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Mase, nel 2024 si punta su infrastrutture strategiche e iter rinnovabili accelerati

Sono sette le priorità indicate dal Mase per quest’anno: parte del leone al Pnrr e all’attuazione delle riforme connesse

Sette priorità politiche nel 2024 (e per il triennio fino al 2026) per il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase): si tratta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Piano nazionale integrato per l’energia e il Clima; Sicurezza energetica, decarbonizzazione e sostenibilità; Economia circolare e prevenzione dell’inquinamento atmosferico; Tutela della biodiversità e degli ecosistemi terrestri, costieri e marini: attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità, efficientamento della gestione della “Rete Natura 2000”, riforma e innovazione della governance e del sistema di gestione degli Enti parco nazionale e della Aree Marine protette e digitalizzazione dei Parchi e delle Aree Marine protette, prevenzione e mitigazione dell’inquinamento marino e riduzione degli impatti antropici sugli ecosistemi; Prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico, difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e risanamento ambientale; Azioni internazionali per la transizione ecologica e per lo sviluppo sostenibile; Efficienza amministrativa, transizione burocratica ed educazione ambientale. È quanto prevede un decreto del Mase dello scorso 10 gennaio, riguardante l’Atto di indirizzo concernente, appunto, l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per l’anno 2024 e per il triennio 2024-2026.

DAL PNRR CIRCA 33,7 MLD

Per quanto riguarda il Pnrr e il Pniec il Mase “non solo è titolare della porzione più rilevante delle attività della Missione 2 del PNRR ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’, con circa 33,7 miliardi di euro ripartiti in un totale di 49 misure (31 investimenti, 3 scale up, 15 riforme), ma ha anche la quota più importante di milestone e target europei del PNRR italiano, pari a 113 e distribuiti nel periodo di attuazione”.

Le proposte di riprogrammazione del Mase dotano inoltre il Ministero “di ulteriori risorse fondamentali per l’attuazione della strategia energetica nazionale, con una quota aggiuntiva di 2,1 miliardi di euro previsti dal contributo del REPowerEU che consta di 7 nuovi investimenti, 3 scale-up e 3 riforme per un totale di 17 milestone e 9 target. Tali nuove risorse REPowerEU mobilitano investimenti complessivi per oltre 5 miliardi di euro, come risposta europea alle difficoltà e alle perturbazioni del mercato energetico causate dall’invasione della Russia in Ucraina, ponendosi come obiettivo prioritario la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici unitamente all’incremento del ricorso alle fonti rinnovabili. Per rispondere a questa sfida il Ministero ha in primo luogo puntato sul rafforzamento delle infrastrutture energetiche strategiche attorno alle due direttrici prioritarie: un futuro energetico più sostenibile ed il rafforzamento della sicurezza energetica”.

L’IMPEGNO SULLE RIFORME

Il Mase si è poi impegnato, “anche sul fronte delle riforme, a portare avanti cambiamenti importanti per l’Italia, che anche l’Europa richiede, come l’impegno alla semplificazione e accelerazione, anche con l’identificazione di aree idonee, delle procedure di autorizzazione degli impianti di produzione da fonti rinnovabili, così come la diffusione delle energie rinnovabili, supportando meccanismi di garanzia di mercato nell’acquisto delle rinnovabili (PPA) e riducendo i costi di connessione per il biometano, intervento che sarà accompagnato con altri interventi nazionali sulla riduzione dei costi che andranno nella stessa direzione”.

“È inoltre necessario favorire la reale capacità attuativa dei progetti da parte degli enti territoriali, anche tramite un supporto tecnico dedicato, per evitare che l’elevata frammentazione ed eterogeneità dei Soggetti attuatori possa rappresentare un ostacolo alla concretizzazione dei progetti. Per far fronte a questa sfida il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sta provvedendo a rafforzare la propria struttura sia attraverso la stabilizzazione nel proprio organico dei funzionari PNRR specializzati, sia portando a termine il reclutamento di un contingente di esperti dedicati, che lavoreranno a fianco degli enti territoriali e dei beneficiari dei progetti, segnalando eventuali criticità in fase di attuazione”.

