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Snam

Per Snam nel primo semestre EBITDA adj in crescita del 5,3% e Utile Netto adj in crescita dell’8,5%, a 750 milioni di euro

I ricavi totali del primo semestre 2025 si sono attestati a 1.906 milioni di euro, in aumento di 107 milioni di euro, pari al 5,9%, rispetto allo stesso periodo del 2024, a seguito principalmente della crescita dei ricavi regolati delle infrastrutture gas (+108 milioni di euro; +6,7%)

Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Alessandro Zehentner, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025 (sottoposta a revisione contabile limitata).

“Nel primo semestre di quest’anno abbiamo registrato risultati solidi, sia sul fronte industriale sia su quello finanziario, con tutti i principali indicatori in crescita”, ha commentato l’amministratore delegato di Snam, Agostino Scornajenchi. “Abbiamo avviato le operazioni commerciali della FSRU di Ravenna e raggiunto una percentuale di riempimento degli stoccaggi superiore alla media europea. Con l’aumento atteso della domanda rispetto allo scorso anno, il gas si conferma come vettore energetico chiave per un’integrazione energetica sostenibile, e i nostri sforzi contribuiscono in modo significativo a migliorare la sicurezza energetica del Paese diversificando le sue fonti di approvvigionamento”.

I RICAVI TOTALI DI SNAM NEL PRIMO SEMESTRE 2025

I ricavi totali del primo semestre 2025 si sono attestati a 1.906 milioni di euro, in aumento di 107 milioni di euro, pari al 5,9%, rispetto allo stesso periodo del 2024, a seguito principalmente della crescita dei ricavi regolati delle infrastrutture gas (+108 milioni di euro; +6,7%).

L’aumento dei ricavi regolati è attribuibile principalmente: (i) agli effetti della Delibera ARERA n. 130/2025/R/com  e, in particolare, all’aggiornamento dei ricavi 2024 al nuovo deflatore applicato alla crescita della RAB e all’adozione dell’IPCA Italia per la rivalutazione del capitale investito ai fini regolatori (RAB), a partire dai ricavi del 2025 (+67 milioni di euro); (ii) alla crescita della RAB, a seguito della realizzazione del piano di investimenti (+73 milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi input-based); (iii) al consolidamento di Stogit Adriatica (già Edison Stoccaggio) nel perimetro di gruppo a far data dal 3 marzo 2025 (+26 milioni di euro). Tali effetti sono stati in parte compensati: (i) dalla riduzione del WACC (-50 milioni di euro); (ii) dai minori ricavi del business della rigassificazione che nel primo semestre 2024 avevano beneficiato dei maggiori volumi rigassificati nel 2023 (-41 milioni di euro); e (iii) dai minori incentivi output-based (-17 milioni di euro), relativi principalmente al business dello stoccaggio.

EBITDA ADJUSTED

L’EBITDA adj del primo semestre 2025 si è attestato a 1.492 milioni di euro, in aumento di 75 milioni di euro, pari al 5,3%, rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2024. L’aumento è dovuto alla crescita registrata dal business delle infrastrutture gas (+67 milioni di euro; +4,7%) per i maggiori ricavi regolati riconosciuti, nonostante la revisione al ribasso del WACC, in parte assorbiti dall’incremento del costo del lavoro, a fronte dell’ingresso di nuove risorse e del rinnovo del CCNL. In lieve aumento il contributo dei business della transizione energetica (+8 milioni di euro).

UTILE OPERATIVO ADJUSTED

L’utile operativo adj del primo semestre 2025 ammonta a 942 milioni di euro, in aumento di 24 milioni di euro (+2,6%) rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2024. L’aumento dell’EBITDA è stato in parte controbilanciato dai maggiori ammortamenti (-48 milioni di euro; pari al 9,9%) dovuti all’entrata in esercizio di nuovi asset, tra cui il terminale di Ravenna, e alla variazione di perimetro del settore stoccaggio.

ONERI FINANZIARI NETTI

Gli oneri finanziari netti del primo semestre 2025 ammontano a 152 milioni di euro, in aumento di 22 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2024. L’incremento è dovuto all’aumento dell’indebitamento finanziario netto, con un costo del debito medio netto che si è attestato a circa il 2,5%, in linea con il corrispondente valore del primo semestre 2024, e ai minori proventi per interessi di mora nell’ambito del servizio default. L’incremento è stato in parte mitigato dalla positiva incidenza dei proventi legati alla gestione attiva della liquidità, dall’ottimizzazione delle fonti di finanziamento, dai maggiori oneri finanziari capitalizzati, oltre che dall’effetto degli interessi attivi derivanti dalla valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato dei crediti commerciali e tributari relativi agli interventi di Superbonus e bonus minori.

PROVENTI NETTI DA PARTECIPAZIONI

I proventi netti da partecipazioni (204 milioni di euro; +47 milioni di euro; pari al 29,9%) riguardano principalmente le quote di competenza dei risultati netti di periodo delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto.

