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Nord Stream Perdite

Nord Stream, tutte le reazioni al rapporto del New York Times sugli attacchi ai gasdotti

La Russia suggerisce di chiedere una “indagine trasparente”, mentre Stoltenberg (Nato) afferma che “sappiamo che c’è stato un atto di sabotaggio”, ma “bisogna attendere la conclusione delle indagini”

Secondo il Cremlino i Paesi azionisti di Nord Stream dovrebbero insistere su un’indagine urgente e trasparente sugli attacchi ai gasdotti. È quanto ha detto oggi il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov. Ieri il New York Times, citando alcuni funzionari statunitensi, ha scritto che delle nuove evidenze di intelligence lasciano supporre che un “gruppo filo-ucraino” abbia compiuto gli attacchi ai gasdotti Nord Stream, senza che Kiev ne fosse a conoscenza. Sempre ieri, il quotidiano tedesco Zeit ha riferito che gli inquirenti avrebbero individuato la nave utilizzata per effettuare l’attacco ai gasdotti.

PESKOV: C’E’ PUZZA DI CRIMINE MOSTRUOSO

“Non siamo ancora autorizzati a partecipare alle indagini, solo pochi giorni fa abbiamo ricevuto delle informazioni da danesi e svedesi”, ha spiegato Peskov, commentando i rapporti dei due quotidiani. “Questo non è solo strano, puzza di un crimine mostruoso. I Paesi azionisti di Nord Stream e l’ONU dovrebbero richiedere un’indagine urgente e trasparente, che coinvolga chiunque possa far luce sugli incidenti”.

UCRAINA: NON C’ENTRIAMO CON SABOTAGGIO NORD STREAM

Al report del NYT Kiev, per bocca del ministro della Difesa, Oleksiy Reznikov, ha replicato che “non è una nostra attività, sarebbe un complimento per le nostre forze speciali, ma noi non c’entriamo niente”. Secondo il giornale americano, il presidente Volodymyr Zelensky non sarebbe stato al corrente dell’azione avvenuta a fine gennaio nel mar Baltico.

GERMANIA CONFERMA ESISTENZA DI NAVE SOSPETTA

La Germania ha confermato che a gennaio ha individuato e fatto perquisire una nave che potrebbe essere collegata al sabotaggio dei gasdotti. La Dpa, citando l’ufficio del procuratore generale di Karlsruhe, ha affermato che la nave potrebbe essere stata utilizzata per consegnare esplosivi. Al momento non sono stati forniti ulteriori informazioni né sulla proprietà della nave, né sui risultati delle ricerche.

Le perquisizioni, si legge in una nota, sono avvenute dal 18 al 20 gennaio per il sospetto “che la nave potesse essere utilizzata per il trasporto di ordigni esplosivi utilizzati il 26 settembre 2022 presso i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 nel Mar Baltico”.

“Ovviamente seguiamo molto intensamente tutti i rapporti e i risultati disponibili da diversi attori. Bisogna attendere però ulteriori accertamenti per fare valutazioni da parte del governo sulla base di questi riscontri, e non trarre prematuramente conclusioni”. Cos’ il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock.

RUSSIA: PRESUNTA INDAGINE CI DIRÀ CHE È STATO UN DELFINO 

“Non mi stupirei se la presunta indagine portasse gli occidentali e i loro giornali a scoprire che i gasdotti Nord Stream sono stati distrutti da un delfino bombardiere fuggito dalla Crimea all’Ucraina”. Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

STOLTENBERG: ATTENDERE FINE DELLE INDAGINI

“Per la Nato è essenziale proteggere le infrastrutture critiche sottomarine, tanto più dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, all’ingresso alla riunione informale dei ministri della Difesa dell’Unione europea a Stoccolma, in Svezia.

Stoltenberg non ha commentato in modo diretto le recenti indiscrezioni per le quali il sabotaggio dello scorso settembre sarebbe avvenuto ad opera di un gruppo filo ucraino. “Quello che sappiamo è che c’è stato un atto di sabotaggio, non abbiamo determinato chi ci sia dietro, ci sono indagini nazionali in corso e non possiamo dire nulla finché non termineranno”, ha affermato Stoltenberg.

“Sappiamo anche che è importante proteggere la nostra infrastruttura critica sottomarina. Dopo gli attacchi abbiamo stabilito una cellula per coordinarci, anche con il settore privato, a tale scopo”, ha aggiunto il segretario generale.

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