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Co2

Negli Usa nasce il Carbon Business Council a sostegno start-up su rimozione CO2

L’associazione ha come obiettivo non solo quello di raccogliere tutte le tecnologie per rimuovere la CO2 dall’atmosfera, ma anche intrappolarla geologicamente o incorporandola in prodotti come cemento.

Nasce negli Usa il Carbon Business Council, una nuova associazione per sostenere le start-up che stanno cercando di commercializzare tecnologie per estrarre CO2 dall’atmosfera. Composto da oltre 40 membri – tra loro Brimstone, Carbon Capture, Nori, Renew, Silicate -, l’associazione ha come obiettivo non solo quello di raccogliere tutte le tecnologie per rimuovere la CO2 dall’atmosfera, ma anche intrappolarla geologicamente o incorporandola in prodotti come cemento.

GLI OBIETTIVI

Il direttore esecutivo Ben Rubin ha affermato ad Axios che un obiettivo è “portare le startup al tavolo delle politiche”. Il gruppo si sta registrando per fare lobby e Rubin sostiene che esiste un potenziale sostegno bipartisan per un maggiore sostegno federale.

Rubin ha citato un recente disegno di legge della Senatrice Susan Collins (R-Maine) e Maria Cantwell (D-Wash.) che amplierebbe i programmi federali per dimostrare la tecnologia di rimozione e sequestro.

IL SEQUESTRO DELLA CO2 SEMPRE PIU’ NEI PIANI DELLE AZIENDE

Gli investitori e i responsabili politici stanno esplorando più di una modalità di metodi per rimuovere la CO2. Uno è la cattura diretta dall’aria, che sta ricevendo molta attenzione e investimenti in questi giorni.

Ma include anche una serie di altri progetti, come i modi per accelerare l’assorbimento di CO2 negli oceani , nelle formazioni rocciose e nel suolo.

“Questa è davvero una delle proposte di valore del Carbon Business Council: riunire queste soluzioni diverse, importanti e promettenti e mostrare come possiamo unirci per un impatto su scala gigantesca della gestione del carbonio”, ha affermato Rubin. (Energia Oltre – set)

SERVE TANDEM CON ALTRI STRUMENTI DI RIDUZIONE

Il nuovo gruppo ha osservato, tuttavia, che la rimozione e la gestione del carbonio dovrebbe funzionare “in tandem” con la riduzione delle emissioni.

La nuova realtà sta infatti lavorando con “osservatori” esterni per “rafforzare i collegamenti” tra startup e investitori, acquirenti e organizzazioni non profit. Tra loro la Direct Air Capture Coalition, di recente formazione, ClearPath, Ocean Visions e la società di investimento Counteract.

ALTRE SOCIETA’ CHE SI OCCUPANO DI FINANZIARE LA RIMOZIONE DELLA CO2

Non si tratta di una novità assoluta: ad esempio, la società di venture capital Lowercarbon Capital ad aprile ha lanciato un fondo da 350 milioni di dollari dedicato alle startup per la rimozione del carbonio.

Separatamente, Meta, Alphabet e altri colossi hanno promesso circa 1 miliardo di dollari tra il 2022 e il 2030 per contribuire a creare la domanda di mercato.

FINANZIAMENTI ANCHE DAL DIPARTIMENTO DELL’ENERGIA USA

Anche il Dipartimento dell’Energia Usa ha intrapreso i primi passi per lanciare un programma nella legge bipartisan sulle infrastrutture dello scorso anno che fornisce 3,5 miliardi di dollari per la creazione di quattro “hub” regionali di cattura diretta dell’aria.

 

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