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Carburanti

Mef e Mite tagliano le accise sui carburanti fino al 17 ottobre. I consumatori: misura insufficiente

“L’emergenza va risolta in modo serio senza ricorrere a misure tampone, attraverso provvedimenti in grado di bloccare la crescita dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio sul lungo periodo”.  Le associazioni dei consumatori bocciano la proroga del Decreto carburanti. Ecco cosa dicono

Dalle associazioni dei consumatori viene definita inadatta e inadeguata la misura presa dal MiTE e il Mef che prorogano il taglio delle accise sui carburanti fino al 17 ottobre. Tale misura, in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti stessi, prevede il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.

LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI BOCCIANO LA MISURA SUI CARBURANTI

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il Decreto carburanti Interministeriale che proroga fino al 17 ottobre le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti.

Le associazioni dei consumatori – Codacons, Assoutenti e Unc – dissentono da tale misura definendola “una presa in giro per gli italiani”.

CODACONS: MISURA RIDICOLA

In una nota il Codacons boccia il taglio delle accise prorogato da Mite e Mef al prossimo 17 ottobre, definendolo una misura ridicola che rappresenta una presa in giro per gli italiani.

“Si tratta di un provvedimento che non risolve affatto l’emergenza prezzi in Italia, e non affronta in modo efficace il problema dei carburanti, con i listini alla pompa che sono tornati a salire sensibilmente negli ultimi giorni – afferma il presidente Carlo Rienzi – Oggi il gasolio costa oltre il 22% in più rispetto allo scorso anno, con effetti diretti sui prezzi al dettaglio, e di fronte a tale situazione limitarsi a prorogare ogni mese il taglio delle accise non è più sufficiente”. “L’emergenza va risolta in modo serio senza ricorrere a misure tampone, attraverso provvedimenti in grado di bloccare la crescita dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio sul lungo periodo”, conclude Rienzi.

ASSOUTENTI: SERVONO INTERVENTI STRUTTURALI

Assoutenti, in una nota, commentan il decreto ministeriale (Mef e Mite) che proroga al 17 ottobre gli interventi sulle accise. Il Governo – si legge nella nota di Assoutenti – non può pensare di affrontare il problema dei prezzi dei carburanti prorogando ogni 15 giorni il taglio delle accise, e deve studiare soluzioni strutturali e sul lungo periodo.

“Ci sembra francamente poco – afferma in una nota il presidente Furio Truzzi – Il taglio delle accise è una misura oramai superata e non più adatta ad affrontare l’emergenza prezzi in Italia, soprattutto alla luce della nuova risalita di benzina e gasolio alla pompa. La questione carburanti va affrontata in modo serio, attraverso interventi strutturali sulla definizione dei prezzi e una lotta serrata alle speculazioni, in modo da consentire riduzioni dei listini sul lungo periodo. Ci auguriamo che il prossimo Governo sappia trattare il tema carburanti in modo più incisivo, e ricordiamo che la crescita dei listini di benzina e gasolio ha effetti diretti sull’inflazione e sull’economia, determinando il rialzo dei prezzi di tutti i prodotti trasportati”, conclude Truzzi.

UNC: PROROGA INADEGUATA

“Troppa grazia. L’estensione dal 5 ottobre al 17 ottobre del taglio delle accise, appena 12 giorni, meno di due settimane, non accoglie nemmeno la nostra richiesta fatta il 31 agosto di prorogare il provvedimento almeno a fine ottobre, visto che prima di allora non avremo certo un nuovo esecutivo” afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ma il problema vero è che, dopo la decisione irresponsabile dei Paesi Opec+ del 5 settembre di tagliare ad ottobre la produzione di petrolio di 100.000 barili al giorno, la riduzione delle accise di 25 cent è decisamente inadeguata” conclude Dona.

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