La rideterminazione delle risorse, in gran parte derivanti dal PNRR, si è resa necessaria per l’avanzamento dei progetti e alcune rinunce. Il decreto
Una riorganizzazione strategica da quasi tre miliardi di euro per accelerare la transizione tecnologica e industriale del Paese. Con un decreto direttoriale firmato il 5 novembre 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha rideterminato la ripartizione delle risorse del Fondo IPCEI, destinato a sostenere le imprese italiane che partecipano a importanti progetti di comune interesse europeo. La mossa adegua gli stanziamenti all’effettivo stato di avanzamento dei lavori e ai fabbisogni emersi nelle filiere chiave dell’idrogeno, della microelettronica e del cloud.
RIALLOCAZIONE GUIDATA DALL’AVANZAMENTO DEI PROGETTI
La decisione di modificare il riparto dei fondi non è casuale, ma scaturisce da un’attenta analisi dell’evoluzione dei progetti. Il provvedimento tiene conto sia delle evidenze emerse durante la fase di esecuzione delle iniziative, sia delle rinunce pervenute da parte di alcuni soggetti beneficiari. Questa flessibilità gestionale permette di riallocare le risorse in modo più efficiente, assicurando che i fondi pubblici, inclusi quelli cospicui del PNRR, vengano impiegati dove possono generare il massimo impatto, nel rispetto degli obblighi e dei traguardi europei.
I NUOVI IMPORTI: MICROELETTRONICA E IDROGENO IN PRIMA LINEA
Il nuovo assetto finanziario, per un totale di 2,85 miliardi di euro, vede la microelettronica come principale destinataria dei fondi. Nel dettaglio, la nuova ripartizione è la seguente:
Microelettronica 2: 1,066 miliardi di euro; IPCEI Idrogeno 1: 909 milioni di euro; Infrastrutture e servizi cloud: 457,6 milioni di euro; IPCEI Idrogeno 2: 395,3 milioni di euro; IPCEI Idrogeno 4 (H2 Move): 22,1 milioni di euro.
La suddivisione conferma la volontà del governo di puntare con decisione sui semiconduttori e sull’intera catena del valore dell’idrogeno, considerati pilastri per la sovranità tecnologica e la decarbonizzazione.
LE FONTI DI FINANZIAMENTO: IL RUOLO CHIAVE DEL PNRR
La copertura finanziaria di questi interventi strategici poggia su tre pilastri. La parte più consistente, pari a 1,5 miliardi di euro, proviene dalla Misura M4C2-I2.1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A questa si aggiungono 250 milioni di euro a valere sulla Misura M2C2-I5.2 del PNRR, sotto la titolarità del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. La restante quota di 1,1 miliardi di euro è coperta da risorse nazionali, a testimonianza di un impegno congiunto tra fondi europei e statali.
COSA SONO GLI IPCEI: PROGETTI STRATEGICI PER LA COMPETITIVITÀ EUROPEA
Il Fondo IPCEI è lo strumento con cui l’Italia supporta la partecipazione delle proprie imprese a iniziative di collaborazione su larga scala, ritenute di impatto significativo per la competitività industriale europea. Questi progetti, che spaziano in tutti gli ambiti di intervento strategico individuati dalla Commissione Europea, sono fondamentali per superare le sfide tecnologiche e di mercato che le singole aziende non potrebbero affrontare da sole, creando valore e innovazione lungo intere catene produttive continentali.
I PROSSIMI PASSI E LA PUBBLICAZIONE
Il decreto, firmato dal Direttore Generale per gli Incentivi alle Imprese, Giuseppe Bronzino, sarà pubblicato sul sito istituzionale del Ministero. Un comunicato relativo al provvedimento è inoltre in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, per garantirne la massima trasparenza e dare formale avvio alla nuova programmazione dei fondi.


