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Partecipazioni Statali

Partecipazioni statali, calano i fatturati: ‘energetici’ ai primi posti per utili

I dati e classifiche nella terza edizione dello studio CoMar sui bilanci 2017-2020

Ai primi posti delle società con il migliore rapporto “risultati su fatturato” (utili) ci sono Snam, Terna e Italgas, che si piazzano bene anche per il migliore rapporto “mon su fatturato”, mentre le Società con il migliore rapporto “fatturato per dipendente” risultano Gse, Eni, Arexpo, Enel, Snam. C’è molta “energia”, insomma, nel rapporto “Le partecipazioni dello Stato. Analisi dei bilanci 2017-2020”, curato dal Centro Studi CoMar e giunto alla terza edizione che registra i risultati complessivi delle Società industriali e di servizi controllate dallo Stato, attraverso il Ministero Economia e Finanze, nel corso di un 2020 pandemico, a confronto con il 2019.

LE SOCIETA’ ANALIZZATE

Si tratta di 33 Società che rappresentano la parte preponderante della proprietà pubblica nell’economia, in termini di ricavi e occupazione, su un totale di oltre 6.300 Società considerando anche quelle di Regioni, Enti locali ed altri organismi pubblici. Queste 33 sono attive in molteplici settori, come l’energia, la meccanica, l’aerospazio, la telematica, i trasporti, la logistica, l’immobiliare, l’ambiente, la cultura; spesso, “campioni nazionali” e protagonisti anche a livello mondiale; 6 sono nei primi 10 posti della classifica per fatturato di tutte le aziende italiane; le 12 quotate capitalizzavano 168,4 miliardi, il 27,7% di tutta la Borsa Italiana a fine 2020. Per questi motivi, sono nomi esemplificativi dell’andamento di tutta l’economia italiana e attori essenziali della trasformazione digitale ed ecologica posta al centro del Pnrr-Next Generation Eu e del Piano nazionale per gli investimenti complementari; e, sin dagli attuali esercizi, la presenza dello Stato è destinata ad ampliarsi, con il ritorno o il rafforzamento in settori come la viabilità autostradale e la telefonia.

Esaminando i bilanci 2017-2020 delle 33 Partecipazioni statali, dal Rapporto (l’unico che aggrega e rielabora), emerge come i risultati dell’ultimo anno siano stati fortemente condizionati dalla pandemia, talvolta aggravando situazioni già difficili e senz’altro interessando politiche dei dividendi, remunerazione, ruolo dello Stato-Azionista.

I NUMERI DEL RAPPORTO

Il fatturato complessivo è stato di 193,5 miliardi di euro, in calo di 47,9 miliardi (-19,8%) sui 241,4 miliardi di euro del 2019; in diminuzione di 34,2 miliardi (-15%) anche sui 227,8 del 2017; considerando la ripartizione del fatturato per singoli settori di attività nel 2020, l’82,3% è realizzato in reti e infrastrutture, ripartito fra il 72,1% dell’energia e il 10,2% di trasporti e telecomunicazioni; il 14,3% è ascrivibile alla meccanica; quote di poco superiori all’1,5% per editoria, spettacolo, sport e per l’ict; dell’1% o anche meno per ambiente e territorio o per servizi alla P.A.; il risultato di competenza ha registrato perdite per 4,2 miliardi di euro, a fronte di utili per 7,1 miliardi nel 2019, con un conseguente saldo negativo di 11,3 nel biennio;

Il margine operativo netto è stato di 15,7 miliardi di euro, in forte peggioramento (11,1 miliardi; -41,2%) sui 26,8 miliardi di euro del 2019, ma anche sui 21,6 del 2017; l’andamento dei suddetti valori ha determinato il rapporto tra margine operativo netto e fatturato, che tra il 2019 ed il 2020 scende all’8,5%, dal 9,5% del 2017 è da oltre l’11% dell’ultimo biennio; I debiti finanziari, tra il 2019 e il 2020, si sono incrementati del 5,1%, crescendo di 8 miliardi di euro, da 157 a 165,1; oltre 35 miliardi sul 2017, per un +27% nel quadriennio; il rapporto tra debiti finanziari e fatturato ne risente sensibilmente: nel 2020, supera l’85%, quando era solo del 55% nel 2017; conseguenze negative anche per gli addetti: tra 2019 e il 2020 sono scesi di 10.950 unità, a 461.394; erano 457.000 del 2017; il fatturato per dipendente è stato di 420mila euro nel 2020, in discesa dai 511mila del 2019 ed anche dai 498mila del 2017.

Le Società quotate sono 12: Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. Per 3 di esse, lo Stato (considerando anche CDP) ha una partecipazione superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,3%), Poste Italiane (64,3%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%), Terna (29,8%), Eni (30,1%), Leonardo (30,2%), Snam (31,4%). A queste 12 quotate, si aggiunge, per strumenti finanziari quotati, Ferrovie dello Stato Italiane. A fine 2020, rappresentavano il 27,7% della capitalizzazione della Borsa, per un valore di 168,4 miliardi di euro, su 606,5 totali (percentuale scesa al 23,6% a fine ottobre 2021, ma per un valore salito di 10 miliardi di euro, a 178,4 miliardi, su 756,3; con corsi azionari in netta ripresa nei primi dieci mesi del corrente anno).

LE CLASSIFICHE

Per quanto riguarda le classifiche delle singole aziende, pur considerando la diversità dei rispettivi settori di appartenenza, con riferimento ai bilanci 2020: le Società con il migliore rapporto “risultati su fatturato” (utili) sono Snam, Terna, Infratel, Italgas, Poste, Mefop, Ram, IPZS; meno bene (perdite) Eur, Sogesid, Eni, Cinecittà, Saipem, Ansaldo Energia; le Società con il migliore rapporto “mon su fatturato” sono Snam, Terna, Infratel, Italgas, Anpal Servizi, Arexpo; meno bene: Sogesid, Eur, Open Fiber, Cinecittà, Saipem; 6 hanno sia mon che risultato negativi: Cinecittà, Eur, Ferrovie dello Stato, Fincantieri, Saipem, Sogesid; i maggiori datori di lavoro sono: Poste, Ferrovie, Enel, Leonardo, Eni, Saipem; le Società con il migliore rapporto “fatturato per dipendente” risultano Gse, Eni, Arexpo, Enel, Snam; le Società con il migliore rapporto “debiti finanziari su fatturato” sono Ipzs, Sogei, Gse, STMicrolectronics, Rai; meno bene Infratel, Anpal Servizi, Open Fiber, Studiare Sviluppo, Sport e Salute. Alcune delle Società partecipate sono state, per la natura delle loro attività, particolarmente danneggiate dal prolungato periodo di confinamento.

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