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Nucleare, prezzi dell’elettricità e bollette: cosa ha detto Besseghini per l’ultima da presidente Arera

Il presidente di Arera Stefano Besseghini ha parlato della presentazione della Relazione 2025, l’ultima del Collegio in carica che cade in concomitanza con il 30esimo anno di attività dell’Authority.

“L’unica cifra che mi pare accomuni tutti noi, in questa fase storica, è quella dell’incertezza. Una incertezza che rischia di minare le fondamenta stesse della nostra società. Il ritorno di paure quasi medievali, per le guerre e per le pandemie, sfidano la nostra fiducia nella modernità. La concretezza del mondo reale sta lasciando il posto alla digitalizzazione dei desideri”. Lo ha detto il presidente di Arera Stefano Besseghini nel corso della presentazione della Relazione 2025, l’ultima del Collegio in carica che cade in concomitanza con il 30esimo anno di attività dell’Authority.

Nel corso della Relazione il presidente di Arera si è soffermato su diversi aspetti del settore a cominciare dal nucleare e dai problemi dei prezzi alti dell’energia nel nostro paese.

“BENE RIPRENDERE DIBATTITO SU TECNOLOGIA NUCLEARE”

“Bene ha fatto il Governo a riportare nel dibattito il tema della tecnologia nucleare, non perché sia possibile nel breve una rilevante e significativa penetrazione nel mix, ma perché anche lì soffia il vento dell’innovazione e un Paese industrializzato, rilevante, con la competenza tecnico scientifica dell’Italia, non può non avere un contesto normativo in grado di agevolare lo sviluppo delle soluzioni innovative in ogni settore sia che provengano da nuovi breakthrough tecnologici o dalla evoluzione di tecnologie note. Ma qualunque prospettiva di sviluppo del nuovo nucleare si misura sulla scala di anni, per cui i temi dell’approvvigionamento e del costo dell’energia nei prossimi anni rimangono aperti, fermo restando l’impegno alla decarbonizzazione del nostro sistema energetico. L’impegno attivo nello sviluppo di soluzioni di medio e lungo termine non può giustificare un allentamento dell’impegno immediato alla transizione verso assetti di produzione e di consumo sostenibili” ha detto Besseghini.

“RISULTATI INDAGINE SU MERCATO ELETTRICO A GIORNI”

“Un punto centrale di dibattito resta quello del disaccoppiamento della remunerazione di mercato elettrico fra le fonti di produzione con o senza costi marginali di produzione. Della possibilità cioè che due fonti che contribuiscono alla fornitura del medesimo prodotto (l’energia elettrica) possano vedere prezzi diversi non coincidenti con un prezzo marginale come accade attualmente”, ha proseguito il presidente di Arera.. “Nel mese di ottobre 2024, ARERA ha avviato un’indagine conoscitiva sui mercati elettrici nazionali ad asta con consegna a breve termine, focalizzandosi sul periodo 2023-2024 con l’obiettivo di valutare gli esiti di tali mercati e identificare eventuali criticità o anomalie che possano richiedere interventi regolatori o segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”.

“L’indagine, caratterizzata da una notevole complessità, vedrà tra qualche giorno, come previsto dalla relativa delibera, la pubblicazione di un rapporto finale. Tale rapporto si concentrerà sugli esiti dell’analisi del mercato del giorno prima che ha richiesto ulteriori significativi approfondimenti a valle delle risultanze della prima fase completata alla fine del mese di marzo. Dall’intenso lavoro di questi mesi emerge in ogni caso una chiara indicazione di carattere generale. In una situazione di mercato caratterizzata da crescenti e rilevanti complessità connesse principalmente alla differente struttura di costi (e costi-opportunità) delle fonti produttive, ai vincoli di rete e più in generale di sistema è necessario rafforzare l’attività di monitoraggio continuo, in grado di dare segnali, anche sanzionatori, al mercato in collaborazione con i regolatori nazionali dei mercati per noi più rilevanti e con ACER”, ha concluso Besseghini.

