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Giornali

Nucleare, Hydro Dolomiti, Case green e Poste: cosa dicono i giornali di oggi

Il rilancio del nucleare in Europa guidato dalla Francia, il fondo svizzero Eip che punta su Hydro Dolomiti, il Governo al lavoro sul recepimento della direttiva Case green e l’intervista all’ad di Poste Matteo Del Fante: ecco cosa dicono i giornali di oggi

La Francia è il leader dell’alleanza per l’energia nucleare, un gruppo di dodici paesi europei (tra cui l’Italia in qualità di osservatore) che capeggiano il rilancio della fonte energetica in Europa mentre dentro i confini nazionali dopo l’ingresso nella controllata di Eni, Plenitude, il fondo elvetico Energy Infrastructure Partners (Eip) prova a mettere a segno un’altra operazione quella su Hydro Dolomiti Energia. Intanto, il governo è al lavoro per l’attuazione della direttiva Case green. Il ministero dell’Ambiente sta, infatti, già lavorando alla mappatura del nostro patrimonio immobiliare, con i relativi consumi. Infine l’ad di Poste Italiane, intervistato dal Corriere della Sera, ha rivelato che la migrazione verso la SuperApp con il digital payment wallet avverrà nel 2025 e nel 2028 ci saranno 2,5 milioni di clienti per l’offerta energia con margini di circa 200 milioni di euro al lordo dei costi fissi.

NUCLEARE, È LA FRANCIA A GUIDARE L’ALLEANZA PER IL RILANCIO IN EUROPA

“Da un anno un gruppo di 12 Paesi europei fa campagna a favore dell’energia nucleare. In un primo tempo si trattava per loro di assicurarsi che la fonte energetica potesse essere considerata sufficientemente ecologica nella lotta alle emissioni nocive e verso la neutralità climatica. Oggi l’alleanza ha cambiato pelle e moltiplicato i suoi obiettivi. I 12 paesi vogliono ottenere nuovi finanziamenti comunitari, promuovere la loro industria, assicurarsi (anche con l’aiuto italiano) una moderna expertise in un settore in crescita, nel civile e nel militare”. È quanto scrive Il Sole 24 Ore di oggi. “(…) Guidata dalla Francia, l’alleanza raggruppa Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Ungheria, Olanda, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Svezia (l’Italia è un Paese osservatore). (…) Dei 12 la Francia è il Paese con la base industriale più importante. Conta oltre 50 reattori, i primi risalenti agli anni 50. Tuttora ottiene circa il 65% della sua elettricità dal nucleare. (…) In marzo, i 12 Paesi hanno tratteggiato i loro nuovi obiettivi: promuovere la collaborazione industriale e soprattutto trovare nuove fonti di finanziamento. (…) Agli occhi dei suoi sostenitori, il nucleare ha il pregio di garantire energia abbondante (al netto dei costi di costruzione e del combustibile), e ormai ritenuta accettabile da un punto di vista ambientale (al netto della gestione delle scorie) in un contesto nel quale l’industria e la mobilità sono destinate a diventare sempre più energivore. (…) Oggi lavorano a tempo pieno nel nucleare francese 125mila persone. Dovranno salire a 155mila nel 2033. (…) Nei fatti, il paese della force de frappe si avvale incredibilmente di molti specialisti stranieri, in particolare di italiani (…)”, ha concluso il quotidiano.

ENERGIA: DOPO PLENITUDE, EIP PUNTA SU HYDRO DOLOMITI

“Dopo l’ingresso nella controllata di Eni, Plenitude, il fondo elvetico Energy Infrastructure Partners (Eip) prova a mettere a segno un’altra operazione di minoranza tra i confini italiani, quella su Hydro Dolomiti Energia, controllata dalla multiutility trentina Dolomiti Energia e partecipata dal gruppo infrastrutturale australiano Macquarie. Sul piatto c’è proprio il 40% di Hydro Dolomiti Energia in mano a Macquarie, che punta a disinvestire dopo 8 anni di permanenza nel capitale. (…)”. È quanto scrive Il Sole 24 Ore di oggi.