Per quanto riguarda le prossime scadenze (Milestone e Target) europee il Mase “dovrà dar seguito al cronoprogramma di riforme ed investimenti previsti tra cui giova menzionare la riduzione delle discariche abusive, l’ammissione a finanziamento delle proposte progettuali per gli interventi relativi agli impianti fognari e di depurazione, lo sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette e la definizione del quadro giuridico per la semplificazione delle procedure di autorizzazione per la costruzione di strutture per le rinnovabili onshore e offshore. Inoltre, quanto al capitolo Repower, entro il 2024, è previsto l’avvio della riforma che porterà all’adozione del Testo unico per la razionalizzazione delle procedure autorizzative per gli impianti di produzione da fonti rinnovabili, con l’entrata in vigore della legislazione di rango primario per l’individuazione delle aree di accelerazione e della riforma che mira a introdurre garanzie rispetto ai rischi finanziari derivanti dai contratti per l’acquisto delle energie rinnovabili nonché, sul fronte degli investimenti, è prevista l’aggiudicazione degli appalti relativi alla realizzazione di infrastrutture di reti elettriche (Tyrrhenian link), interconnessioni transfrontaliere (SA.CO.I) e per il rafforzamento della capacità di trasporto del gas (Linea Adriatica ed Export- fase 1)”.

MONITORATI I TEMPI PER I RIGASSIFICATORI E LA PRODUZIONE NAZIONALE

Per quanto riguarda Sicurezza energetica, decarbonizzazione e sostenibilità “nei prossimi anni sarà ancora cruciale monitorare i tempi di realizzazione della nuova capacità di rigassificazione e continuare a sollecitare, attraverso vari strumenti coordinati, un elevato grado di riempimento degli stoccaggi nazionali in vista dei periodi invernali, ottimizzando il processo di riempimento e il livello massimo raggiungibile, anche attraverso l’utilizzo di esercizi in sovrapressione dei campi autorizzati, nonché ricorrendo agli strumenti regolatori utili ad incentivare il gas in giacenza negli stoccaggi e il riempimento in controflusso. A tal fine andrà valutato un meccanismo di utilizzo del gas di sistema, iniettato in ultima istanza nel 2022 e ancora presente negli stoccaggi italiani, in modo da contemperare le esigenze di sicurezza del sistema con quelle di liquidità e competitività del mercato. Occorrerà, inoltre, lavorare contestualmente all’attuazione dei nuovi strumenti promossi dalla Commissione europea per rafforzare il sistema gas europeo e la sicurezza sul mercato interno.

Per quanto riguarda il mantenimento/aumento della produzione nazionale di gas, in attuazione del PiTESAI, si sta procedendo a rilasciare e/o prorogare, laddove possibile, i permessi di ricerca gas e le concessioni di produzione gas, implementando misure di potenziamento della produzione nazionale di gas da destinare a prezzi calmierati alle aziende gasivore in difficoltà” (Gas release). Le altre sfide indicate dal Mase riguardano “ potenziamento e l’ammodernamento della rete di trasmissione nazionale allo scopo di incrementare la capacità di trasporto tra le zone di mercato e risolvere le congestioni del sistema”, “nuove interconnessioni elettriche tra il nostro sistema nazionale e i vicini paesi del Nord Africa e dei Balcani”, le “smart grid”, “lo sviluppo di processi di produzione di biocarburanti e low carbon fuels” e l’azione del ministero per “sostenere ed accelerare il processo di decarbonizzazione dell’economia attraverso l’attuazione di quattro linee strategiche (Efficienza, Rinnovabili, Riduzione Emissioni e Ricerca ed Innovazione)”.

ECONOMIA CIRCOLARE, ATTENZIONE AI DECRETI ATTUATIVI

Per quanto concerne l’economia circolare il Ministero “continuerà nell’attività di adozione dei provvedimenti attuativi con particolare riferimento ai decreti inseriti tra le priorità di Governo MONITOR, nonché attuando le disposizioni del Regolamento Europeo Pile ed Accumulatori” e verrà assicurato l’utilizzo dello schema nazionale “Made Green in Italy”, nonché l’impulso ai decreti sull’end of waste.

Sulla tutela della biodiversità e degli ecosistemi il Mase proseguirà con l’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità, efficientamento della gestione della “Rete Natura 2000”, riforma e innovazione della governance e del sistema di gestione degli Enti parco nazionale e della Aree Marine protette e digitalizzazione dei Parchi e delle Aree Marine protette, prevenzione e mitigazione dell’inquinamento marino e riduzione degli impatti antropici sugli ecosistemi ma anche con la prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico, difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e risanamento ambientale”.

 

atto_indirizzo_priorita_politiche2024-26 dm_07_10-01-2024

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