Tra i papabili gli ex del mondo dell’energia Ferraris, Scaroni e Tamburi
“Il governo stringe sulle nomine ai vertici della Cassa depositi e prestitie delle Ferrovie dello Stato, le cui assemblee sono previste nei prossimi giorni. Dopo il lavoro di selezione svolto da alcune società di cacciatori di teste (Key2people per Cdp e Fs appunto; Egon Zehnder per la Rai, dove però ci vorrà un po’ più di tempo) ora la palla è nelle mani del presidente del Consiglio, Mario Draghi, del ministro dell’Economia, Daniele Franco, e del direttore generale dello stesso Mef, Alessandro Rivera. Per Cdp in pole position cè Dario Scannapieco, attuale vicepresidente della Bei (Banca europea degli investimenti), che potrebbe prendere il posto dell’attuale amministratore delegato, Fabrizio Palermo, se quest’ultimo non fosse confermato”. È quanto si legge sul Corriere della Sera che per le Ferrovie fa il nome “dell’ex amnministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, ma la partita non è ancora chiusa”.
“Alla presidenza di Cdp dovrebbe restare Giovanni Gorno Tempini, mentre alle Fs sarebbe in uscita anche il presidente, Gianluigi Castelli, e qui gira il nome dell’ex ad di Enel ed Eni, Paolo Scaroni”, prosegue il Corsera.
Secondo Il Messaggero “Ferraris avrebbe rinunciato proprio in queste ore alla guida, che pure gli era stata offerta, della multiutility Iren, nella quale alla fine si sarebbe deciso di affidare il timone a Gianni Armani, ex ad dell’Anas. Insomma, potrebbe essere un segnale che per Ferra ris stanno per aprirsi le porte di una partecipata del Tesoro. Ma potrebbe non trattarsi di Cdp. Il suo nome, infatti, è anche nel ‘listino’ consegnato dai cacciatori di teste per le Ferro vie; listino nel quale c’è anche l’ad attuale, Gianfranco Battisti, e il direttore per l’Italia di Enel, Carlo Tamburi”.