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Nuovo contratto nazionale del settore elettrico a un passo. Tutte le novità

Il nuovo contratto nazionale del settore elettrico è a un passo. Ieri Elettricità Futura, Utilitalia, Enel, GSE, Sogin, Terna e Energia Libera hanno siglato un’ipotesi di accordo con Filctem CGIL, Flaei CISL, Uiltec UIL. Tutte le novità

L’accordo per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del settore elettrico è a un passo. Ieri sera Elettricità Futura, Utilitalia, Enel, GSE, Sogin, Terna e Energia Libera hanno siglato un’ipotesi di accordo con Filctem CGIL, Flaei CISL, Uiltec UIL che interessa circa 60.000 addetti impiegati in quasi 130 aziende. La palla passa ora alle assemblee dei lavoratori per l’approvazione definitiva. La fumata bianca dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Ecco tutte le novità del nuovo contratto dei lavoratori del settore elettrico.

CONTRATTO A UN PASSO

Dopo tre intense settimane di trattative le associazioni delle imprese e i sindacati dei lavoratori sono giunti a un’ipotesi di accordo sul nuovo contratto per i lavoratori del settore elettrico per il triennio 2025-2027.

La bozza di accordo prevede un aumento di 290 € sui minimi tabellari, calcolati sulla base delle previsioni IPCA per il triennio 2025-2027 e il picco inflattivo del triennio precedente. Inoltre, i bonus legati al raggiungimento di obiettivi di efficienza, efficacia e qualità del servizio salgono a 15 euro. La prima tranche di aumenti entrerà in vigore ad aprile 2025, dopo che l’ipotesi di accordo passerà al vaglio delle assemblee dei lavoratori.

WELFARE E FORMAZIONE

Il nuovo contratto porterà benefici per i lavoratori anche sul fronte del Welfare. Infatti, sono previsti miglioramenti sul fronte di malattie, congedi parentali e previdenza complementare. Le attuali tre mezze giornate di permesso diventeranno tre giornate intere. Inoltre, i neo assunti potranno contare sull’anticipo dal sesto al terzo anno dell’avvio della maturazione dei giorni aggiuntivi di ferie.

NUOVO CONTRATTO, POTENZIAMENTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI E FORMAZIONE

L’ipotesi di accordo prevede novità anche sul fronte normativo. Infatti, la nuova bozza di contratto mira a valorizzare il sistema di relazioni industriali, ampliando le competenze degli istituti bilaterali a temi strategici come intelligenza artificiale, sostenibilità e concessioni.

Competenze che verranno trasmesse e consolidate anche attraverso l’aumento delle ore dedicate alla formazione, che aumenteranno da 40 a 50 nei tre anni.

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