Il mancato assenso della Danimarca non rappresenta un ostacolo alla realizzazione del progetto
Il Nord Stream 2 ha ottenuto il via libera da tutti i governi dei paesi coinvolti, fatta eccezione (al momento) della Danimarca. Ma la cosa non rappresenta un ostacolo al progetto, che sarà concluso nel 2019, almeno secondo quanto dichiarato da Jens Muller, portavoce del Nord Stream 2, nel corso di un incontro con la stampa.
IL PERCORSO DEL NORD STREAM 2
Il Nord Stream-2 vanterà, a fine lavori, una capacità totale di 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Il percorso dovrebbe affiancare quello dell’attuale Nord Stream, attraversando la Federazione russa, la Finlandia, la Svezia, la Danimarca e la Germania, bypassando l’Ucraina e tutti i problemi che Mosca ha con Kiev.
MANCA ASSENSO DANIMARCA
Russia, Finlandia, Svezia e Germania hanno dato il loro assenso al progetto nel corso del 2018. La Danimarca non si è ancora espressa.
UNA VIA ALTERNATIVA
Il mancato assenso non rappresenta un problema, però. E’ stata infatti “proposta una via alternativa al governo di Copenaghen”, ha rilevato Muller. Le due richieste procedono in parallelo e sono allo studio delle autorità danesi. Quella presentata ad agosto prevede il transito a nord dell’isola di Bornholm, che non interessa le acque territoriali danesi ma la zona economica esclusiva.