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Ombre russe sul Belgio. Come i droni stanno ridisegnando la sicurezza energetica europea

Cinque droni hanno sorvolato la centrale nucleare belga di Doel, ma l’incidente è solo l’ultimo di una lunga serie. L’UE affronta una minaccia ibrida che combina tecnologia, spionaggio e pressione geopolitica

Le infrastrutture energetiche europee finiscono ancora sotto l’occhio dei droni. Ieri notte cinque droni hanno sorvolato la centrale nucleare della compagnia energetica Engie a Doel, in Belgio. E’ l’undicesimo Paese europeo che subisce incursioni di droni quest’anno. Anche in questo caso, l’indiziato principale è la Russia, secondo i media del Belgio.

BELGIO BERSAGLIO DEI DRONI

Domenica notte cinque droni hanno sorvolato la centrale nucleare di Doel Nuclear Power Plant (centrale di Doel) in Belgio, nei pressi del porto di Anversa. In precedenza, le operazioni dell’aeroporto di Liegi erano state sospese per la stessa ragione. Il ministro dell’interno Bernard Quintin si è affrettato ad affermare che le autorità hanno la situazione “sotto controllo”. Tuttavia, il Belgio sembra essere un osservato speciale. Durante la scorsa settimana, diversi droni sono volati sopra diverse infrastrutture chiave del Paese: aeroporti di Bruxelles e Liegi, basi militari e il porto di Anversa. Gli avvistamenti di ieri notte, però, non hanno avuto alcun impatto sulle operazioni della centrale, secondo il centro nazionale per le crisi belga.
“Inizialmente avevamo rilevato tre droni, ma poi ne abbiamo visti cinque. Sono stati in volo per circa un’ora”, ha detto la portavoce di Engie, Hellen Smeets, a POLITICO.

IL RISCHIO SPIONAGGIO

I servizi di intelligence belgi sospettano interventi stranieri. Gli incidenti sono visti come parte di una strategia di “minaccia ibrida” verso infrastrutture critiche. Nell’ultimo anno l’artefice ha mandato a segno attacchi in 11 diversi Paesi. In particolare, il principale indiziato è la Russia. “La Russia è chiaramente un sospettato plausibile”, ha dichiarato il ministro della difesa, Theo Francken. Le rassicurazioni di Putin sullo stop all’invio di droni non sembrano convincere quasi nessuno.
Regno Unito, Francia e Germania invieranno personale e attrezzature per aiutare il Paese a contrastare le incursioni dei droni attorno a siti sensibili. Una collaborazione preziosa, visto che nell’ultimo anno le incursioni sono ormai all’ordine del giorno. Attacchi spionistici che sono sempre più “coordinati”, rappresentando una maggiore minaccia non solo per l’aviazione commerciale, ma per le infrastrutture e le imprese, incluse quelle del settore energia.

ANCHE LA GERMANIA TEME I DRONI

Il timore dei droni si è diffuso anche in Germania. Pochi giorni fa numerosi velivoli senza pilota hanno sorvolato infrastrutture strategiche, tra cui una centrale elettrica, l’ospedale universitario di Kiel e la sede del governo del land Schleswig-Holstein. In serata, un gruppo di droni è passato vicino a una centrale elettrica costiera.

Il ministro dell’Interno, Alexander Dobrindt, ha annunciato che a giorni verrà pubblicata una legge per permettere all’esercito di abbattere questi velivoli non autorizzati in caso di minaccia.

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