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Operatore gas ucraino chiede 5 miliardi di risarcimento a Mosca

Un’azienda ucraina del settore gas ha chiesto a Mosca 5 miliardi di dollari di risarcimento per le perdite subite a seguito del sequestro illegale dei beni del gruppo in Crimea
Naftogaz, azienda ucraina del settore gas, ha presentato una denuncia presso un Tribunale Internazionale di Arbitrato per chiede alla Russia ben 5 miliardi di dollari di risarcimento per le perdite subite a seguito del sequestro illegale dei beni del gruppo in Crimea.
La denuncia, formalizzata presso la Corte Permanente di Arbitrato a L’ Aia, è stata fatta da Naftogaz Ucraina e sei aziende appartenenti al gruppo Naftogaz, che attendono una decisione in materia entro la fine del 2018.
Ricordiamo che il 18 marzo 2014, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato i due progetti di legge (uno riguardante il riconoscimento della “repubblica di Crimea” e l’altro riguardante la città di Sebastopoli e la sua base militare) per annettere la penisola della Crimea alla Federazione russa. L’operazione, come si evince dalla denuncia, ha avuto anche conseguenze energetiche. Non ultima una guerra del gas che rischiò di coinvolgere anche l’Europa e i suoi approvvigionamenti.
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