Il gruppo Stellantis prevede un miglioramento sequenziale nel secondo semestre, con ricavi in crescita, margine operativo rettificato low single digit e flusso di cassa industriale in ripresa
Stellantis vede l’impatto atteso dei dazi Usa nel 2025 a circa 1,5 miliardi di euro, di cui 300 milioni già contabilizzati nel primo semestre. Una cifra significativa, ma lontana dalle stime di mercato circolate nei mesi scorsi — fino a 2,5-2,7 miliardi — basate sull’ipotesi di tariffe al 25% per le importazioni da Europa, Canada e Messico. Tuttavia, «sosteniamo la strategia del presidente Trump per rilanciare occupazione e produzione negli Stati Uniti, anche attraverso i dazi», ha affermato il ceo Antonio Filosa durante la call con gli analisti sui risultati finanziari del primo semestre, aggiungendo che Stellantis chiede «il riconoscimento dell’alto contenuto di componenti americani» nei veicoli prodotti fuori dagli Stati Uniti. Lo scrive Il Sole 24 Ore.
PER STELLANTIS UN CONTESTO SFIDANTE
I conti semestrali, intanto, hanno confermato un contesto sfidante. Il gruppo ha chiuso con una perdita netta di 2,3 miliardi, su ricavi in calo del 13% a 74,3 miliardi. Il Nord America pesa ancora per oltre un terzo del fatturato ma è passato da essere la principale fonte di utili ad amplificare la perdita operativa: -951 milioni rispetto ai 4,3 miliardi del 2024. Il flusso di cassa industriale netto è stato negativo per 3 miliardi, ma in netto miglioramento rispetto al secondo semestre 2024. La liquidità industriale resta solida, a 47,2 miliardi. Le consegne globali sono cresciute dell’1%, a 1,2 milioni di unità, grazie anche ai nuovi modelli.
A Piazza Affari la seduta è stata caratterizzata da forti oscillazioni. Nella sua prima conference call da numero uno, Filosa ha provato a convincere gli investitori che il peggio potrebbe essere alle spalle, anche se «ci aspettano decisioni difficili, ma necessarie». Così il titolo, che era arrivato a cedere fino al 4,5% dopo la pubblicazione della semestrale e la reintroduzione delle guidance, dopo la call ha ripreso slancio, arrivando a guadagnare l’1,7%. Salvo poi chiudere a +0,16%.
STELLANTIS PREVEDE UN MIGLIORAMENTO NEL SECONDO SEMESTRE
La nuova guidance, in effetti, è prudente. Il gruppo prevede un miglioramento sequenziale nel secondo semestre, con ricavi in crescita, margine operativo rettificato low single digit e flusso di cassa industriale in ripresa. «Il primo semestre è stato incredibilmente difficile, ma vediamo segnali incoraggianti. Siamo ancora lontani da dove vogliamo essere, ma rispetteremo le nostre previsioni», ha commentato Filosa. «Il portafoglio ordini è più solido, e la cadenza dei lanci sta migliorando». La strategia sui prodotti è uno dei pilastri del rilancio.
LE 4 NUOVE AUTO SU PIATTAFORMA SMART CAR
Tra gennaio e giugno sono stati lanciati quattro nuovi modelli su piattaforma Smart Car, tre dei quali nel competitivo segmento B europeo (Citroën C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda), accolti positivamente. «Riportiamo in gamma nomi storici e motori richiesti. Il ritorno del V8 Hemi (una delle motorizzazioni più iconiche della storia americana, ndr) non è stata una scelta difficile: abbiamo ricevuto oltre 10 mila ordini nelle prime 24 ore», ha spiegato Filosa, sottolineando la velocità di esecuzione: meno di 10 mesi dal via libera al rilancio commerciale. Nei prossimi mesi sono attese sei novità, inclusi modelli su piattaforma STLA-Medium come Compass, C5 Aircross, e la nuova ammiraglia elettrica DS N°8.
LA SITUAZIONE IN NORD AMERICA
Capitolo Nord America. Stellantis ammette di dover fare di più: migliorare la qualità industriale, rilanciare segmenti abbandonati, rafforzare il canale delle flotte. In Europa, invece, si punta a migliorare l’esperienza cliente e la profittabilità, anche attraverso un’accelerazione dei ramp-up per modelli come la Grande Panda. «Non siamo ancora al pieno potenziale – ha detto il cfo Doug Ostermann – ma stiamo affrontando le questioni fondamentali per costruire un futuro più solido». Intanto, lo sguardo si allunga oltre il 2025. «Stiamo aggiornando il nostro piano strategico a lungo termine, che presenteremo nel Capital Markets Day all’inizio del 2026», ha annunciato Filosa.