regno Unito in 211 miliardi di sterline (circa 245 miliardi di euro), analizzando anche il beneficio apportato al paese dal “carbonio blu”, ovvero la quantità di gas serra assorbita dall’oceano e dagli ecosistemi costieri.

La valutazione rientra in uno sforzo più ampio, internazionale, per l’utilizzo degli strumenti finanziari classici per calcolare i costi dell’utilizzo dei combustibili fossili. I promotori di questo metodo, scrive Bloomberg, pensano che possa aiutare i decisori politici a focalizzarsi maggiormente sulla riduzione delle emissioni.

IL VALORE ECONOMICO

L’Office for National Statistics sostiene che le alghe, i fanghi, le sabbie e le paludi salmastre del Regno Unito catturino almeno 10,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente all’anno, per un valore economico di 57,5 miliardi di sterline. Al confronto, la quantità di carbonio catturata dalle aree boschive britanniche vale circa 55 miliardi di sterline.

DATI ANCORA INCERTI

I dati sul “carbonio blu” sono però ancora incerti. Per questo motivo, il valore riportato dall’Office for National Statistics si basa su stime estremamente conservative. Il valore effettivo potrebbe essere sei volte più alto, con i fondali che potrebbero immagazzinare l’equivalente di oltre 60 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno.

È un valore che potrebbe peraltro crescere nei prossimi anni, visto che il governo britannico ha elaborato dei piani per la rimozione delle emissioni inquinanti prodotte dalle industrie e il loro stoccaggio sotto i fondali marini, in modo da favorire il raggiungimento dell’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050.

IL CONFRONTO CON PETROLIO E PESCA

Il valore economico generato dal mare con l’assorbimento del carbonio dall’atmosfera è più alto a quello che si ottiene sia dall’estrazione di petrolio e gas, sia dalla pesca.

IL MARE E LE RINNOVABILI

Ma l’ambiente marino può anche permettere la generazione di energia rinnovabile attraverso l’installazione di impianti offshore, soprattutto eolici. L’Office for National Statistics ha detto che dal 2008 – quando l’industria dell’eolico offshore quasi non esisteva – ad oggi, il valore della produzione di energia rinnovabile in mare è cresciuto di trentasette volte.

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