PIANI STRAORDINARI DI INVESTIMENTO INFRASTRUTTURE DEVONO POSSEDERE LOGICHE DI COMPLEMENTARITÀ

“Un aspetto rilevante della evoluzione del settore elettrico riguarda il significativo aumento prospettico degli investimenti in infrastrutture di rete rispetto al quale vi è un ampio e diffuso consenso. Non si tratta di un investimento legato unicamente al rafforzamento della generazione distribuita, come ampiamente previsto, ma anche ad una significativa evoluzione del concetto di resilienza per tenere conto delle evoluzioni climatiche. La legge di Bilancio 2025 ha previsto che, con decreto del MASE di concerto con MEF, su proposta dell’Autorità, siano definiti termini e modalità per la presentazione da parte dei concessionari del servizio di distribuzione dell’energia elettrica di piani straordinari di investimento pluriennale, dettagliando specifici obblighi minimi che gli investimenti devono perseguire e criteri per la determinazione degli “oneri che i concessionari del servizio di distribuzione dell’energia elettrica sono tenuti a versare in ragione della rimodulazione” della durata delle concessioni”, ha affermato Besseghini. “È ancora aperto un documento di consultazione e l’Autorità provvederà rapidamente alla trasmissione dei criteri al MASE, ma giova richiamare qui alcuni aspetti di assoluto rilievo. I piani straordinari di investimento pluriennale dovranno possedere logiche di complementarità e di non sovrapposizione con la disciplina dei piani di sviluppo ordinari che, come detto in premessa, hanno già internalizzato elementi quali la resilienza”.

“D’altra parte, questa complementarietà si dovrà estendere alla validità dei criteri di regolazione fissati dall’Autorità. Nessun affidamento può derivare dall’approvazione del piano straordinario di investimento pluriennale in quanto, anche sugli investimenti di tale piano, l’Autorità continuerà a definire ordinarie modalità di valutazione e riconoscimento tariffario. Ma l’aspetto forse più delicato è che secondo la norma, i concessionari del servizio di distribuzione sono tenuti a versare al governo degli oneri in ragione della rimodulazione della durata della concessione. Questo rappresenta una sostanziale novità rispetto alla natura a titolo gratuito delle concessioni vigenti. La norma prevede inoltre che l’onere di rimodulazione venga trasferito in bolletta e che sia soggetto alla remunerazione propria degli investimenti infrastrutturali con ulteriore aggravio per i consumatori. L’Autorità ritiene che questa previsione si ponga in contrasto con i principi generali di tariffazione basata sui costi efficienti del servizio e che, a tutela degli interessi di utenti e consumatori, risulti dunque opportuno minimizzare, se non annullare, l’impatto dell’onere di rimodulazione in bolletta”, ha evidenziato Besseghini.

“BENE TRASFERIMENTO UTENTI NON VULNERABILI A STG”

“È positiva l’azione svolta dal sistema nel trasferimento di oltre 3,6 milioni di utenti non vulnerabili dal servizio di Maggior Tutela al Servizio a Tutele Graduali. Un passaggio che, al di là delle considerazioni di merito, su cui torneremo più avanti, ha visto il positivo, fattivo ingaggio di tutti gli attori coinvolti, in modo che fosse minimo il disagio per i consumatori finali”. Lo ha detto il presidente di Arera Stefano Besseghini nel corso della presentazione della Relazione 2025, l’ultima del Collegio in carica che cade in concomitanza con il 30esimo anno di attività dell’Authority. “Naturalmente l’informazione su temi complessi come quelli legati all’energia richiede continuità e l’adattamento dei messaggi e del linguaggio ai diversi target. Elementi non facilmente attivabili dalla pubblica amministrazione, che è costretta spesso a doversi orientare su messaggi formalmente corretti e importanti, ma lontani dal vissuto comunicativo del consumatore medio”, ha proseguito Besseghini.

DAL 1 LUGLIO LA NUOVA BOLLETTA ELETTRICA ALL’INSEGNA DELLA TRASPARENZA

“A partire dal 1° luglio 2025, la bolletta di energia elettrica e gas naturale in Italia cambierà volto. Si tratta di una riforma profonda, frutto di un lungo percorso di ascolto e analisi condotto dall’Autorità, con l’obiettivo di offrire ai consumatori uno strumento in grado di coniugare le esigenze di sintesi e di comprensibilità con la necessaria completezza informativa. La nuova bolletta nasce per migliorare il rapporto del cittadino con il mercato dell’energia, rendendo più semplice l’accesso ai dati sui consumi, alle condizioni economiche sottoscritte e all’evoluzione dei propri comportamenti energetici”.