Con riferimento alle partecipazioni, si segnalano principalmente: (i) il maggiore contributo di TAG, sostenuta dal nuovo framework regolatorio che, tra le altre disposizioni, ha eliminato, dal 1° gennaio 2025, il rischio volume; (ii) il maggior risultato di Italgas, a seguito di effetti one-off per conguagli di ricavi di precedenti esercizi; (iii) il contributo di ALNG, a fronte dell’aumento della quota di partecipazione (dal 7,3% al 30%) perfezionato a dicembre 2024. Tali fattori sono stati parzialmente compensati dal minor contributo di ADNOC Gas Pipelines Assets a fronte della cessione integrale della partecipazione perfezionata nel mese di marzo 2025.

UTILE NETTO ADJUSTED

L’utile netto adj del primo semestre 2025 ammonta a 750 milioni di euro, in aumento di 59 milioni di euro (+8,5%) rispetto all’utile netto adj del primo semestre 2024, grazie alla crescita dell’EBITDA e al maggior contributo delle società partecipate nazionali ed estere. Tali effetti sono stati in parte assorbiti dai maggiori ammortamenti connessi all’entrata in esercizio degli investimenti realizzati e alla variazione di perimetro e dai maggiori oneri finanziari connessi alla maggiore esposizione finanziaria netta.

INVESTIMENTI TOTALI

Gli investimenti totali del primo semestre 2025 ammontano a 1.122 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2024 (1.158 milioni di euro) a fronte del completamento, nei primi mesi del 2025, dei lavori relativi al terminale di rigassificazione di Ravenna.

Gli investimenti tecnici pari a 1.109 milioni di euro sono attribuibili principalmente ai settori trasporto (744 milioni di euro; 792 nel primo semestre 2024), stoccaggio (119 milioni di euro; 101 milioni di euro nel primo semestre 2024) e rigassificazione (140 milioni di euro; 185 milioni di euro nel primo semestre 2024). Gli investimenti del settore Energy Transition ammontano a 92 milioni di euro (58 milioni di euro nel primo semestre 2024), in aumento di 34 milioni di euro principalmente per le attività connesse alla conversione degli impianti di produzione biogas a biometano.

CASH FLOW

Il positivo flusso di cassa della gestione operativa (1.118 milioni di euro) ha consentito di finanziare buona parte degli investimenti netti del periodo (-1.575 milioni di euro, incluso l’esborso connesso all’acquisizione di Stogit Adriatica e l’incasso derivante dalla cessione della partecipazione in ADNOC Gas Pipelines). La percentuale di conversione dell’EBITDA in flusso di cassa della gestione operativa (FFO) si attesta al 78% . L’indebitamento finanziario netto dopo il pagamento agli azionisti del dividendo 2024 (-955 milioni di euro) e le variazioni non monetarie (+70 milioni di euro), ha registrato un aumento di 1.342 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2024, attestandosi a 17.580 milioni di euro.

LA SOSTENIBILITÀ IN SNAM

Snam ha proseguito nell’implementazione della propria strategia di sostenibilità nel corso del semestre con il 32% degli investimenti allineato alla tassonomia europea ed il 61% allineato agli SDG – Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Con riferimento alla riduzione delle emissioni, la Società prevede che nel 2025 tale valore sia pari a circa il 20% rispetto alla baseline 2022, riduzione raggiunta nonostante la più alta domanda gas attesa rispetto al 2024 e le maggiori attività di iniezione richieste per riempire gli stoccaggi. Dopo aver presentato la prima Dichiarazione di Sostenibilità conforme alla CSRD, la Società ha pubblicato, tra le prime in Italia, una tabella di raccordo con framework TNFD (Taskforce on Nature-related Financial Disclosure), a conferma dell’attenzione rispetto al tema della biodiversità.

Nel primo semestre è stato inoltre, aggiornato il Sustainable Finance Framework con l’obiettivo di riflettere gli ultimi sviluppi e di allinearsi ulteriormente alle best practices e agli standard di mercato come la standardizzazione dei KPI. Tale Framework è stato progettato per la prima volta con una doppia struttura, che combina i formati Green e Sustainability-Linked, al fine di massimizzare la flessibilità e l’impatto nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità aziendali e l’allineamento agli standard di mercato. Sulla base di tale framework si è proceduto alla prima emissione obbligazionaria in dollari statunitensi in formato Sustainability-Linked e alla prima emissione Green allineata agli European Green Bond Standard portando la finanza sostenibile a circa l’86% del totale.

Snam è stata inoltre insignita del prestigioso riconoscimento di “Sustainable Issuer of the Year” da parte di IFR (International Financing Review). Carbon Disclosure Project – CDP ha assegnato a Snam un rating B; il rating riferito alla gestione dei fornitori è stato A.

