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Meloni

Meloni: il governo è vicino a chi produce. Al lavoro per risolvere strettoia gasdotti in centro Italia

“I Paesi africani vogliono investire nell’approvvigionamento energetico e l’Italia può essere la porta d’ingresso di questa energia”

Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha affrontato diversi temi, tra cui il mondo dell’industria e il settore energetico.

UN GOVERNO VICINO A CHI PRODUCE

“Credo ci sia piena consapevolezza di un governo amico di chi produce e delle aziende. Per quanto riguarda Carlo Bonomi, è portatore di un interesse legittimo e particolare, ma noi dobbiamo tenere insieme il quadro. Vogliamo spostare i soldi dell’energia dall’energia al cuneo fiscale? Sono disposta a parlarne ma, a condizioni date, credo non si possa dire che in questa manovra non ci sia niente per le imprese”.

CITTÀ DEL SUD ITALIA SARANNO CONTENTE PER SVILUPPO GASDOTTI

Il premier ha parlato poi della situazione gasdotti in Italia. “Stiamo lavorando per risolvere il problema della strettoia dei nostri gasdotti nel centro Italia, che attualmente è troppo piccola. Quando si risolverà, avremo la possibilità di valorizzare anche diverse città del Sud sul tema dell’approvvigionamento del gas e sui gasdotti. Sarebbero più che contente di avere uno sviluppo, affrontando una questione strategica sia per l’Italia che per l’Europa”.

LA NOSTRA PRESENZA IN AFRICA NON È PREDATORIA

Il tema dell’energia “è un’occasione anche per l’Africa. L’Europa sull’Africa ha indietreggiato, e quando lasci uno spazio vuoto, qualcuno lo riempie. Io  credo che l’Italia possa essere capofila di un nuovo approccio, e in questo siamo avvantaggiati dalla nostra posizione geo-strategica. I Paesi africani vogliono investire nell’approvvigionamento energetico e l’Italia può essere la porta d’ingresso di questa energia”. Per il premier il “piano Mattei per l’Africa” ha “un approccio non predatorio. Credo sia questa la particolarità della cooperazione e presenza italiana: quando andiamo all’estero, lo facciamo per lasciare qualcosa. Per questo anche in Africa c’è una grande domanda di Italia. Dovunque sia andata a parlare, ho sempre trovato porte aperte”.

STOP UE SU MOTORI COMBUSTIONE “LEDE IL SISTEMA PRODUTTIVO”

L’ultima battuta è sul divieto di vendita di veicoli con motore a combustione fissato dall’Unione europea a partire dal 2035: “Non lo considero ragionevole – ha commentato Meloni – è profondamente lesivo del nostro sistema produttivo. Credo sia una materia su cui c’è una convergenza trasversale a livello italiano e intendo utilizzare questa convergenza per porre le questione con forza”.

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