“La bolletta, da questo punto di vista, non è solo un atto amministrativo, ma è il principale punto di contatto tra il consumatore e il sistema energetico. Deve parlare in modo comprensibile a tutti, senza rinunciare al rigore informativo necessario per chi desidera approfondire. Il nuovo modello è stato costruito con cura. Si basa su un’impostazione modulare, che consente di fornire nella parte iniziale una sintesi immediata delle informazioni fondamentali: l’importo da pagare, il periodo di riferimento, lo stato dei pagamenti, le condizioni dell’offerta sottoscritta”, ha affermato Besseghini.

“La riforma si completa con un intervento organico sulla trasparenza delle offerte commerciali. A partire dal luglio 2025, ogni operatore sarà tenuto a pubblicare in modo visibile e accessibile le condizioni tecnico-economiche delle proprie offerte, corredate dal codice identificativo dell’offerta e dalla scheda sintetica prevista dalla regolazione”, ha aggiunto il presidente di Arera.

“Il cliente vulnerabile si trova indifferentemente sul mercato libero o nel servizio di tutela. Malgrado taluni esprimano dubbi sul reale valore di scelta di un cliente vulnerabile che si trova sul mercato libero, è un dato di fatto che la maggioranza dei clienti vulnerabili oggi siano su tale mercato (circa 8 milioni verso i 3 milioni regime di tutela) – ha proseguito -. Da evidenziare come anche una quota rilevante dei clienti destinatari di bonus sia sul mercato libero. Se la valutazione delle ragioni della scelta di un vulnerabile di stare sul mercato libero può essere ampia, certamente è da segnalare l’atipicità dei clienti destinatari di bonus che si trovano sul mercato libero. Poiché è stabilmente vero che pur con intensità variabili il mercato libero ha sempre espresso costi superiori rispetto a quello di tutela, tali clienti si trovano con un bonus che in parte viene eroso dai maggiori costi della fornitura”.

DAL 2012 AL 2019 PREZZI STG INFERIORI A MERCATO LIBERO, IN MEDIA 19%

“Possiamo dire che dal 2012 al 2019, quindi su un arco temporale lungo, caratterizzato da prezzi dell’energia relativamente stabili e certamente più bassi di ora, il prezzo nel servizio di maggior tutela per i clienti domestici è stato costantemente inferiore a quello espresso dal mercato libero con un differenziale in media pari al 19%”. Lo ha detto il presidente di Arera Stefano Besseghini nel corso della presentazione della Relazione 2025, l’ultima del Collegio in carica che cade in concomitanza con il 30esimo anno di attività dell’Authority. “La cessazione delle tutele di prezzo ha avuto come conseguenza per una parte dei consumatori un aumento dei costi e per tutti della pressione dei call center dei venditori”, ha aggiunto Besseghini.

NEL SETTORE GAS IRROGATE SANZIONI PER 4,9 MLN NEL 2024

“Nel complesso, dal punto di vista economico, le sanzioni irrogate nel 2024” nel settore gas “all’esito di procedimenti ordinari hanno raggiunto l’ammontare complessivo di 4,9 milioni di euro, con un netto aumento rispetto all’anno precedente.” Lo ha detto il presidente di Arera Stefano Besseghini nel corso della presentazione della Relazione 2025, l’ultima del Collegio in carica che cade in concomitanza con il 30esimo anno di attività dell’Authority.

NEL SETTORE GAS BONUS PER 2,8 MLN NEL 2024

“Nel 2024 sono stati riconosciuti automaticamente circa 2,8 milioni di bonus sociali elettrici e 1,7 milioni di bonus gas. Nel corso dell’anno è proseguito il percorso per la completa attuazione del bonus sociale idrico, misura che ha garantito il sostegno a quasi 2 milioni di famiglie quadruplicando il numero di famiglie raggiunte”. Lo ha detto il presidente di Arera Stefano Besseghini nel corso della presentazione della Relazione 2025, l’ultima del Collegio in carica che cade in concomitanza con il 30esimo anno di attività dell’Authority. “Nei primi mesi del 2025 l’Autorità, dando immediata attuazione a quanto disposto dalla normativa primaria, ha infine avviato il processo per la definizione delle modalità applicative per l’erogazione del bonus sociale rifiuti, di cui potranno beneficiari circa 3 milioni di famiglie in condizioni di disagio economico. I caratteri di flessibilità ed automaticità del sistema di gestione dei bonus sociali costruito negli anni precedenti hanno recentemente consentito peraltro il rapido avvio dell’erogazione del contributo straordinario di 200 euro previsto dal Governo a fronte dei registrati picchi dei prezzi dell’energia”, ha evidenziato Besseghini.

25.06.16 Discorso Presidente Relazione annuale

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