Infine, è stato avviato nel semestre il primo piano di azionariato diffuso, Noi Snam, accompagnato da una campagna di comunicazione dedicata con l’obiettivo di coinvolgere l’intera popolazione aziendale. La fase di adesione iniziale è prevista per il mese di settembre.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nella prima parte del 2025, l’incertezza geopolitica e l’aumento della volatilità sulle politiche commerciali e sul futuro delle relazioni internazionali, legato all’orientamento della nuova amministrazione statunitense, hanno intaccato le prospettive di crescita dell’economia globale per l’anno in corso, oltre a determinare ulteriori sfide nella gestione delle fonti di approvvigionamento energetico.

Le forniture di gas russo in Europa sono diminuite nel primo semestre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, principalmente a causa del mancato rinnovo dell’accordo per il transito del gas attraverso l’Ucraina. Tale calo è stato compensato dal prelievo dagli stoccaggi e da maggiori forniture di GNL, soprattutto proveniente dagli Stati Uniti, il cui contributo sugli afflussi di GNL ha raggiunto quasi il 50%.

Al 30 giugno 2025, gli stoccaggi di gas nelle riserve di Snam ammontavano approssimativamente a 8,9 miliardi di metri cubi. Alla stessa data il tasso di riempimento, incluse le riserve strategiche, ha raggiunto il 71%, oltre la media europea che si attesta a circa il 60%, mentre è stato già allocato oltre il 90% della capacità di stoccaggio offerta per l’anno termico 2025/2026. Grazie alle continue azioni di diversificazione delle fonti di approvvigionamento e agli investimenti per la sicurezza degli approvvigionamenti nei diversi Paesi, non si registrano situazioni di discontinuità o criticità di rilievo nel perimetro degli asset internazionali di Snam.

In tale contesto, le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2025 prevedono un aumento sensibile rispetto al 2024, generato sia dall’incremento della produzione termoelettrica a gas per effetto del minor import netto di elettricità da altri Paesi e dalla minore produzione da idroelettrico, sia da un maggior uso del gas nel settore civile.

GLI SVILUPPI STRATEGICI DI SNAM

In riferimento all’esercizio in corso si evidenziano importanti sviluppi strategici:

– la cessione, nel mese di marzo 2025, del 5,88% indirettamente detenuto in ADNOC Gas Pipelines al fondo di investimenti Lunate; il corrispettivo della vendita ammonta a circa 234 milioni di euro equivalenti, comprensivo degli aggiustamenti previsti dal contratto, e comporta una plusvalenza di circa 120 milioni di euro, al netto dell’impatto fiscale;

– l’acquisizione, in data 3 marzo 2025, del 100% di Edison Stoccaggio, successivamente rinominata Stogit Adriatica;

– la sottoscrizione di un accordo, in data 7 aprile, per l’acquisizione da parte di Snam della quota del 24,99% detenuta indirettamente da Infinity Investments nel capitale sociale di Open Grid Europe (OGE), il maggiore operatore nel trasporto del gas in Germania. Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro il terzo trimestre 2025 previo conseguimento delle necessarie autorizzazioni regolatorie;

– l’entrata in esercizio nel mese di maggio della nave rigassificatrice BW Singapore, dopo aver concluso con successo e nel pieno rispetto dei tempi previsti, in data 28 aprile, le attività di commissioning dell’impianto.

Con riferimento alla situazione in Medio Oriente, al momento, non si rilevano particolari problematiche sull’operatività della pipeline East Mediterranean Gas Company (EMG), che connette Israele ed Egitto.  Snam continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione in Medio Oriente e Ucraina, valutando le possibili conseguenze e gli effetti sul gruppo; tuttavia, in merito alla gestione delle attività operative e alla realizzazione del programma investimenti, non si registrano al momento criticità riconducibili a tali eventi.

In un contesto globale che continua ad essere volatile, i tassi di interesse sono in calo rispetto al 2024 grazie ai recenti tagli confermati dalla BCE, che nel primo semestre 2025 sono stati pari a 100 punti base in totale. Per il 2025 si prevede un costo del debito medio sostanzialmente in linea con quanto osservato nel 2024, in area 2,6%. Le principali leve di ottimizzazione della struttura finanziaria si basano su una sempre maggiore diversificazione di mercati, come dimostrato dallo sbarco sul mercato statunitense, su fonti e strumenti di finanziamento di medio e lungo termine, nonché attraverso la gestione dinamica della tesoreria a breve termine. Snam intende mantenere una solida struttura finanziaria, come testimoniato dall’upgrade ad A- da parte di S&P e dalle recenti conferme del rating da parte di Fitch e Moody’s.

Considerata la performance economico-finanziaria del primo semestre 2025, la società è confidente di poter raggiungere ed eventualmente superare la guidance per l’anno in corso, considerando l’applicazione della Delibera Arera 130/2025/R/com che ha aumentato la RAB Tariffaria del 2025 da 25,8 miliardi di euro a 26,2 miliardi di euro, assumendo inoltre il contributo dell’acquisizione della quota del 24,99% in OGE a partire dal quarto trimestre del 2025. La Società prevede di finanziare tale acquisizione attraverso operazioni di asset rotation o, in alternativa, tramite l’emissione di uno strumento ibrido dedicato.

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