Skip to content
Parlamento Ue

Ok Parlamento Ue a innalzamento soglia rinnovabili al 42,5%

Tra le novità approvate a Strasburgo lo snellimento delle procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti rinnovabili, o per l’adeguamento di quelli esistenti.

Il Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo ha confermato l’accordo con gli Stati membri sulla revisione della Direttiva sull’Energia rinnovabile. L’accordo era stato raggiunto a marzo scorso e prevede di alzare l’obiettivo vincolante di quota di rinnovabili nel mix energetico dell’Ue fino al 42,5% entro il 2030, dall’attuale 32%.

NEI TRASPORTI RIDUZIONE DEL 14,5% DELLE EMISSIONI

Nel settore dei trasporti la riduzione dovrebbe raggiungere il 14,5% delle emissioni di gas serra entro il 2030, grazie a una quota maggiore di biocarburanti avanzati e di carburanti rinnovabili di origine non biologica, (Ad esempio l’idrogeno).

TECNOLOGIE INNOVATIVE ALMENO AL 5%

Gli eurodeputati hanno anche chiesto agli Stati membri di fissare un obiettivo indicativo per le tecnologie innovative pari ad almeno il 5% della capacità di energia rinnovabile di nuova installazione, e un quadro vincolante per i progetti energetici transfrontalieri. Ma anche un maggiore sostegno all’uso della biomassa.

SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE DI CONCESSIONE DEI PERMESSI

Tra le novità approvate a Strasburgo, infine, lo snellimento delle procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti rinnovabili, o per l’adeguamento di quelli esistenti. Le autorità nazionali non potranno impiegare infatti più di 12 mesi per autorizzare la costruzione di nuovi impianti situati nelle aree idonee. Mentre al di fuori di queste zone, la procedura non potrà superare i 24 mesi.

PIEPER: BIOMASSA RIMARRA’ CLASSIFICATA COME RINNOVABILE

L’eurodeputato principale Markus Pieper (PPE, DE), ha dichiarato: “Nel nostro perseguimento di una maggiore indipendenza energetica e di riduzione della CO2, abbiamo innalzato i nostri obiettivi in ​​materia di energie rinnovabili. Questa direttiva è la prova che Bruxelles può essere non burocratica e pragmatica. Abbiamo designato le energie rinnovabili come una prevalente interesse pubblico, semplificando il processo di approvazione. Il nostro focus comprende l’energia eolica, fotovoltaica, idroelettrica, geotermica e le correnti di marea. La biomassa ricavata dal legno rimarrà classificata come energia rinnovabile. In base al principio del “silenzio positivo”, gli investimenti saranno considerati approvati in assenza di feedback amministrativo. Ora abbiamo urgentemente bisogno di un disegno del mercato elettrico dell’UE e di un passaggio immediato all’idrogeno per una transizione più verde”.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su