CASE GREEN, GOVERNO GIÀ AL LAVORO SUL RECEPIMENTO

“Il Governo sta muovendo i primi passi per l’attuazione della direttiva Case green. Il ministero dell’Ambiente sta, infatti, già lavorando alla mappatura del nostro patrimonio immobiliare, con i relativi consumi. Questa sarà la base per mettere insieme il piano nazionale di riqualificazione richiesto dal provvedimento che, il prossimo 12 aprile, sarà approvato dal Consiglio Ecofin e, poi, andrà in Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Tutti elementi che l’esecutivo ha reso noti ieri, con una risposta del ministero dell’Ambiente a un’interrogazione di Erica Mazzetti (Forza Italia) in commissione Attività produttive alla Camera”. È quanto scrive Il Sole 24 Ore di oggi. “(…) In questo contesto, andranno definiti anche gli strumenti finanziari. E qui il ministero dà qualche primo elemento. Perché – spiega la risposta – il tavolo sta anche elaborando una serie di misure ‘volte ad accompagnare il processo di riqualificazione energetica degli edifici’, tenendo conto ‘dell’esigenza di mobilitare maggiori risorse private attraverso il ricorso a nuovi strumenti finanziari, alla promozione dei contratti di prestazione energetica (cosiddetti Epc), alla crescita delle imprese dei servizi energetici (cosiddetti Esco)’. Il lavoro del Governo è, in sostanza, mirato a potenziare il ruolo delle risorse private in questo processo, anziché gravare ulteriormente sulle casse pubbliche (…)”.

POSTE, MATTEO DEL FANTE: RICAVI A 13,5 MILIARDI E UNA SUPER APP PER I PAGAMENTI DIGITALI

Intervista del Corriere della Sera all’ad di Poste italiane Matteo del Fante: “Il nuovo piano strategico prevede una crescita dell’utile netto del 20% in cinque anni, ma nella stagione 2019-2023 l’aumento è stato pari al 44%. C’è un eccesso di prudenza? ‘Il piano è questo — osserva Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane — non sarebbe stato serio presentare una serie di indicazioni diverse. È utile però ricordare che negli anni scorsi siamo riusciti a fare meglio di quanto prefissato, grazie ai risultati perseguiti per un terzo dal lato dei ricavi e per due terzi dal lato dei costi’. Quando opererà a pieno regime la SuperApp con il digital payment wallet? ‘La SuperApp è già attiva, ma in parallelo va avviata la migrazione dei nostri clienti che utilizzano le altre app di Poste, con la dovuta attenzione nell’evitare di perdere clienti nella fase di passaggio. La migrazione verso la SuperApp, con il nuovo wallet per i pagamenti e con l’accesso a tutti i servizi e prodotti di Poste, avverrà nel 2025’. (…) Il piano prevede nuovi business per almeno 700 milioni di ricavi nell’area pacchi e logistica. Come farete? ‘Ci sono 500 milioni di ricavi aggiuntivi nel settore pacchi e circa 300 milioni dai contratti ai grandi clienti di servizi outsourcing nella logistica. Abbiamo già clienti come Tim e Vodafone, nel caso della telefonia garantiamo, per esempio, il trasferimento di uno smartphone dal distributore al cliente finale, compresa la consegna nell’ultimo miglio. Nell’ecommerce siamo leader di riferimento, ora puntiamo a risalire la filiera di attività B2B e del mercato internazionale. In ballo abbiamo anche lo sviluppo di una joint venture nel settore immobiliare per la gestione dei pacchi e per lo sviluppo di magazzini per la logistica conto terzi, entro il mese di aprile individueremo il partner che entrerà in questa operazione che vale circa 800 milioni’. (…) Nel 2028 avrete 2,5 milioni di clienti per l’offerta energia. Che giro di affari produrranno? ‘Per scelta preferiamo indicare i margini di questa attività, ossia circa 200 milioni di euro al lordo dei costi fissi’. (…)”, si legge sul quotidiano.

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