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Giornali

Nucleare, case green e meteo: cosa dicono i giornali di oggi

Il rinascimento europeo del nucleare, i maggiori valori di mercato per le case efficienti energeticamente e il problema dei fenomeni climatici sempre più estremi: ecco cosa c’è sui giornali di oggi

Aumentano i sostenitori del nucleare in Europa, un rilancio guidato principalmente dalla Francia che ora chiede maggiori risorse anche attraverso la Bei. Intanto, la classificazione energetica sta diventando un elemento sempre più importante nella scelta della casa e per comprare un appartamento con buona classificazione si è disposti a riconoscere un surplus di prezzo, nei limiti delle proprie possibilità. Infine, l’analisi dei dati 3bmeteo elaborati dall’ufficio studi del Sole 24 Ore mostra una crescita degli eventi estremi in Italia.

NUCLEARE, GRAZIE (ANCHE) ALLA BEI COMINCIA UNA SECONDA VITA A BRUXELLES

“Osteggiata e demonizzata per i rischi che comporta, l’energia nucleare sta vivendo una seconda giovinezza per i vantaggi che può rappresentare per la transizione verde perché è a basse emissioni di carbonio. I Paesi europei rimangono però divisi sulla promozione dell’energia nucleare, con due schieramenti netti: uno guidato dalla Francia, che ritiene cruciale continuarne lo sviluppo, e l’altro capitanato da Austria e Germania, che vogliono che l’attenzione rimanga sulle fonti rinnovabili. L’Italia, invece, fa parte dei Paesi ‘osservatori’, forte di un ruolo leader nella ricerca e spinta dall’interesse nei reattori di quarta generazione”. È quanto si legge sull’inserto Economia del Corriere della Sera. “(…) I sostenitori del nucleare sono in aumento. Giovedì scorso si è tenuto a Bruxelles il primo vertice internazionale sull’energia nucleare, promosso dal premier belga e presidente di turno dell’Ue, Alexander De Croo, e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea). Hanno partecipato i leader dei Paesi pro-nucleare e gli esperti del settore, oltre 30 delegazioni e 300 amministratori delegati. (…) Il problema degli investimenti è reale. E Macron intervenendo al summit ha ribadito quello su cui insiste ormai da mesi: ‘Le risorse sono cruciali per espandere la diffusione dell’energia nucleare in Europa: dobbiamo mettere in campo la Banca europea per gli investimenti’”; ha concluso il quotidiano.

CASE GREEN, VALORI DI MERCATO FINO AL 75% IN PIÙ

“Fino a qualche anno fa non si annetteva una grande importanza alla classificazione delle emissioni delle auto. Da quando sono cominciate le limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti penalizzandone di fatto la commerciabilità le cose sono cambiate. Qualcosa di simile sta succedendo nell’immobiliare. La classificazione energetica è un elemento sempre più importante nella scelta della casa e per comprare un appartamento con buona classificazione si è disposti a riconoscere un surplus di prezzo, nei limiti delle proprie possibilità. Questo in parte è dovuto alla volontà di spendere meno per la gestione dell’immobile, in parte alla maggiore attenzione alle tematiche ambientali, ma soprattutto al timore che gli immobili più energivori perderanno di valore. Cosa che già sta accadendo”. È quanto si legge sull’inserto Economia del Corriere della Sera. “L’indice Istat dei prezzi delle abitazioni ci dice che nel 2023 si è allargato il divario di prezzo tra case vendute in cantiere e l’usato: gli alloggi nuovi hanno registrato un incremento di prezzo dell’8,9%, quelli esistenti si sono fermati allo 0,3%. Dal 2010 le case esistenti hanno perso l’8,8%, il nuovo ha visto aumentare i prezzi del 24,4%. Intanto sempre più banche diversificano i tassi dei mutui a seconda che l’ipoteca sia o meno costituita da una casa green. Il via libera alla direttiva europea sulle emissioni degli edifici in prospettiva rischia di allargare il solco (…)”, si legge nell’inserto del quotidiano.

“A Roma il gap medio nelle 40 zone selezionate si attesta a 131 mila euro (32% sul prezzo medio) e si può finanziare con 553 euro al mese ma al Pincio sfiora il 75%. Una casa di 100 metri di alta efficienza infatti costa un milione e mezzo di euro, una con prestazioni mediocri si compra con 850 mila euro. Per i 650 mila euro di differenza serve un mutuo da 2.740 euro al mese. Il divario più ridotto in termini percentuali si registra a Prati, con il 17%. (…) Dove le temperature invernali sono più miti l’importanza di una buona classificazione energetica è minore, per questo a Napoli il gap scende al 27% e, in termini assoluti a poco meno di 80 mila euro, finanziabili con 334 euro al mese. A Toledo la differenza è minima, al 13% (…)”.

METEO, FENOMENI CLIMATICI SEMPRE PIÙ ESTREMI

“Picchi da 300 millimetri di pioggia in 48 ore hanno causato l’esondazione di 21 fiumi e allagamenti diffusi in 37 comuni delle province di Forlì-Cesena e Ravenna a maggio scorso, con danni per circa nove miliardi di euro per il territorio. L’alluvione in Emilia Romagna è stato solo uno dei fenomeni climatici estremi del 2023 : il 24 luglio Siracusa ha toccato la temperatura di 47° C mentre solo una manciata di ore dopo a Pordenone è caduto il chicco di grandine più grande mai rilevato nel continente. Nella stessa notte, intorno alle 4, la provincia di Milano è stata flagellata da venti oltre i 100 km orari e piogge torrenziali. A registrare la crescita degli eventi estremi sono i dati 3bmeteo elaborati dall’ufficio studi del Sole 24 Ore: dall’analisi delle rilevazioni climatiche in 112 città capoluogo emerge la media mobile degli indicatori meteorologici per macro-area e il suo trend dal 2010 al 2023. «Per avere dei riscontri scientifici servirebbero più anni. Ma la serie temporale decennale offre già numerose indicazioni sulle variazioni in corso negli ultimi anni», afferma Alessandro Conigliaro di 3bmeteo”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. “Innanzitutto negli ultimi tredici anni l’innalzamento delle temperature ha fatto lievitare le ondate di calore (…) L’anno scorso nelle città del Nord ci sono stati in media 19 giorni consecutivi oltre i 30 gradi in più rispetto al 2010 (…) Anche analizzando i dati delle piogge – che pure sono in calo, a livello generale – l’attenzione cade sui fenomeni più intensi. I giorni di pioggia con accumulo di pioggia oltre i due millimetri per fascia esaoraria sono in netto calo in tutte le aree geografiche. (…) Secondo la European environment agency (Eea), tra il 1980 e il 2022 gli eventi estremi legati al tempo e al clima hanno causato perdite economiche stimate in 650 miliardi di euro negli Stati membri dell’Unione (…)”, si legge sul quotidiano economico.

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